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Turetta ammette l'omicidio, dichiarazioni spontanee al gip

(ANSA) - ROMA, 28 NOV - Il legale Caruso, dopo circa due ore di colloquio con Turetta, seguito all'interrogatorio, ha spiegato, lasciando il carcere, che il 21enne si è avvalso della facolta' di non rispondere, ma ha "ritenuto doveroso rendere dichiarazioni spontanee con le quali ha sostanzialmente confermato le ammissioni fatte alla polizia tedesca". In quelle dichiarazioni (non valide nel procedimento italiano) il 21enne aveva detto, in sostanza, di aver ammazzato Giulia e di non avere poi avuto il coraggio di uccidersi. Ora con queste dichiarazioni di conferma, come le ha chiamate l'avvocato, Turetta ha ammesso l'omicidio della 22enne davanti al gip di Venezia Benedetta Vitolo. (ANSA).

 

Ubriaco picchia moglie davanti alle figlie minori, arrestato

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 28 NOV - Ubriaco, ha picchiato la moglie davanti alle tre figlie minori perchè voleva impedirle di andare a lavorare. E' accaduto a Reggio Calabria dove un 47enne è stato arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti in famiglia. Gli agenti, intervenuti a seguito a una richiesta di aiuto giunta alla sala operativa dalla stessa vittima, prima di giungere nell'appartamento sono stati richiamati dalle tre piccole - una delle quali mostrava un piccolo foglio bianco con la scritta in arancione 'Help' - che urlavano "venite, venite siamo qui'. Gli agenti in casa hanno individuato e identificato l'uomo, che ha già scontato una misura di divieto di avvicinamento alla moglie, in evidente stato di alterazione psicofisica e che pronunciava frasi senza senso davanti alla vittima e alle tre figlie, di 12, 10 e 8 anni. Proprio la più piccola, vedendo la mamma aggredita ancora una volta dal padre, ha composto sul cellulare della donna il 113. L'aggressione sarebbe avvenuta per futili motivi e sembrerebbe sia stata generata dalla richiesta di raccogliere la cenere della sigaretta buttata volutamente a terra dall'uomo. La moglie ha denunciato le violenze finora subite dal marito che la picchiava, le tirava i capelli e le dava pugni in testa non permettendole di frequentare la sua famiglia. Un secondo analogo arresto, ha riguardato un 38enne che ha aggredito la compagna di 27 anni davanti ai figli, di 2 e 6 anni. I poliziotti, in questo caso, sono intervenuti dopo avere ricevuto due richieste di aiuto, la prima da parte di una sconosciuta e l'altra dalla stessa vittima. La donna ha raccontato al personale delle volanti di essere stata aggredita poco prima dall'uomo che aveva suonato al portone per farsi aprire e, una volta davanti alla porta dell'appartamento, l'aveva spinta dentro afferrandola dal collo e, dopo aver chiuso la porta a chiave, l'aveva trascinata nella cameretta dei bambini, dove il figlio di 6 anni stava guardando la televisione continuando a percuoterla. Solo dopo che il figlio si è frapposto tra il padre e la mamma, per aiutare quest'ultima, lei è riuscita a divincolarsi ed a raggiungere la porta di casa per urlare aiuto sul pianerottolo dello stabile. (ANSA).

 

Collisione nave-peschereccio, recuperato il corpo del marinario

(ANSA) - GOLFO ARANCI, 27 NOV - È stato recuperato nella serata di ieri dal gruppo operativo subacquei del Comsubin, il corpo di Diome Mandè, il marinaio di 41 anni di origine senegalese disperso dal 10 agosto scorso dopo che il peschereccio Alemax II sul quale viaggiava entrò in rotta di collisione con il traghetto passeggeri Sharden della compagnia di navigazione Moby al largo di Capo Figari, nelle acque di fronte a Golfo Aranci. Le ricerche dell'uomo sono andate avanti per mesi e dalla scorsa settimana era impegnato il personale a bordo della nave Anteo della Marina Militare, insieme con il personale inquirente della Guardia Costiera di Olbia. Grazie all'utilizzo di sofisticate attrezzature sottomarine e di un Rov, robot capace di scandagliare i fondali, è stato possibile individuare a 89 metri di profondità il corpo di Diome Mandè e i resti del peschereccio. A coordinare le operazioni di recupero il procuratore di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, che la scorsa settimana era salito a bordo dell'Anteo. La salma del marinaio, inizialmente trasportata al cimitero di Olbia, è stata trasferita all'istituto di medicina legale di Sassari dove verrà sottoposta ad esami ed accertamenti. Nella collisione di agosto tra il traghetto della Moby, partito dal porto Isola Bianca di Olbia alle 22 e diretto a Livorno, e il peschereccio Alemax II, il comandante Mario Langiu, 28 anni, di Golfo Aranci, venne sbalzato in acqua. Riuscì a salvarsi aggrappandosi ad un pezzo galleggiante della sua imbarcazione e a lanciare un razzo luminoso che fu avvistato da una barca a vela in navigazione nelle vicinanze. Il suo peschereccio calò a picco. E con lui il marinaio. Ieri il recupero del corpo. (ANSA).

