Santa Rita attende Leone XIV, 'l'invito è già partito'

(ANSA) - CASCIA (PERUGIA), 09 MAG - "Santa Rita lo attende e l'invito è già partito": padre Giustino Casciano, rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia, rivolge un caloroso appello a Papa Leone XIV, primo Pontefice proveniente dall'Ordine di Sant'Agostino, perché torni nel luogo caro alla santa delle cause impossibili. "Il Santo Padre conosce bene Cascia - spiega all'ANSA Casciano - ed è stato qui anche lo scorso anno per la festa del 22 maggio. Sappiamo che ora dovrà iniziare il suo ministero, ma siamo certi che prima o poi tornerà ad onorare Santa Rita". Per la comunità agostiniana e per i devoti della santa umbra, l'elezione di un Papa agostiniano rappresenta un momento storico. "È la prima volta nella storia della Chiesa - sottolinea il rettore - che un figlio di Sant'Agostino viene chiamato a...

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Santa Rita attende Leone XIV, 'l'invito è già partito'

(ANSA) - CASCIA (PERUGIA), 09 MAG - "Santa Rita lo attende e l'invito è già partito": padre Giustino Casciano, rettore della Basilica di Santa Rita da Cascia, rivolge un caloroso appello a Papa Leone XIV, primo Pontefice proveniente dall'Ordine di Sant'Agostino, perché torni nel luogo caro alla santa delle cause impossibili. "Il Santo Padre conosce bene Cascia - spiega all'ANSA Casciano - ed è stato qui anche lo scorso anno per la festa del 22 maggio. Sappiamo che ora dovrà iniziare il suo ministero, ma siamo certi che prima o poi tornerà ad onorare Santa Rita". Per la comunità agostiniana e per i devoti della santa umbra, l'elezione di un Papa agostiniano rappresenta un momento storico. "È la prima volta nella storia della Chiesa - sottolinea il rettore - che un figlio di Sant'Agostino viene chiamato a essere successore di Pietro". Un legame che si fa ancora più profondo nella scelta del nome: "Leone XIV succede simbolicamente a Leone XIII, il Papa che proclamò Santa Rita ben 125 anni fa", sottolinea il religioso. A Cascia l'elezione è stata accolta con grande emozione. "Giovedì sera è stata una festa indescrivibile qui in convento - racconta padre Giustino -, con fedeli, autorità, tutti, che si sono uniti nel ringraziare il Signore per questo nostro fratello che la Provvidenza ha chiamato al soglio pontificio". Padre Casciano ha seguito da vicino il percorso del cardinale Robert Francis Prevost, ora Leone XIV. "Me lo sentivo - confida - e avevamo incluso questa intenzione nella supplica di mezzogiorno alla Basilica, chiedendo per intercessione di Santa Rita che fosse scelto un agostiniano. L'ho detto più volte: sarà padre Prevost il prossimo Papa". Il profilo del nuovo Pontefice, secondo il rettore, è quello di un uomo "vicino alla gente, riservato, ma capace di ascolto e aperto alle necessità del mondo". Missionario, multilingue, preparato, Leone XIV rappresenta per padre Giustino "la persona giusta nel momento giusto, scelta con l'aiuto della Madonna del Rosario di Pompei e della Madonna della Grazia, tanto cara agli agostiniani". Le prime parole del neoeletto Papa, un accorato richiamo alla pace, risuonano come un segnale forte. "È la missione più urgente - conclude padre Casciano - Fermare i conflitti aperti, prevenire nuove guerre: la pace è il primo dono del Risorto. E noi, con la preghiera e il Rosario, continueremo a sostenerlo in questo cammino". Intanto a Cascia continua il pellegrinaggio quotidiano dei devoti di Santa Rita, particolarmente felici per l'elezione del nuovo Pontefice: "Saprà guidare la nostra Chiesa, saprà essere vicino a chi soffre", hanno detto in tanti. (ANSA).

