Migranti: in Sardegna tensostrutture tra le proteste dei sindaci

(ANSA) - CAGLIARI, 22 SET - Dai 200 ai 300 nuovi arrivi a settimana di migranti in base al piano di ripartizione nazionale deciso dal governo, più gli sbarchi diretti dal nord Africa, non programmati, a bordo di barchini di fortuna: la Sardegna si sta attrezzando ma la macchina dell'accoglienza rischia di andare in tilt. La Regione guidata dal centrodestra ha già fatto sapere a Roma che i numeri previsti per l'Isola sono troppi, proprio per le careze di strutture. I Cas, 39 in tutta la Sardegna, il più grande a Monastir, nell'hinterland di Cagliari, sono saturi. E i bandi delle Prefetture per repire nuovi alloggi sono andati tutti deserti. La soluzione? Allestire tensostrutture nei comuni dove ospitare tutte le persone in fuga dai loro paesi e destinate all'Isola. I sindaci però non ci stanno. Le ruspe per...

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Migranti: in Sardegna tensostrutture tra le proteste dei sindaci

(ANSA) - CAGLIARI, 22 SET - Dai 200 ai 300 nuovi arrivi a settimana di migranti in base al piano di ripartizione nazionale deciso dal governo, più gli sbarchi diretti dal nord Africa, non programmati, a bordo di barchini di fortuna: la Sardegna si sta attrezzando ma la macchina dell'accoglienza rischia di andare in tilt. La Regione guidata dal centrodestra ha già fatto sapere a Roma che i numeri previsti per l'Isola sono troppi, proprio per le careze di strutture. I Cas, 39 in tutta la Sardegna, il più grande a Monastir, nell'hinterland di Cagliari, sono saturi. E i bandi delle Prefetture per repire nuovi alloggi sono andati tutti deserti. La soluzione? Allestire tensostrutture nei comuni dove ospitare tutte le persone in fuga dai loro paesi e destinate all'Isola. I sindaci però non ci stanno. Le ruspe per spianare il terreno e installare le tende della Protezione civile sono già entrate in azione in alcuni centri. E' il caso di Villanovaforru, 550 abitanti a 50 chilometri da Cagliari, un paese dove l'accoglienza è di casa: un ex hotel ospita un centinaio di migranti, tutti integrati nella comunità, ma l'albergo non può tenerne altri. Il sindaco Maurizio Onnis si era detto disponibile da subito a riceve nuovi arrivi, a patto però di individuare strutture idonee. La soluzione temporanea delle tende a lui proprio non piace. "Il nostro centro accoglie migranti dal 2015 e nessuno degli ospiti ha mai creato problemi. La comunità è generosa e solidale. Personalmente sono favorevolissimo all'intergrazione, detesto qualsiasi forma di razzismo, ma penso che rispettare la dignità di chi arriva sia altrettanto importante. Per questo - chiarisce - ritengo che le tensostrutture non siano la soluzione, anzi siano profondamente offensive". Capitolo Cpr. La Sardegna ha già un centro di permanenza per i rimpatrri a Macomer, in provincia di Nuoro, aperto nel 2020. Ma anche qui i posti sono insufficienti. La prossima settimana partiranno i lavori di ampliamento, che porteranno da 50 a 100 il numero degli ospiti con l'adeguamento di 30 celle. (ANSA).

 

Coppia fugge dall'Afghanistan e trova rifugio a Larino

(ANSA) - LARINO, 22 SET - "Non potevo uscire di casa da sola, dovevo essere sempre accompagnata da un fratello o da mio padre. Sono stata costretta ad indossare l'hijab. La scuola impone una separazione tra uomini e donne. Ci sono quelle per noi e quelle per i maschi". A parlare è Maryam, 29 anni, originaria di Herat e fuggita da Kabul subito dopo il ritorno dei talebani al potere. Laureata in Scienze Politiche, riesce a lasciare l'Afghanistan insieme al marito Nawid, di 31 anni, dipendente della Banca Mondiale a Kabul impegnato a sostegno dei diritti umani. Maryam e Nawid, costretti a fuggire da Herat, si rifugiano in Pakistan dove, sempre a causa di restrizioni pesanti dovute alla loro condizione di rifugiati afgani, hanno vissuto 14 mesi difficili. Senza lavoro perché impossibilitati a uscire di casa a causa delle regole stringenti della polizia, sono riusciti a lasciare il paese e a raggiungere l'Italia. Approdati a Larino, sono ora ospiti del progetto Sprar gestito dall'Istituto Gesù e Maria del paese. Maryam già da piccola ha dovuto lasciare Herat per seguire il padre in Iran dove ha vissuto come rifugiata afgana. "Non eravamo considerati uguali e non avevamo gli stessi diritti. In Iran c'erano restrizioni molto pesanti - racconta all'ANSA -. Sono stata costretta già da piccola ad indossare il velo ed era vietato tutto, persino partecipare a gare sportive a scuola. Per poter studiare, la mia famiglia ha dovuto pagare tanti soldi. La situazione in Iran era insostenibile e così con i genitori sono tornata in Afghanistan poco dopo la caduta dei talebani". "Non sono stati anni facili quelli vissuti in Afghanistan e ad Islamabad poi -. Non si poteva uscire di casa e se la polizia ti scopriva per strada bisognava pagare per evitare di essere condotti negli uffici nonostante avessimo visto e documenti in ordine. Impossibile lavorare. Riuscivamo a malapena a mangiare". Maryam e Nawid, oggi sereni e sorridenti, sono a Larino dove si trovano molto bene: il loro figlio di 5 anni frequenta la scuola d'infanzia. Dell'Afghanistan nessuna nostalgia. "No, non pensiamo di tornare - hanno spiegato -. Il nostro futuro è proiettato in Italia. Pensiamo ad un master in Scienze politiche poi un lavoro". (ANSA).

