Lettere / Il direttore risponde

Covid, per me inutile lo screening di massa

Un lettore riapre la discussione sui test a tappetto effettuati alcuni mesi fa in Alto Adige: hanno contribuito alla prevenzione dell'epidemia?

Egregio direttore,la ringrazio per le risposte ai lettori, sempre molto puntuali.

Con la speranza che il peggio sia alle spalle, vorrei tornare su un argomento che aveva trattato mesi fa.

Mi riferisco allo screening di massa voluto nel Sudtirolo i cui effetti, a mio parere, sono serviti a poco. Lei invece era un grande sostenitore come ebbe occasione di rispondere alla mia umile lettera.

Alla luce di quanto è successo, ora che ne pensa?

Gianni Alberani - Rovereto

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La risposta del direttore, Alberto Faustini

È un tema del quale s'è discusso a lungo.In Alto Adige lo screening di fatto sta andando avanti ancora, su base volontaria, e io stesso lo faccio, insieme a molti colleghi, tutte le settimane.

Resto convinto di un fatto: prima di ogni altra cosa, lo screening di massa gratuito ha avuto un effetto psicologico molto importante, perché ha dato la sensazione di avere di nuovo una Provincia mamma e non, per così dire, matrigna.Ha cambiato l'umore, ancor prima dei dati sanitari. Se anche fosse solo questo l'effetto, le assicuro che non è poco.

È poi il fisico Roberto Battiston, fra l'altro nostro autorevole collaboratore, a dirci che in Alto Adige la vera svolta si è avuta estendendo lo screening di massa anche alle scuole. Il punto di partenza non è forse stato sufficiente, ma quello che ha originato resta dunque fondamentale.

E il monitoraggio che consente di individuare anche gli asintomatici, appunto, continua.

lettere@ladige.it

 

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