 

Omicidio Bergamo, il parroco ai funerali: 'Ferite due famiglie'

(ANSA) - BERGAMO, 09 MAG - "Siamo di fronte a una, anzi dovremmo dire due famiglie, profondamente ferite sia pure per motivi opposti": lo ha detto il parroco di Borgo Santa Caterina a Bergamo, monsignor Pasquale Pezzoli, oggi durante l'omelia del funerale di Riccardo Claris, il consulente finanziario di 26 anni ucciso sabato notte vicino allo stadio di Bergamo dal diciottenne Jacopo De Simone, ora in carcere. Il sacerdote ha evidenziato che la morte violenta di Claris ha sconvolto l'intera comunità: "Abbiamo una città profondamente toccata e lo dimostra la presenza del sindaco, dei membri del Consiglio comunale e del rettore dell'Università di Bergamo. Una città incredula di fronte a manifestazioni di malessere giovanile e non solo. Ma è una comunità che vuole reagire. La vita di Ricky è stata spezzata mentre stava realizzando i suoi sogni. Grazie a voi ragazzi e giovani che siete qui. Vi aspettavamo perché la nostra comunità è povera senza di voi. Per la famiglia di Jacopo chiediamo a Dio la forza perché possa andare avanti". (ANSA).

 

Cina, surplus aprile verso Usa a 20 miliardi, -21% export

(ANSA) - ROMA, 09 MAG - Il surplus commerciale della Cina verso gli Usa si riduce ad aprile a 20,46 miliardi di dollari dai 27,58 miliardi di marzo, con l'export mensile in calo del 17,6% (da 40,1 a 33 miliardi): su base annua, secondo i dati diffusi dalle Dogane cinesi, le spedizioni cedono oltre il 21% e l'import quasi il 14%. Nel pieno dello scontro commerciale innescato dai dazi americani al 145% di Donald Trump sull'import del made in China, il surplus di Pechino verso Washington si attesta a 97,03 miliardi nei primi quattro mesi del 2025, risultato di un export e di un import in calo, rispettivamente, del 2,5% e del 4,7%. (ANSA).

 

Fiorentina supplementari amari, in finale va il Betis

(ANSA) - ROMA, 09 MAG - La Fiorentina va vicina alla rimonta, pareggia ma in finale di Conference League ci vanno gli spagnoli del Betis Siviglia. Al Franchi la gara termina 2-2: gli spagnoli passano in vantaggio, poi due gol di Gosens ribaltano il risultato e pareggiano 1-2 dell'andata ma nei tempi supplementari arriva il gol di Ezzalzouli che chiude il cammino dei viola che così non centrano la terza finale consecutiva. Dopo i primi minuti di studio per entrambe le squadre il Betis (11'pt) cerca il gol con un tiro da fuori area: bravissimo De Gea che respinge un cross pericoloso di Fornals su cui Isco non riesce a trovare la deviazione vincente, il portiere spagnolo all'ultimo in tuffo riesce a deviare il pallone. Al 18' ospiti ancora pericolosi, cercando di approfittare di un errore di un brutto errore in uscita di Pongracic gli andalusi partono in contropiede con Isco e Fornals, il tiro di quest'ultimo viene deviato in calcio d'angolo. La risposta della Fiorentina arriva al 19'pt quando Kean, lanciato in profondità da Adli, fa fuori Isco e Sabaly e calcia in porta ma la palla si alza troppo è termina sopra la traversa. La partita di accende con la Fiorentina che al 24'pt va vicina al gol con Comuzzo che in area, dopo un batti e ribatti, si vede salvare il 'doppio' tiro prima da Sabaly e poi da Barta. Sul rovesciamento di fronte De Gea compie una grande parata sul sinistro angolato di Antony. E al 30'pt cala il gelo al Franchi per il gol del Betis Siviglia: Fagioli commette fallo su Lo Celso al limite dell'area, punizione calciata da Antony che prende il palo alla destra di De Gea e poi entra in porta. Una rete che complica le ambizioni della Fiorentina di conquistare la finale di Conference League che psicologicamente poteva buttare giù la squadra. Invece la squadra di Palladino reagisce e alla grande. Al 34' arriva il pareggio: angolo dalla destra di Mandragora e colpo vincente di Gosens. Il Franchi si infiamma, si è riaccesa la speranza. Che il Betis al 39'pt cerca subito di spengere con Isco che a rimorchio serve Carsoso che dal limite dell'area fa partire un tiro molto insidioso che e colpisce la traversa della porta difesa da De Gea. Tre minuti e la Fiorentina ribalta il risultato e ancora con Gosens, che su calcio d'angolo (questa volta dalla sinistra) svetta più in alto di tutti e batte Vieites. A inizio secondo tempo Palladino lascia negli spogliatoi Adli e gioca la carta Richardson. Una ripresa che nella sua prima parte ha visto le due squadre cercare di scoprirsi meno, e quindi anche avara di occasioni da entrambe le parti. Nella seconda parte, invece, la Fiorentina ha cercato di giocare più di rimessa lasciando più gioco al Betis Siviglia. Nel finale di tempo (41'st) Gosens, su punizione calciata dalla destra da Mandragora, va vicino al terzo gol con un colpo di testa che veniva respinto sulla linea di porta. Al 44'st era invece De Gea a diventare grande protagonista: Betis in contropiede su errore di Richardson, palla a Antony che si accentra e tira ma il portiere viola riesce a respingere ma la palla resta in area dove arriva Ezzalzouli e ancora una volta arriva una gran risposta del portiere spagnolo. Dopo quattro minuti di recupero concessi dall'arbitro svedese Nyberg si va ai supplementari per il risultato in perfetta parità dopo la gara di andata. Palladino gioca anche le carte Beltran e Parisi per Gudmundsson e Gosens. Ma è il Betis a segnare al 98': Comuzzo sbaglia l'intervento davanti alla propria area, la palla termina ad Antony in corsa che dalla destra rimette al centro dell'area per l'accorrente Ezzalzouli che batte da due passi De Gea. Un gol che chiude i sogni della terza finale consecutiva di Conference per i viola. (ANSA).

