Ciclabilità, Bolzano svetta nella classifica di Legambiente

C’è un’Italia che «pedala». Legambiente incorona «Bolzano, Pesaro e Ferrara capitali della bici»: qui «almeno un quarto degli abitanti vanno in bici tutti i giorni». Le grandi città invece arrancano a fronte di «venti città che hanno performance di ciclabilità di livello europeo». È la fotografia scattata dal rapporto «l’A Bi Cì» della ciclabilità di Legambiente, realizzato attraverso un questionario a tutti i Comuni capoluogo di provincia, in collaborazione con Rete mobilità nuova, e presentato al ministero dell’Ambiente in occasione della vigilia del festival nazionale dei ciclisti urbani, il «VeloLove» (dal 1° maggio al 7 giugno).

Bolzano svetta anche nella graduatoria della "mobilità nuova", seguita da Pisa. Per tornare alla classifica della ciclabilità, il capoluogo altoatesino, svetta come detto insieme a Pesaro e Ferrara (con il 27-28% di mobilità urbana soddisfatta dalle due ruote), seguita da Venezia-Mestre con il 20%. Altre sei città superano il 15% (Pordenone, Pavia, Pisa, Padova, Treviso, Reggio Emilia) e altre tre sono almeno sopra il 10% (Modena, Parma e Udine)

Compresi tra il 5 e il 10% i valori di Trento, Siena, Cuneo, Firenze e Bologna, mentre in alcune grandi città (come Roma o Torino) le percentuali sono davvero basse (1 e 2%) e, pur in assenza di dati, non è difficile immaginare che altri grandi centri urbani come Napoli e Palermo non se la pedalino bene.

A fronte della «sensazione diffusa che l’Italia che si sposta in bici arranchi in coda al gruppo delle nazioni settentrionali della Ue, gli italiani sono prontissimi a pedalare appena si creano le condizioni per farlo» con il numero dei ciclisti ‘abitualì che è «in costante crescita».
In altre cinque città «il 20% degli spostamenti è soddisfatto dalle bici e in 11 la percentuale di ciclisti è superiore al 10%».

Questo, nonostante sia «innegabile la distanza che separa le nostre grandi città (Torino, Roma e Bari) da alcuni grandi centri urbani europei (Amsterdam, Berlino, Copenaghen). Ma anche in altre città cresce la voglia di bicicletta: almeno un quinto degli abitanti di Ravenna, Rimini, Piacenza, Sondrio e Venezia-Mestre, così come a Pordenone, Biella, Pavia, Reggio Emilia, Novara, Padova, Pisa, Cremona. Un interesse diffuso che ha visto l’inserimento nel paniere di riferimento dell’Istat del bike sharing (insieme con il car sharing).

«È evidente che ritrovare oggi ben 17 città italiane con una mobilità ciclabile che soddisfa tra il 15 e il 30% della domanda di trasporto - osserva Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente - testimonia che il ciclismo urbano non è più un fenomeno di nicchia e che la strada aperta da questi Comuni virtuosi concentrati nel nord del Paese può essere positivamente copiata nel resto d’Italia«.
L’appuntamento centrale del festival «VeloLove» è previsto a Roma per il fine settimana del 16-17 maggio, con una degustazione itinerante a due ruote per le vie della città, la Magnalonga, e per domenica le tre GraBike (small o storica, medium o archeologica e large naturalistica).

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