Trinità dei Monti a Roma: a chi si siede sui gradini multe fino a 400 euro

I gradini più famosi di Roma sono un monumento prezioso, e servono solo a spostarsi da piazza della Trinità dei Monti a Piazza di Spagna. Non sono delle panchine per sedersi nè tantomeno un luogo dove consumare un pic-nic.

Chi si siede, da qualche giorno, viene avvicinato da un vigile che invita ad alzarsi. Per chi non lo fa scatta la multa: 250 euro per chi si siede, che possono arrivare fino a 400 per comportamenti più gravi come sporcare, o imbrattare, o danneggiare il capolavoro del Settecento romano, e può anche scattare il penale.

Il nuovo regolamento di Polizia urbana di Roma Capitale, d’altronde, parla chiaro: c’è il divieto di bivacco, cioè di stazionare con cibi e bevande. Per gli edifici di pregio architettonico e storico però , e dunque anche per Trinità dei Monti, la protezione è ancora più severa: essendo a tutti gli effetti un ‘monumentò, sui gradini è vietato sdraiarsi e anche sedersi. Stesso discorso è già scattato ad esempio per tutte le fontane monumentali compresa Fontana di Trevi dove non solo è proibito immergersi ma anche sdraiarsi sui candidi marmi o sedersi sui gradini che portano alla vasca.

Ecco quindi che gli agenti della polizia di Roma Capitale, in questi giorni di grande afflusso turistico, fanno letteralmente su e giù per la gradinata invitando chi si siede ad alzarsi subito.

Al momento, a quanto pare, c’è stata collaborazione da parte dei turisti, ma certo anche un pò di sorpresa: dopo una lunga camminata per la città a molti può venire spontaneo sedersi ad ammirare la piazza, fare uno spuntino o anche solo fermarsi a prendere un pò di sole sul viso. Ma le regole sono regole, e i vigili - che presidiano la piazza per controllare la fontana o la presenza di venditori abusivi - sono impegnati a invitare i turisti a tirarsi su e proseguire la loro passeggiata. Il nuovo regolamento è entrato in vigore i primi di giugno, ma per renderlo applicabile nei fatti serviva la delibera con le sanzioni, che è stata firmata lo scorso 5 luglio. Da quel momento è scattato il giro di vite, e non è escluso che qualche contravvenzione sia già stata staccata.

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