 

Dispositivi anti-aggressione per sanitari ospedale di Fermo

(ANSA) - FERMO, 08 MAG - In caso di aggressione o di situazione critica al Pronto soccorso di Fermo, i sanitari potranno premere un tasto su un dispositivo tascabile e scatterà subito l'allarme al postazione polizia di Stato in ospedale e alla vigilanza, in attesa dell'attivazione del collegamento anche con i Comandi provinciali delle Forze dell'Ordine. I nuovi dispositivi, su indicazione della Regione Marche, sono stati acquistati dall'Azienda sanitaria fermana (Ast) e presentati oggi, all'ospedale di Fermo dal direttore generale dell'Ast Roberto Grinta, presente il prefetto di Fermo Edoardo D'Alascio, il questore Luigi Di Clemente e i comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza, Gino Domenico Troiani e Massimiliano Bolognese, oltre a diversi medici. I dispositivi acquistati sono otto per il Pronto soccorso ma l'Ast ha intenzione di acquistarne altri per affidarli anche a reparti come la Psichiatria. In situazioni critiche si può chiedere aiuto attraverso il tasto che fa scattare l'alert. Ma un segnale d'allarme parte anche autonomamente qualora il dispositivo dovesse rilevare movimenti bruschi come una caduta. I dispositivi sono dotati di due pulsanti: uno rosso che consente una comunicazione verbale con la postazione di controllo, e uno blu per lanciare l'allarme senza comunicazione verbale. Nel pacchetto sono inclusi anche un monitor di controllo, otto auricolari per i dispositivi, due radiotrasmittenti che ricevono l'allarme e che sono in dotazione alla vigilanza privata e due sensori ambientali (in arrivo) che verranno installati nella sala di attesa del Pronto soccorso. Durante la presentazione, il direttore Grinta ha annunciato anche l'avvenuta installazione di diversi depuratori d'aria in ospedale (anche al Pronto soccorso): "il tutto nell'ottica del nuovo Ospedale di Campiglione di Fermo dove nei giorni scorsi è stato fatto un sopralluogo ad hoc con la Questura per la nuova postazione della Polizia di Stato. Avremo anche due camere di degenza per i detenuti". "Sicurezza, prevenzione e fare rete tra istituzioni" le parole chiave per il direttore Grinta e il prefetto D'Alascio. (ANSA).

 