 

Veliste francesi soccorse da Capitaneria nel sud Sardegna

(ANSA) - VILLASIMIUS, 27 NOV - Da due giorni non contattavano i familiari e l'imbarcazione non era ancora arrivata a destinazione. Due veliste francesi sono state soccorse dalla Guardia costiera di Cagliari a venti miglia dalle coste di Villasimius, nel sud Sardegna. L'allarme è scattato ieri quando i familiari delle due donne hanno contattato la Capitaneria segnalando che la barca a vela lunga 11 metri, battente bandiera belga, partita da San Vito Lo Capo non era ancora arrivata a Cagliari e che da due giorni non riuscivano a contattarle. Inoltre sospettavano che l'imbarcazione fosse in avaria e imbarcasse acqua. Visto il ritardo della barca e le previsioni del tempo che annunciavano l'arrivo di venti forti con onde alte oltre tre metri, è stato deciso di fare alzare in volo un Atr 42 della base della Guardia Costiera di Catania e due elicotteri dell'Aeronautica Militare decollati da Birgi e da Decimomannu, che hanno pattugliato l'area alla ricerca dell'imbarcazione. Ieri mattina le due veliste sono riuscite a contattare la Guardia costiera. Sul posto è stata poi inviata la motovedetta CP307. Il personale ha verificato le condizioni delle due donne e dell'imbarcazione e le hanno assistite fino all'ingresso in porto a Villasimius. (ANSA).

 

Sunak, in arrivo 34 miliardi di investimenti stranieri in Gb

(ANSA) - LONDRA, 27 NOV - Il premier britannico Rishi Sunak ha annunciato 29,5 miliardi di sterline (34 miliardi di euro) di nuovi investimenti stranieri in arrivo ;;nel Regno Unito durante il suo intervento al Global Investment Summit di Londra, che riunisce multinazionali e investitori internazionali. Il primo ministro conservatore ha sottolineato la "fiducia nel Paese" in quanto polo di attrazione mondiale per "progetti nel campo della tecnologia, delle scienze della vita, delle infrastrutture, dell'edilizia abitativa e delle energie rinnovabili", capaci di creare "migliaia di nuovi posti di lavoro e stimolare la crescita". Tra gli investimenti ci sono 10 miliardi di sterline da parte del fondo australiano IFM Investors "in grandi progetti infrastrutturali e di transizione energetica nei prossimi quattro anni". Mentre la società energetica spagnola Iberdrola ha annunciato 7 miliardi di sterline per il periodo 2026-2028 per impianti eolici offshore e infrastrutture per la fornitura di elettricità. Inoltre il colosso americano Microsoft prevede di investire 2,5 miliardi di pound nel settore dell'intelligenza artificiale. L'intervento di Sunak arriva dopo la manovra finanziaria d'autunno presentata la scorsa settimana dal governo Tory che ha sollevato critiche tra i media del Regno in particolare per la netta frenata delle stime sulla crescita dell'economia britannica, riviste al ribasso di oltre un punto percentuale dallo stesso esecutivo per il 2024 e il 2025 al di la' delle previsioni sugli effetti di un impulso piu' deciso al Pil a medio termine. (ANSA).

 

Golf: PGA Tour; McIlroy il giocatore piu' popolare del 2023

(ANSA) - ROMA, 27 NOV - L'ufficialità deve ancora arrivare ma il giocatore più popolare e influente del PGA Tour 2023 è Rory McIlroy. Il nordirlandese, numero 2 al mondo, riceverà un bonus di 15 milioni di dollari e chiuderà un anno per lui da ricordare che ha raggiunto il suo culmine con l'euro-trionfo alla Ryder Cup di Roma. Questa volta non finirà sul gradino più alto del podio, ma quella di Tiger Woods, considerate le gare giocate quest'anno, è più di una vittoria. Il californiano, che ha fatto suo il "Player Impact Program" nel 2021 e nel 2022, stavolta si è classificato 2/o in questa classifica ideata dal PGA Tour tre anni fa e che premia i golfisti per la loro capacità di coinvolgere i fan e promuovere questa disciplina indipendentemente dalle prestazioni sul campo. "The Big Cat", che nel 2023 ha giocato appena due gare, incasserà 12 milioni di dollari. Dietro di lui, al 3/o posto, lo spagnolo Jon Rahm (9.000.000), principale obiettivo di mercato della Superlega araba. (ANSA).

