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Ad Ancona Aldilapp, tombe geolocalizzate e bacheca virtuale

(ANSA) - ANCONA, 18 SET - Non solo la possibilità di localizzare più agevolmente la tomba da visitare, tramite ubicazione e geolocalizzazione Google Maps di oltre 90mila loculi dei 13 cimiteri di Ancona, ma anche far portare un fiore su una lapide, chiedere un servizio di pulizia, o scrivere un pensiero sul profilo virtuale del defunto nel quale i familiari possono inserire una foto o un testo. Sono opportunità garantite d Aldilapp, applicazione creata da Enrico Massi, scaricabile gratuitamente. E' stata presentata oggi nella sede di AnconAmbiente, partecipata comunale di servizi di igiene urbana. Il servizio verrà gestito dall'altra partecipata Mobilità & Parcheggi. Dall'attivazione dell'applicazione, è stato riferito durante la presentazione, sono già arrivati molti messaggi sulle bacheche virtuali dei defunti, alcuni commoventi, anche di giovanissimi che, dopo essersi informati sulla storia di loro avi, ne hanno caricato la storia sul profilo gestito dai propri cari. L'app consente anche di individuare le attività fornitrici di beni e servizi come ad esempio i fiorai. "Una App, ha detto Antonio Gitto, presidente di AnconAmbiente, "per aumentare il decoro dei cimiteri gestiti dall'azienda, luoghi della memoria fondamentali per i cittadini". L'innovazione agevola "il mantenimento, la conservazione e la valorizzazione dei cimiteri alcuni dei quali di particolare rilevanza storica". Oltre 90mila le tombe geolocalizzate di cui 65mia a Tavernelle, più di 24mila le insegne segnaletiche installate. Un servizio digitale, ha rimarcato Andrea Corinaldesi, amministratore unico di M & P, anche per "coloro che non vivono più ad Ancona ma che conservano importanti legami affettivi. Per facilitare tanti piccoli gesti, come apporre dei fiori, ma che hanno valore intrinseco per chi li compie". "I cimiteri sono sempre meno frequentati, specie dai giovani, - ha sottolineato Massi -. Così creiamo un ponte con i nostri cari attraverso una tecnologia che aiuta ad abbattere le distanze". In Italia sono "62 i cimiteri per i quali è attiva l'applicazione. L'obiettivo è raggiungere in un anno un migliaio entro l'anno". Nelle Marche oltre ad Ancona, Aldilapp è attiva ad Acquasanta Terme (Ascoli Piceno). (ANSA).

 

E' morta in ospedale la donna investita da un mezzo Amsa

(ANSA) - MILANO, 18 SET - E' deceduta poco dopo l'arrivo all'ospedale San Raffaele di Milano, la donna di 75 anni investita poco prima delle 11 da un compattatore dell'Amsa in via Trasimeno. Il grave incidente si è verificato questa mattina a Milano, in via Trasimeno, dove la donna è stata investita da un mezzo compattatore dell'azienda per la raccolta della nettezza urbana della città, l'Amsa. Soccorsa dal 118 mentre si trovava in arresto cardiocircolatorio, è stata trasportata in codice rosso al San Raffaele. Sono in corso gli accertamenti della Polizia Locale. (ANSA).

 

Da Venezia a Castel Volturno, Mamadou ricorda strage dei ghanesi

(ANSA) - CASTELVOLTURNO (CASERTA), 18 SET - Dal red carpet e dai riconoscimenti di Venezia alla realtà dura di Castel Volturno (Caserta), con le sue quotidiane ingiustizie e i ricordi cruenti come la strage camorristica dei ghanesi, il passo per Mamadou - ha ispirato con la sua vicenda personale il film Leone d'Argento "Io Capitano" di Matteo Garrone - è stato breve e piuttosto semplice; "perché prima da 'capitano' improvvisato di un barcone di migranti, oggi da consapevole mediatore culturale e attivista del Centro sociale Ex Canapificio di Caserta, il mio posto - dice Mamadou, nome per esteso è Kouassi Pli Adama Mamadou - è sempre stato a fianco dei tanti stranieri e delle loro storie umane di sofferenza e sfruttamento, di chi ha avuto il coraggio e la voglia di rimettersi in gioco, lasciare casa e venire in un altro paese per vivere una vita migliore e più dignitosa". Come fecero i sette ghanesi vittime il 18 settembre del 2008, in piena stagione stragistica di matrice Casalese, dei centinaia di proiettili sparati dai Kalashnikov del gruppo di fuoco di Giuseppe Setola; colpevoli, agli occhi dei sicari, di essere neri, indifesi, e di spacciare, circostanza non vera come emerso da indagini e processi. È proprio Mamadou, che dopo aver conosciuto l'angoscia del viaggio dalla Costa D'Avorio all'Italia ha vissuto lo stesso dolore misto a smarrimento condiviso da tanti italiani vittime innocenti della criminalità organizzata, a leggere nell'aula del Comune di Castel Volturno, di fronte ai ragazzi della scuola media, la "Garibaldi", i nomi dei sei ghanesi uccisi da Setola - Ibrahim Alhaji, Karim Yakubu, Kwame Antwi Julius Francis, Justice Sonny Abu, Eric Affun Yeboa, Kwadwo Owusu Wiafe - e del settimo rimasto ferito - Joseph Aymbora - che testimoniò contro i killer facendoli condannare e morì per cause naturali nel 2012 ricevendo la medaglia al valor civile. "Conoscere la storia di questi ragazzi, del loro viaggio per arrivare in Italia attraverso l'Africa, passando per la Libia - dice Mamadou agli studenti, tra cui molti figli di migranti - è fondamentale per superare le mura del razzismo che divide, e per far comprendere i sacrifici fatti da chi voleva solamente cambiare in meglio la propria vita ed è poi venuto a morire qui". (ANSA).