 

Torre civica di Amatrice aperta al pubblico, 'messaggio di vita'

(ANSA) - ROMA, 22 SET - Una giornata di festa e di speranza. La torre civica di Amatrice aperta per un giorno al pubblico grazie all'impegno dei dirigenti del ministero della cultura, della sovrintendenza e del direttore dei lavori (un costo di 400mila euro) Daniele Carfagna. Un cantiere che vedrà la conclusione entro la fine dell'anno. Tanta gente intorno alla torre in un misto di nostalgia e gioia. "Un simbolo che riapre - ha dichiarato il sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi - rappresenta tanto per la nostra comunità. Ci consente di ammirare dall'alto la bellezza del nostro territorio e i cantieri della città che devono riprendere nuovo impulso" (ANSA).

 

Città di Castello nella campagna europea sul cyberbullismo

(ANSA) - CITTA DI CASTELLO (PERUGIA), 22 SET - "Prima di postare pensa" è lo slogan di una innovativa campagna europea di sensibilizzazione al cyberbullismo rivolta agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado che prevede il coinvolgimento di sei Paesi europei, Olanda, Bulgaria, Portogallo, Polonia, Romania e, per l'Italia, la Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro studi Villa Montesca di Città di Castello, assieme all'Arma dei carabinieri e con il sostegno del Comune. Testimonial del progetto, le giovanissime pallavoliste dell'Under12 femminile di Città di Castello, neo-vincitrici del campionato regionale 2022/2023 che ad ogni gara indosseranno magliette con scritte e messaggi diretti e distribuiranno opuscoli nei palazzetti e scuole. Una iniziativa - spiega il Comune umbro - realizzata nell'ambito del progetto europeo "Tabasco - A Targeted Anti-Bully Approach in Schools by Campaigning and Organising" finanziato dall'Agenzia nazionale olandese nel Programma Erasmus Plus. La campagna prenderà il via nell'anno scolastico in corso e riguarderà le scuole del territorio tifernate attraverso la distribuzione di volantini, copertura digitale social con post dedicati, incontri informativi e consulenza didattica e pedagogica. Il progetto è stato presentato in Comune alla presenza degli assessori ai Servizi educativi, Letizia Guerri e allo Sport, Riccardo Carletti, dei rappresentanti della Fondazione Hallgarten-Franchetti Centro studi Villa Montesca e del comandante della compagnia carabinieri di Città di Castello, Giovanni Palermo: schierate in sala consiliare anche le giovanissime pallavoliste con le magliette anti-bullismo indossate assieme al loro allenatore, Nicola Lalleroni ed il vicepresidente, Valerio Mancini. "La Fondazione Villa Montesca è in prima linea ormai da anni con azioni informative e di sensibilizzazione al fenomeno del bullismo e della sua versione on-line. È importante mantenere viva l'attenzione di tutti, studenti, genitori, insegnanti, educatori per conoscere il fenomeno, poterlo prevenire e rispondere in modo adeguato", ha affermato Maria Rita Bracchini, capo unità progetti europei della Fondazione Villa Montesca e vicepresidente della Rete europea antibullismo. (ANSA).

 

Rifiuti tossici, Gdf sequestra 7 ettari di terreno agricolo

(ANSA) - CELANO, 22 SET - La Guardia di Finanza di Avezzano (L'Aquila) ha posto sotto sequestro 7 ettari di terreno agricolo nella piana del Fucino, nel territorio del Comune di Celano, dove sono stati trovati rifiuti tossici. Si tratta di tre scavi di circa 9.000 metri cubi, lunghi circa 150 metri, larghi circa 4 metri e della profondità di 5 metri. Contengono acqua stagnante e materiali usati, verosimilmente derivanti dalla lavorazione agricola: teli arrotolati immersi nell'acqua, sacconi di plastica con materiale da identificare, bottiglie vuote verosimilmente contenenti un tempo erbicida. All'interno degli scavi i finanzieri hanno rinvenuto voluminose bobine di teli tessuto non tessuto, precedentemente usato per le lavorazioni agricole, e voluminosi sacchi utilizzati in edilizia, nonché bottiglie di plastica di prodotti chimici. Il magistrato di turno, Luigi Sgambati, ha disposto il sequestro. "A questi delinquenti, a coloro che li hanno coperti in queste azioni criminose - scrive Confagricoltura L'Aquila in una nota - perpetuate nel tempo, devono essere comminate pene severissime senza attenuanti, a partire dalla sospensione immediata della loro attività imprenditoriale e sequestro dei loro averi e conti correnti. I danni causati all'ambiente, alla collettività, agli agricoltori e a tutto il settore economico marsicano sono enormi. Confagricoltura L'Aquila - conclude la nota - si costituirà parte civile". (ANSA).