 

Leo Gassmann attore, è Califano in un film tv per la Rai

(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Leo Gassmann è Franco Califano in un film tv dedicato al grande Califfo, di cui sono terminate in questi giorni a Roma le riprese con la regia di Alessandro Angelini e scritto da Guido Iuculano insieme a Isabella Aguilar. Il film è tratto da Senza manette, la biografia ufficiale scritta dallo stesso Franco Califano (Mondadori) e ripercorre la vita del grande artista interpretato dal cantautore Leo Gassmann. Per la realizzazione del film ha inciso alcune delle canzoni più celebri del cantante, paroliere, musicista, produttore scomparso 10 anni fa che sono state riarrangiate e interpretate insieme al gruppo di musicisti storici di Califano. "È stato molto difficile interpretare il ruolo di Franco Califano e sono molto onorato e fiero di aver raccontato questa storia perché darà la possibilità di vedere Franco da un altro punto di vista e non solo come un cantautore con una vita frenetica. Verrà raccontata la storia di un uomo con le sue fragilità ma soprattutto un uomo con un grande cuore che ha saputo affrontare molteplici sfide", ha detto Leo Gassmann che si misura così anche con la recitazione. Il film è stato prodotto da Marco Belardi per Greenboo Production, una società del Gruppo Banijay, in collaborazione con Rai Fiction e le riprese hanno avuto una durata di cinque settimane interamente a Roma. Fanno parte del cast anche gli attori: Giampiero De Concilio, Angelica Cinquantini, Jacopo Dragonetti, Valeria Bono, Andrea Ceravolo. La storia comincia a Roma nel 1984 al Teatro Parioli dove mille spettatori attendono che salga sul palco il Maestro, il Poeta, il saltimbanco, il Califfo. Franco è nel camerino in attesa di quella che sarà la serata più importante della sua vita: d'ora in avanti basta cazzate, sarà il miglior Califano possibile. Di lì a poco sei uomini in divisa faranno irruzione nel camerino, gli metteranno le manette ai polsi e lo faranno sfilare davanti al suo pubblico esterrefatto. Andiamo indietro negli anni: Roma, 1961. Franco ha 22 anni, vive a Roma con la madre e il fratello, è orfano di padre, scrive poesie e sogna la Dolce Vita. Conosce Antonello Mazzeo, amico che gli resterà fedele per tutta la vita, e Rita, suo primo amore, con la quale si sposerà e darà alla luce la sua unica figlia. Ma a Franco la quotidianità ordinaria diventerà sin da subito troppo stretta e nel 1963 abbandonerà tutto e tutti trasferendosi a Milano, ospite di Edoardo Vianello. Inizierà a scrivere canzoni, frequentare molte donne, a consumare droga e a fare amicizie importanti come quelle con Gianni Minà e Ornella Vanoni; inizierà ad avere successo come autore e scout ma senza mai abbandonare alcune sue fragilità che nel 1968, al culmine di una depressione, lo porteranno a trascorrere qualche mese in una clinica per disintossicarsi dalla cocaina. Ma il Califfo è determinato, ambizioso. Ricomincia da zero: e torna a scrivere successi, si innamora di Mita Medici, nel 1979 torna a Roma e con Edoardo Vianello fonda la Apollo Records, scommette sui Ricchi e Poveri e li porta a Sanremo. Eppure, anche questo momento aureo non è destinato a durare. Ben presto comincia di nuovo a sentirsi in gabbia, si allontana dalla Medici, fino alla svolta negativa: l'arresto per droga. Una volta uscito ricomincia a scrivere e inizia a frequentare personaggi "a rischio" come alcuni Boss della malavita. A poco a poco si rende conto di essere un saltimbanco nonostante la sua vena creativa non si sia esaurita e continui a comporre altri grandi successi come "Minuetto" di Mia Martini. In questo momento così buio, commette altri errori, fino al celebre arresto al Teatro Parioli. Il carcere è un colpo di grazia, ma anche un'occasione di rinascita. Franco riesce ad ottenere i domiciliari e grazie all'aiuto del grande amico Mazzeo riesce a scrivere ed incidere l'album "Impronte Digitali", la sua più grande eredità, il suo grande riscatto. Il film si chiude con un suo storico concerto al Parioli, una volta tornato in libertà. (ANSA).