Calcio / Donne  

Serie C femminile, il Trento batte Padova per 2-1. Le foto

Il Trento Calcio Femminile, alla seconda giornata di Serie C 2023-2024, vince al Briamasco e convince contro il Padova grazie ai gol di Chemotti e Sartori: 2-1 il risultato al termine di una gara dominata dalle gialloblu e riaperta solo nel finale dalla squadra ospite. Prima della gara il presidente del club Luca Maurina ha omaggiato l’ex attaccante del Trento Calcio Femminile Alessandra Tonelli, con una maglia personalizzata (Foto di Daniele Panato)

 

Ucraina: scalata sul monte San Vicino, 'restituite bimbi rapiti'

(ANSA) - ANCONA, 17 SET - Una scalata al monte San Vicino,1.480 metri sull'Appennino umbro-marchigiano, tra le province di Ancona e Macerata, per chiedere alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al governo italiano e a "tutti i governi del mondo" di "accendere un faro sulla deportazione di migliaia di bambine e bambini ucraini nei territori temporaneamente occupati dalla Russia". Come spiega all'ANSA Bohdan Onyshchak, vicepresidente dell'associazione "Insieme per Ucraina" di Fano, "quello della deportazione dei nostri bimbi è un tema ancora troppo poco discusso. Oltre 19mila bambini sono stati illegalmente rapiti e queste potrebbe essere soltanto la punta dell'iceberg, visto che nelle regioni occupate dalle truppe russe si stima la presenza di 200mila bambini. Ricordo che ne sono stati liberati soltanto 364". Il Vaticano è in prima linea in queste iniziative di diplomazia umanitaria. Ma "l'appello che lanciamo dalla vetta di questo monte ha come obiettivo quello di sensibilizzare i governi e tutti i cittadini del mondo, così da intervenire per riportare a casa e quindi alle loro famiglie, questi bambini", dicono in coro i partecipanti alla scalata, una settantina di cittadini ucraini che vivono nelle Marche. "La deportazione dei nostri bimbi è un crimine di guerra che non può essere taciuto e tantomeno ignorato, ricordo che per questo il presidente Putin e altri responsabili del conflitto in atto, sono stati incriminati dalla Corte penale internazionale dell'Aia", sottolinea Bohdan. L'appello si è trasformato in una lettera firmata da tutti i partecipanti all'evento che nelle prossime ore verrà inviata alla premier Meloni, "che ringraziamo per il sostegno economico e militare che sta assicurando al nostro Paese", dice ancora Bohdan. Infine, la speranza che la guerra possa quanto prima cessare: "Siamo arrivati sotto la croce di monte San Vicino per chiedere anche l'aiuto di Dio perché possa contribuire a riportare la pace in Ucraina", conclude il vicepresidente dell'associazione. (ANSA).

 

