Turchia, inaccettabile prova di forza

La lettera al direttore

Turchia, inaccettabile prova di forza

Mamma, li Turchi! Dato che non arrivano più “alla marina”, ecco che il nuovo Saladino minaccia di mandare in Europa milioni di profughi siriani, liberando - e questo pochi lo sanno come è la situazione - le sue frontiere di ben pagata contenzione da parte europea. Cioè nostra.
Trump, a torto o a ragione, ha deciso che l’America non è solo quella di Hollywood o della Coca Cola, facendo riflettere ai suoi striminziti concittadini sui tanti dollari spesi per l’Europa nel secondo dopoguerra, alla bancarotta economica e umana del Vietnam, per non parlare della Baia dei Porci e degli equivoci rapporti politici con Russia e Cina.
Il nostro biondone ha deciso di andarsene dall’Afghanistan e dintorni, preso anche da tutti gli scaldaletti scandalosi che gli stanno piovendo addosso.
Ma tant’è. L’Europa, la Nato, il Patto Atlantico (esiste ancora?) fanno solo bei pensieri, auspicano conclusioni idilliache mentre Arabia Saudita, Egitto ed Israele affinano le difese. Cioè le armi.
La nostra Europa con i molti stati che vi appartengono finchè conviene sa solo oggi costruire raffinati incontri e dichiarazioni.
L’Italia non poteva mancare a questo valzer e pensare che siamo quelli che hanno partecipato a Lepanto e abbiamo gridato per oltre un secolo: «Mamma li Turchi» e possediamo ancora i Cavalieri di Malta, il Santopadre e San Romedio!

Giuliano Fago Golfarelli


 

 

Non servono spacconi, ma costruttori di pace


Simpatica ironia. Una sorta di lettera inglese, con sorriso glaciale, direi. Ma l’argomento, come ben sai, è serio assai. Per una volta spero che il biondone, come lo chiami tu, non faccia lo sbruffone, ma capisca che da alcune sue decisioni dipende un bel pezzo del destino del mondo. Al di là di come la si pensi politicamente, non servono spacconi, in quest’epoca, ma costruttori di pace. La Turchia, che molti immaginavano a un passo dall’Europa, sta appiccando un incendio che l’allontana non solo dall’Europa, ma anche da un’idea di possibile convivenza di cui è stata per lunghi periodi, insieme, una metafora e un esempio. Siamo di fronte a una prova di forza pericolosissima e da più punti di vista inaccettabile (ammesso e non concesso che vi possano essere conflitti accettabili).

a.faustini@ladige.it

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