In 23mila a bordo del Vespucci nella tappa a Reggio Calabria

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 08 MAG - Grandissimo successo di pubblico per l'undicesima tappa del Tour Mediterraneo Vespucci. Oltre 25.000 le persone che a Reggio Calabria hanno visitato il Villaggio IN Italia e Nave Amerigo Vespucci; più di 23.000 sono coloro che hanno avuto l'opportunità di salire a bordo della Nave Scuola della Marina Militare. Nel corso della tappa hanno raggiunto il Villaggio IN Italia il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, la sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro, il presidente della Regione Roberto Occhiuto, partner istituzionali del Villaggio IN Italia, il comandante interregionale Marittimo Sud ammiraglio Vincenzo Montanaro e l'amministratore delegato di Difesa Servizi S.p.A. Luca Andreoli, la società in house del Ministero della Difesa che realizza e supporta tutte le fasi dell'iniziativa. Oltre al fascino senza tempo della "nave più bella del mondo", ammirata dalle migliaia di cittadini, tra gli eventi che hanno contribuito al successo dell'11ma tappa, la presentazione del protocollo d'intesa relativo al progetto nazionale "Il Vespucci incontra la cultura", l'iniziativa che rende il patrimonio culturale italiano protagonista del Tour Mediterraneo Vespucci. Il progetto, promosso dal ministero della Cultura e da Difesa Servizi S.p.A., ha visto come primo protagonista il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Nel corso delle prossime tappe del Tour Mediterraneo Vespucci sarà possibile scoprire le meraviglie dei musei nazionali e dei luoghi della cultura delle città raggiunte da l Vespucci, con una speciale riduzione sul biglietto d'ingresso nei giorni di permanenza in città della nave. Distribuito su una superficie di più di 9.500 metri quadri, anche a Reggio Calabria il Villaggio IN Italia ha permesso ai visitatori di conoscere l'esperienza del Tour Mondiale e del Villaggio Italia, nata da un'idea del ministro della Difesa Guido Crosetto, sostenuta dalla Difesa e da 12 ministeri, con l'obiettivo di promuovere le eccellenze del Made in Italy portando in giro per il mondo la cultura, la storia, l'innovazione, la gastronomia, la scienza, la ricerca, la tecnologia e l'industria che fanno dell'Italia un Paese universalmente apprezzato. "È stato un onore - afferma il presidente della Regio Calabria Roberto Occhiuto - accogliere in Calabria la nave scuola Amerigo Vespucci, un evento straordinario che ha offerto a cittadini e visitatori l'opportunità di ammirare da vicino questo splendido veliero, autentica eccellenza della Marina Militare, riconosciuta in tutto il mondo. Salire a bordo e lasciarsi affascinare dalla sua bellezza è stata un'esperienza speciale: il Vespucci, da quasi un secolo, forma generazioni di ufficiali ed è simbolo della grande tradizione navale italiana. Esprimo profonda gratitudine al comandante, capitano di vascello Giuseppe Lai, al suo equipaggio, al Ministero della Difesa e alla Marina Militare". (ANSA).

 

Angela Merkel per la prima volta a Capri, passeggiata e ravioli

(ANSA) - CAPRI, 08 MAG - Poche ore ma intense, trascorse tra le bellezze di una delle isole più famose al mondo: la prima volta di Angela Merkel a Capri è stata all'insegna della meraviglia, tra una passeggiata ai Giardini di Augusto con vista su via Krupp, e una sosta in nome della buona cucina. L'ex cancelliera tedesca, assidua frequentatrice della dirimpettaia isola d'Ischia, per una volta ha lasciato il suo buen retiro per approdare per la prima volta sull'isola azzurra. Una visita favorita da alcuni amici ischitani che a Capri hanno le loro radici. Merkel è' arrivata a bordo di una barca privata in compagnia del marito e dei suoi amici. Ad attenderla la famiglia Staiano che l'ha guidata alla scoperta delle bellezze dell'isola, non potendo visitare la Grotta Azzurra oggi chiusa. Quindi via verso Anacapri per ammirare Villa San Michele, la casa museo dello scrittore medico svedese Axel Munthe dove ad attenderla c'era l'intero staff del museo che ha condotto il gruppo per le stanze, lungo la loggia delle sculture e all'interno del meraviglioso giardino, molto apprezzato dall'ex cancelliera. La visita ad Anacapri è proseguita per le stradine del centro storico di Anacapri e poi tappa alla chiesa di San Michele. Dopo aver visitato il centro storico di Anacapri, Merkel è scesa a Capri con i suoi amici. Con loro un accompagnatore speciale, il professor Renato Esposito, germanista e studioso dei rapporti tra la cultura tedesca e Capri. La cancelliera ignorava l'amore per l'isola azzurra da parte dei suoi connazionali: per lei un tour particolare a partire dai Giardini di Augusto con vista su via Krupp. Poi una sosta gastronomica sul rooftop dell'Hotel Luna, dove lo chef stellato Luigi Lionetti ha preparato per lei i tipici ravioli capresi. Dopo pranzo una passeggiata fino al belvedere di Tragara con vista sui Faraglioni, che ha lasciato senza parole l'ex cancelliera tedesca. Lungo la strada le ville, molte delle quali hanno avuto proprietari illustri, quasi tutti di nazionalità tedesca. Quindi il rientro a Marina Grande a bordo di un motoscafo privato e poi verso Ischia non senza aver prima preso l'impegno di tornare il prossimo anno per approfondire la conoscenza di un'isola che non immaginava così ricca di bellezze e di storia. (ANSA).