«Quel progetto per malga Lagorai snaturerà la valle Il Comune di Tesero ci ripensi»

Ha già raccolto in calce 268 firme fra Vicini della Magnifica Comunità di Fiemme, residenti e alcuni turisti, la petizione promossa da Tiziana Vanzo per invitare il Comune di Tesero a riconsiderare il previsto intervento di ristrutturazione di Malga Lagorai.

«La malga è fatiscente e ha sicuramente bisogno di un intervento di recupero - si legge nella lettera -. Tuttavia il progetto che si vuole approvare snaturerà la valle. Trasformata la malga in rifugio, il Cermìs la inserirà nei propri programmi pubblicitari favorendone la frequentazione di massa, i gestori esigeranno che sia consentito l'accesso motorizzato, insomma si creeranno le condizioni per una forte antropizzazione che determinerà il degrado della Val Lagorai».

Vanzo a fronte di questa perdita permanente e irreversibile, si chiede quali sarebbero i vantaggi per la popolazione, per i Vicini.
«Nessuno - è la risposta -. Perché l'investimento sarà in perdita, come ha ammesso anche la Magnifica Comunità che si è impegnata a pagare un gestore. Perché, come ammesso dallo Scario, la malga-rifugio non ha a che fare con il "trekking Translagorai". Ancora più grave, è che non esista un piano per lo smaltimento dei reflui, a pochi metri dal Lago di Lagorai: solo per questo l'approvazione del cambio d'uso sarebbe una scelta irresponsabile».

Tanti Vicini hanno chiesto che il restauro della malga sia conservativo e preservi il patrimonio storico dei Vicini. «Purtroppo da parte della Magnifica Comunità non è stata data alcuna valutazione sulle criticità e sulle proposte alternative che sono state formulate da più parti negli ultimi due anni.
Ci piacerebbe che ai nostri Amministratori importasse il ruolo culturale che la malga può avere, la possibilità di tenere vivi i mestieri antichi, e con ciò diventare anche un'attrazione per un turismo intelligente. Abbiamo invece paura che la scelta di spendere 750mila euro per farne un ristorante nasconda altre motivazioni. Il progetto ha tanti contro e pochi pro. Tuttavia né la Provincia, né la Comunità hanno voluto spiegare l'accanimento e la fretta per creare una struttura turistica ricettiva da cui non ci si attendono ricavi economici, ma che andrà a compromettere una delle valli più belle e il più grande lago che dà il suo nome a tutta la catena montuosa».

La petizione è rivolta in particolare agli amministratori comunali di Tesero, poiché toccherà al consiglio comunale di Tesero deliberare l'eventuale cambio d' uso di Malga Lagorai.
«Di fronte a questa responsabilità che voi avete - conclude il documento - chiediamo un' approfondita riflessione. Chiediamo maggiore chiarezza nell'esporre la decisione, perché la definizione data dalla signora sindaca Elena Ceschini alla serata pubblica dello scorso 16 settembre: "bivacco custodito"..letteralmente non da nessun riscontro interpretativo, se non come agriturismo o rifugio..strutture di grande impatto

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