Le forze dell'ordine meritano più rispetto

La lettera al direttore

Le forze dell'ordine meritano più rispetto

Voglio scrivere anch’io in merito agli Agenti della Squadra Volante (di cui con onore ho fatto parte per svariati anni) morti presso la Questura di Trieste e in risposta a certi giornalisti e politici i quali hanno detto che gli operatori sono impreparati e che si tratta di un incidente di lavoro (?).
Gli Agenti della Volante (che tante volte sono offesi, sputati, picchiati e nella peggiore delle ipotesi uccisi. Umiliati da certi magistrati e anche nelle Questure non va meglio) sono i primi ad accorrere sul posto di un reato o altro dove vi sia bisogno della presenza della forza pubblica. Per chi se ne fosse dimenticato quegli uomini e quelle donne in divisa rappresentano lo Stato italiano. Se una pattuglia arresta un ladro alla mattina, nel tardo pomeriggio gli operatori stanno ancora compilando chili di verbali (devono essere redatti perfettamente, perché per una virgola in più o in meno si annullano ore di lavoro), devono foto segnalare, devono vigilare il detenuto, devono andare a prendergli da mangiare, eccetera. Non si parla poi del turno di notte nel quale gli agenti smontano verso mezzogiorno. Il più delle volte il reo se lo trovano per strada il giorno dopo e lo stesso come spesso accade o sputa per terra o mostra visibilmente il dito medio.
Le manette usarle meno che si può, specialmente in pubblico. Per questo motivo quando qualcuno dice che non bisogna mai abbassare la guardia, io mi chiedo come si fa in queste condizioni? Non si parla poi quando si deve caricare in macchina un individuo alterato e si devono usare le maniere forti. Tutti pronti con i telefonini a riprendere e tempo alcuni minuti e la pattuglia è in rete con seguito di commentini vari. Per non parlare degli autisti della Volante i quali devono guidare per ore nel traffico cittadino e intervenire con i sistemi di emergenza e nella malaugurata ipotesi di incidente stradale si nomina subito la Corte dei Conti per fare pagare allo stesso i danni. Oltretutto gli Agenti hanno a casa anche una famiglia da cui partono per iniziare i turni lasciando mogli e figli anche nei giorni di Natale, Pasqua, Capodanno. Spero che con queste poche righe di aver reso un po’ l’idea in che condizioni lavorino poliziotti e Carabinieri d’Italia di cui si contano sette feriti al giorno per percosse.

Eugenio Chiesa

Pensionato della Polizia di Stato


 

Quei poveri morti meritano grande rispetto

Ha fatto bene a scrivere questa lettera. In questo nostro giornale i suoi colleghi godono da sempre del massimo rispetto, ma il rischio che, da una parte, non si capisca di cosa sia fatto davvero il vostro lavoro e che, dall’altra, si tenda spesso ad accusarvi anziché a ringraziarvi, è davvero molto alto. Per non dire dell’albero che cade che, come ripeto fino alla noia, fa sempre più rumore della foresta che cresce. Quei poveri morti, infine, meritano grande rispetto. Perché sono morti per noi, come gran parte dei loro colleghi.

a.faustini@ladige.it

comments powered by Disqus