Benedetta Tobagi, racconto il coraggio dell'invisibilità

(ANSA) - VENEZIA, 17 SET - Donne che non girano la testa dall'altra parte, che combattono in mille modi diversi, che hanno saputo fare della loro invisibilità un superpotere. Benedetta Tobagi ha vinto il Premio Campiello 2023 con 90 voti della Giuria Popolare dei Trecento Lettori Anonimi per un libro corale che parte da foto d'archivio per raccontare La Resistenza delle donne (Einaudi), delle partigiane e di quelle che combattono oggi come allora. Famose o sconosciute, con grandi figure di riferimento come Tina Anselmi o Gina Negrini, sono tutte storie che trasmettono "una formidabile forza" dice all'ANSA Benedetta Tobagi il giorno dopo la vittoria sul palco del Gran Teatro La Fenice di Venezia, che ha vissuto con grande emozione, sorpresa e orgoglio. "Quello che mi ha incantato e che ho cercato di restituire è che le donne combattono in mille modi diversi, con le armi e senza le armi. Combattono anche nascoste all'interno del sistema: le suore, le infermiere, dall'interno delle carceri e degli ospedali. Alcune hanno aperto semplicemente la loro casa e così facendo però hanno salvato la vita a qualcuno" sottolinea la storica e scrittrice che è stata anche conduttrice radiofonica. Oggi cosa possiamo fare? "C'è sempre molto da fare, ma loro ci dicono un'altra cosa: 'tu cosa fai? Ti fai trovare quando la storia ti bussa alla porta? Spero di essere riuscita a dire che sono donne che non si girano dall'altra parte. Politica vuol dire anche essere nella società con gli occhi aperti e con il cuore aperto ed essere presenti alle domande che ci pone il nostro tempo" spiega. "Succedono cose terribili ogni giorno, ci sono sfide e difficoltà enormi - aggiunge - che hanno a che fare con le migrazioni, con l'ambiente e noi vediamo che molte persone per paura, per senso di impoverimento si chiudono e quindi tornano ad essere nostalgiche del peggio del Novecento che si esprime nei nazionalismi. E' molto importante trovare il modello di apertura di queste donne pazzesche". Nelle loro storie vediamo anche "come l'antifascismo sia un valore ad amplissimo spettro in cui si sono incarnate tantissime culture politiche diverse che però hanno trovato una mediazione nella Costituzione" dice Tobagi e ringrazia la storica Barbara Berruti per averla aiutata nelle ricerche iconografiche. Cosa pensa dell'aumento dei femminicidi. Perché c'è tutta questa violenza e accanimento sulle donne? "Purtroppo ci sono della patologie nella nostra società radicate nel sistema patriarcale. Ovviamente ci sono state delle grandissime trasformazioni, ma il problema è che questo sistema di potere che penetra la mentalità, la cultura è difficilissimo da sradicare. Cè tutta questa violenza sulle donne per una questione di potere. Ci sono delle assonanze impressionanti con queste storie, una incredibile quantità di donne partigiane con alle spalle abusi, incesti, molestie, dalla bimba in fabbrica alla donna violentata. Molte di loro incarnano questa lotta di riscatto. Questa linea di continuità è potente" racconta Tobagi in partenza da Venezia verso Arco di Trento dove stasera andrà in scena di nuovo lo spettacolo teatrale La resistenza delle donne, con la scrittrice e Anna Bonaiuto all'interno del festival Intermittenze. Una sorpresa la vittoria del Campiello? "La giuria popolare ha dato il suo bel segnale perchè queste donne incarnano la vitalità dell'antifascismo e della resistenza oltre gli stereotipi ideologici. E pioi ha premiato la narrativa non-fiction che è il mio universo letterario. I miei fari sono la Nobel Svetlana Alexievich e Javier Cercas": Oltre a queste immagini potenti, tra cui quella di copertina con in primo piano una donna disarmata che emana una grande autorevolezza e carisma, Tobagi è andata anche in cerca degli archivi sonori da cui è nata una serie di podcast in 5 puntate con le registrazioni delle voci originali delle partigiane che si trovano tutte ora gratuitamente sulle piattaforme. A novembre 2023 uscirà anche un lavoro molto diverso, da storica. "Parla degli anni '70, di stragi, distruzione di documenti tornati attuali con la storia di Ustica. Si chiama Segreti e lacune e l'editore è sempre Einaudi. (ANSA).

 

Calcio: Cagliari-Udinese 0-0

(ANSA) - CAGLIARI, 17 SET - Cagliari-Udinese 0-0. Cagliari (3-5-2): Radunovic, Wieteska, Dossena, Hatzidiakos (35' st Obert), Zappa (35' st Nandez), Makoumbou, Prati (35' st Di Pardo), Deiola, Augello (21' st Azzi), Luvumbo, Pavoletti (16' st Shomurodov). (18 Aresti, 22 Scuffet, 3 Goldaniga, 5 Mancosu,10 Viola, 19 Oristanio, 21 Jankto, 25 Sulemana). All.: Ranieri. Udinese (3-5-2): Silvestri, Perez, Bijol, Kabasele (37' pt Ebosse, 1' st Guessand), Ebosele (27' st Ferreira), Samardzic, Walace, Lovric (27' st Payero), Kamara, Lucca, Thauvin (37' st Pereyra) ( 40 Okoye, 72 Malusa, 6 Zarraga, 7 Success, 8 Quina, 15 Aké, 21 Camara, 31 Kristensen, 33 Zemura, 80 Pafundi). All.: Sottil Arbitro: Doveri di Roma Recupero: 4 e 6. Angoli: 6-4 per l'Udinese. Ammoniti: Makoumbou, Thauvin, Wieteska per scorrettezze, espulso al 50' st Wieteska (doppia ammonizione) Spettatori: 15.121. (ANSA).