Aggressione dell'orso: i dubbi dello zoologo «L'Inserimento è stato superficiale» Lovari: «Un attacco è anomalo»

«È davvero molto strano che una persona in giro nei boschi venga attaccata da un orso senza che ci sia stata una provocazione, come un eccessivo avvicinamento all’animale o la presenza di piccoli. Non è normale, è molto anomalo. Il cane, se era con il padrone e non era minaccioso, non avrebbe dovuto scatenare l’attacco; non è che quando gli orsi vedono passare un lupo, lo attaccano. Cosa faceva il cane? Cosa faceva il padrone? Perché l’orso ha attaccato il padrone e non il cane?»

Parola di Sandro Lovari, zoologo, docente e ricercatore dell’Università di Siena ed esperto di grandi mammiferi. Espone la sua tesi dopo che in Trentino è di nuovo esplosa la polemica circa la pericolosità dei plantigradi, reintrodotto in terra trentina, dove un uomo è stato aggredito e una donna è stata inseguita da un orso.

SCETTICO

Intervistato da Montagna.tv, dice di avere dei dubbi sulla ricostruzione della dinamica dell'aggressione dell'orso nel territorio di Teralgo. «Normalmente nell’Arco Alpino ed in Europa l’orso non rappresenta un pericolo per l’uomo perché è un animale con un’alimentazione molto varia, solitamente per la maggior parte di origine vegetale, quindi è difficile che attacchi l’uomo. Soprattutto nella forma come è stata descritta in questo attacco: diretto, apparentemente non provocato».

[[{"type":"media","view_mode":"media_large","fid":"1609486","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"480","width":"471"}}]]

INSERIMENTO DEGLI ORSI IN TRENTINO: OPERAZIONE SUPERFICIALE

«Io sono stato contrario fin dall’inizio e come me diversi altri zoologi. Non è assolutamente realistico pensare di avere una popolazione di orsi, parliamo di 40/50 non due o tre, in un’area così fittamente abitata ed antropizzata come il Trentino. Non ci si deve meravigliare se poi i nodi che vengono al pettine sono grossi. Nei sondaggi che l’Istituto Nazionale per la fauna selvatica, come allora si chiamava, fece prima di promuovere questa azione non venne fatta discriminazione tra l’abitante della città ed il proprietario del meleto o dell’alveare o chi sta in campagna; è chiaro che chi ha poche occasioni di conflitto con l’orso abbia espresso pare positivo, è un animale che strappa simpatia ed attira turismo, però bisognava rendersi conto che è anche un grosso carnivoro. Un orso normale mangia dai 15 ai 20 kg di cibo al giorno, se si tratta di un’orsa con piccoli, pertanto in allattamento, si sale a 40 kg. Sono sorgenti alimentari molto ricche. Sono tutte selvatiche? Forse è stato un po’ ingenuo pensare che fosse così. Fin dall’inizio sembrò un’operazione un po’ superficiale, fatta più per l’apparenza, che per la sostanza conservazionistica ed ora si tratta di risolvere i problemi».

ORSO, CHE FARE ADESSO?

Nei giorni scorsi Franco Zunino, segretario dell'Associazione Italiana Wilderness, ha parlato di razza troppo aggressiva.

«La strategia più realistica - dice lo zoologo Lovari - è quella di aspettarsi dei problemi e quando si verificano cercare di capire se è colpa dell’orso o dell’essere umano, perché è assolutamente scorretto eliminare un povero orso che non ha cattive volontà, specialmente poi se le cose non sono come vengono raccontate».

 

 

comments powered by Disqus