Lettere / Il direttore risponde

La Chiesa che benedice motori e carburatori

Un lettore critica la cerimonia annuale e ironizza: "Perché allora non benedire anche spremiagrumi, tritatutto, cappe, lavastoviglie, microonde?"

Gentile direttore, ancora una volta una certa Chiesa locale, per mezzo di quelli che Peppone avrebbe definito "poveri pretini di paese", si presta a benedire motori, carburatori, freni a disco e pedaline, confondendo sacro e profano con l'acquasantiera in mano.

Che questa predisposizione a benedire i motori nasconda quel fine ultimo di arrivare alle "candele"? Al cuore della moto? L'anima del cavallo di ferro?

Non è il caso allora di benedire pure certi elettrodomestici che ci hanno accompagnato nelle nostre case in questo lungo e duro anno relegati in casa? Spremiagrumi, tritatutto, cappe, lavastoviglie, microonde e piani cottura: una bella benedizione del pretino per allungare la vita dei preziosi strumenti culinari a dispetto della garanzia commerciale!

Evviva allora questi nostri celebranti locali, che pur di dar senso alle nostre (e loro) giornate benedicono qualsiasi cosa passi sotto il loro sguardo. Con poco senso del ridicolo.

Matteo Bozzoli


 

 

Ma che male le hanno fatto?

 

 

Questa volta vorrei fare delle domande io a lei: che fastidio le danno?

 

Perché una chiesa che da sempre benedice anche case, negozi (magari un suo elettrodomestico è stato benedetto a suo tempo, quando aprì il negozio nel quale lo acquistò) e diversi luoghi dovrebbe rifiutarsi di benedire le moto?

E le moto e i motociclisti che male le hanno fatto? Parliamo forse di assassini o di criminali?

O parliamo invece di legalissimi mezzi di locomozione che generano non poca passione e innocue emozioni?

Mi perdoni, ma rischia di fare lei una figura ridicola, in questo caso.

Fra l'altro, quest'anno nessuno ha inquinato (ammesso che questo sia il problema), perché la cerimonia è stata breve e virtuale. Ma di cosa dovrebbe occuparsi la chiesa?

Non è forse stare fra la gente e fra le persone (missione fondamentale della Chiesa) incontrare anche i motociclisti? La Chiesa è testimonianza, è attenzione, è vicinanza, è solidarietà, non solo preghiera, rito o liturgia. Peppone, infine, è tutt'altra storia: c'era grande ironia, non acrimonia.

lettere@ladige.it

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