Lettere / Il direttore risponde

Merkel, bella lezione aver chiesto scusa

Ho sentito stamane alla tv Angela Merkel dire "ich habe mich entäuscht" ("mi sono sbagliata"), una frase che non ho mai sentito dalla bocca di un politico italiano.

Che gran donna la Merkel! Stamane un'ascoltatrice ha detto alla radio (GR1) che noi mandiamo a rappresentarci in Europa gli scarti tra i nostri politici.

Viva le donne!

Ettore Frangipane


 

In Italia, quando uno sbaglia, di solito non succede nulla

Pensavo a questa frase proprio ieri mattina, mentre l'ex presidente della Camera Laura Boldrini si difendeva dalle accuse di non aver pagato la liquidazione alla colf e d'aver licenziato una collaboratrice che per problemi con i figli aveva chiesto di poter lavorare da casa senza andare a Roma.

 

 

Nel primo caso, Laura Boldrini ha detto che il commercialista non ha trovato quelli del Caf per chiarire la cosa, nel secondo ha precisato che ci deve essere stato un equivoco, aggiungendo che è vero che mandava l'assistente a ritirare le cose dalla sarta e a prenotarle la parrucchiera, ma solo perché lei è una donna sola.

 

Al di là del fatto che tante donne sole sono intervenute nel dibattito per dire che loro riescono ancora a passare dalla sarta e a prenotare una parrucchiera appunto da sole, la cosa che mi ha colpito - pur non amando io chi insegue notizie di questo tipo, facendo diventare ogni cosa uno scandalo e spesso attaccando ingiustamente l'ex presidente della Camera - è che, banalmente, l'onorevole Boldrini non abbia pensato, con una scelta davvero onorevole, di chiedere scusa.

Senza scomodare chi commette anche veri e propri reati e chi ne combina di tutti i colori, dico solo che tutti ci possiamo sbagliare, tutti possiamo abusare della pazienza di chi ci sta accanto e tutti possiamo essere in ritardo su un pagamento, ma chissà perché a nessuno viene in mente di chiedere semplicemente scusa. E a nessuno viene in mente di dire: «Ho sbagliato».

È anche vero che in Italia, quando uno sbaglia, di solito non succede nulla. In Germania, invece, ci si dimette quasi sempre al primo errore. Bella, insomma, la lezione di Angela Merkel, ma temo che qui non la colgano proprio.

lettere@ladige.it

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