 

F1: Giappone, Verstappen il più veloce in entrambe le libere

(ANSA) - ROMA, 22 SET - Max Verstappen (Red Bull) ha fatto segnare il miglior tempo sia nella prima che nella seconda sessione di libere del Gran Premio del Giappone, 16mo appuntamento del Mondiale di Formula 1, sul circuito di Suzuka. Sotto un cielo nuvoloso (qualche goccia di pioggia è caduta a fine FP1) e un caldo afoso, nel secondo turno il leader del mondiale ha preceduto di 320 millesimi la Ferrari di Charles Leclerc e di 464 la McLaren di Lando Norris. Quarta la Ferrari di Carlos Sainz (+0.549), quinta la Mercedes di George Russell (+0.640). Sesta l'Aston Martin di Fernando Alonso (+0.804), seguita dalla Williams di Alexander Alobn (+0.867) e dalla McLaren di Oscar Piastri (+0.974). Chiudono la top-ten la Red Bull di Sergio Perez e l'Alfa Romeo di Valtteri Bottas. Domenica la Red Bull (597 punti) potrebbe conquistare il sesto titolo della sua storia. Per arrivarci dovrà essere davanti alla Mercedes (289 punti) di almeno un punto al traguardo. (ANSA).

 

Moto: India, Bezzecchi il più veloce delle libere 1

(ANSA) - ROMA, 22 SET - Marco Bezzecchi è stato il più veloce nelle prime libere del gran premio d'India, classe MotoGP. Con il tempo di 1'45"990, il pilota del team Mooney VR46 (Ducati) ha preceduto di 139 millesimi la Honda di Marc Marquez e di 320 la KTM di Brad Binder. Quarto e quinto tempo per le Aprilia di Raul Fernandez e Maverick Vinales. Seguono Johann Zarco, Luca Marini e Jorge Martin. Il leader del mondiale, Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo), ha chiuso le libere 1 al 15mo posto, con un ritardo di oltre un secondo da Bezzecchi (+1.060). (ANSA).

 

Migranti, sindaco S. Giuliano di Puglia, Cpr non si farà qui

(ANSA) - SAN GIULIANO DI PUGLIA, 22 SET - Al momento l'ipotesi di realizzare un Cpr, centro di permanenza per i rimpatri, nel villaggio post terremoto di San Giuliano di Puglia (Campobasso) non esiste. A farlo sapere è il sindaco del paese molisano, colpito nel 2002 dal sisma che fece crollare la scuola Jovine dove morirono 27 bambini e una maestra. "Sulla stampa nazionale qualcuno ha parlato di questa possibilità, ma non è un'ipotesi in campo - spiega il primo cittadino Giuseppe Ferrante - e questo mi è stato confermato oggi anche dal presidente della Regione Roberti che proprio poche ore fa ha incontrato il ministro degli interni Piantedosi. Del resto - aggiunge il sindaco - quella struttura, per come è realizzata, non si addice a una trasformazione del genere". Il villaggio temporaneo, con 270 case, in grado di ospitare più di mille persone, fu realizzato 21 anni fa subito dopo il terremoto e durante il periodo della ricostruzione ospitò quasi tutta la popolazione di San Giuliano. Poi, quando tutti sono tornati nelle loro case ricostruite è iniziato un lungo periodo di degrado e abbandono. Oggi il villaggio della casette è di fatto inagibile, abbandonato in attesa di un futuro che è stato scritto, ma che ancora non si concretizza. Lì sarà realizzato un Centro di formazione della Croce Rossa italiana. Da poco c'è stata l'aggiudicazione della progettazione e a breve ci sarà la firma del contratto. (ANSA).

 

Incendi a Messina, in azione vigili del fuoco

(ANSA) - MESSINA, 22 SET - Da ieri sera, tutte le squadre del comando dei Vigili del fuoco di Messina hanno operato per l'estinzione dei grossi incendi divampati su tutta la fascia tirrenica della città metropolitana di Messina. Dato il numero degli interventi sono stati richiamati pompieri per il servizio straordinario e sono stati coinvolti i volontari. Le squadre hanno operato a Barcellona Pozzo di Gotto, a Fondachelli Fantina, a Sant'Agata di Militello, a Militello Rosmarino, a Patti, a Sinatra, a Mistretta e a Tusa. I pompieri hanno lavorato incessantemente per la salvaguardia di persone, animali e cose e per il contrasto ai roghi che hanno carbonizzato decine di ettari di terreno. (ANSA).