Trento non è più abituata all’arrivo della neve

La grande nevicata e la pulizia delle strade: ma come facevamo un volta? Se lo chiede un lettore, e il Direttore risponde.

Trento non è più abituata all’arrivo della neve

Egregio direttore, che Trento sia una città alpina è un dato di fatto, non tanto perché è stata «Città alpina dell’anno» nel 2004, ma perché geografia, storia e tradizioni non lasciano dubbi. Stupisce quindi che una bella ed abbondante nevicata di fine dicembre susciti tante lamentele per i disagi che comporta. Dovrebbe essere normale per dei cittadini “alpini” convivere con le strade innevate, sia che ci si muova a piedi come in automobile, così come ridurre al minimo gli spostamenti e possibilmente godersi il panorama imbiancato.
E se ci si deve proprio spostare dovrebbe essere naturale indossare calzature adatte o montare le catene senza fare tanti drammi. Ma forse anche la maggioranza dei trentini si è assuefatta ad un clima da ventidue gradi sia in estate che in inverno, grazie a condizionatori e riscaldamenti costantemente accesi, e come pretende di poter stare in maglietta in casa anche a dicembre si aspetta che le strade debbano essere ripulite perfettamente nel giro di uno o due giorni.
O è solo il pretesto per prendersela con il sindaco di turno? Può darsi, dato che al Bar sport la colpa è sempre del “governo ladro”.

Marco Frenez - Trento

 


Se la nevicata serve a dare contro a chi governa

E’un po’ tutto questo insieme: ottima occasione per prendersela con chi è al potere (chiunque esso sia), momento perfetto per fare i conti con le proprie ansie, con la propria fretta, fors’anche con l’incapacità di fermarsi, di darsi altri tempi, di capire una natura che in fondo è con noi fin troppo generosa. Poi siamo sempre meno attrezzati, anche dal punto di vista mentale, per affrontare situazioni che non sono poi così complicate. Ha proprio ragione: siamo meno sempre meno “alpini” ed è una cosa triste. Il Comune - e i tanti cittadini che ancora si mettono in gioco, dando una mano senza aspettare che siano sempre gli altri a risolvere i nostri problemi - hanno fatto un grande lavoro. Forse solo il primo giorno, con la tangenziale bloccata, avrebbero potuto fare qualcosa di più: per avvertire i cittadini e per farli spostare sulla tangenziale sud in qualche modo. A volte basta poco. Ma sarebbe sbagliato notare solo il solito puntolino nero non vedendo invece tutto il resto: una macchina organizzativa che ha girato alla grande.

lettere@ladige.it

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