Concerto per strumenti di ghiaccio per Greenpeace nell'Artico Guarda e ascolta il VIDEO

Vi ricorda qualcosa? A noi ricorda i concerti di quest'inverno al "Teatro di ghiaccio" del Presena, in Val di Sole, dove 35 artisti di tutto il mondo hanno suonato strumenti di ghiaccio creati dall'americano Tim Linhart. Questa volta invece la musica di ghiaccio viene dalle isole Svalbard, nel Circolo Polare Artico, e non per promozione commerciale, ma per un fine nobile.

Greenpeace ha diffuso oggi il meraviglioso video di un concerto tenutosi nel profondo nord dell'Artico, con strumenti realizzati scolpendo ghiaccio raccolto nelle acque del Polo Nord. Nel video, i musicisti con cui ha collaborato l'organizzazione ambientalista si esibiscono suonando "Ocean memories", pezzo composto per l'occasione.

Girato con temperature inferiori ai -12 gradi Celsius, il video cattura la fusione dei ritmi di carillon, clacson, percussioni di ghiaccio e violoncello: un messaggio in musica sulla necessità di proteggere almeno il 30 per cento dei nostri oceani a livello globale entro il 2030. La performance si è svolta il 2 maggio e il video è stato rilasciato oggi.

"Accendendo i riflettori sull'oceano Artico e sulla perdita di ghiaccio, vogliamo sottolineare l'immediata necessità di santuari oceanici non solo per il Polo Nord, ma per l'intero Pianeta -, dichiara Halvard Raavand, della campagna oceani di Greenpeace Nordic -. I governi si accingono a negoziare presso le Nazioni Unite un trattato globale sugli oceani che potrebbe aprire la strada alla creazione di una rete di santuari oceanici. Un'opportunità unica per i governi per lavorare insieme e puntare ad avere oceani sani, ovvero i nostri migliori alleati contro il clima che cambia".

 

 

Iceofone and ice horn: Terje Isungset. Ice cello: Åshild Brunvoll
Ice percussion: Maria Dahlgren
Ice horn: Andreas Hesselberg Hatzikirakidis
Ice instruments carved by: Bill Covitz

 

 

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