Indian Wells: Medvedev agli ottavi, Ruud è fuori

ROMA. Continua a correre Daniil Medvedev che coglie la la sedicesima vittoria di fila superando per 6-2 3-6 6-1 il bielorusso Ilya Ivashka, numero 85 del mondo, e qualificandosi per gli ottavi di finale di Indian Wells. Ora per il russo è all'orizzonte un ottavo di finale di cartello contro il tedesco Alexander Zverev che invece ha superato per 7-5 1-6 7-5 il filandese Emil Ruusuvuori.

Fuori invece la testa di serie numero 3, quella di Casper Ruud, superato in due set per 6-4 7-6 dal cileno Cristian Garin, il quale ottiene la prima qualificazione agli ottavi di finale a Indian Wells. Agli ottavi Garin è atteso da un match non impossibile contro lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, vittorioso per 6-3 1-6 6.4 sul russo Karen Khachanov. Bene anche l'altro russo Andrej Rublev...

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Indian Wells: Medvedev agli ottavi, Ruud è fuori

ROMA. Continua a correre Daniil Medvedev che coglie la la sedicesima vittoria di fila superando per 6-2 3-6 6-1 il bielorusso Ilya Ivashka, numero 85 del mondo, e qualificandosi per gli ottavi di finale di Indian Wells. Ora per il russo è all'orizzonte un ottavo di finale di cartello contro il tedesco Alexander Zverev che invece ha superato per 7-5 1-6 7-5 il filandese Emil Ruusuvuori.

Fuori invece la testa di serie numero 3, quella di Casper Ruud, superato in due set per 6-4 7-6 dal cileno Cristian Garin, il quale ottiene la prima qualificazione agli ottavi di finale a Indian Wells. Agli ottavi Garin è atteso da un match non impossibile contro lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina, vittorioso per 6-3 1-6 6.4 sul russo Karen Khachanov. Bene anche l'altro russo Andrej Rublev (7-5 6-3 a Ugo Humbert) e Cameron Norrie che invece ha vinto in rimonta per 6-7 7-5 6-2 su Taro Daniel.

 

Xi, forze armate diventino una 'Grande muraglia d'acciaio'

(ANSA) - PECHINO, 13 MAR - Le forze armate cinesi devono salvaguardare la sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della Cina. Nel primo discorso dal terzo mandato di fila al vertice della Repubblica popolare, il presidente Xi Jinping ha rimarcato che "la sicurezza è il fondamento dello sviluppo, mentre la stabilità è un prerequisito per la prosperità", chiedendo "sforzi per modernizzare la difesa nazionale e l'Esercito popolare di liberazione su tutti i fronti" al fine di "trasformare le forze armate in una 'Grande muraglia d'acciaio' capace di salvaguardare con efficacia la sovranità nazionale, la sicurezza e gli interessi di sviluppo". (ANSA).

 

Ramelli: Frassinetti, porterò fiori anche a Fausto e Iaio

(ANSA) - MILANO, 13 MAR - "Entro fine marzo, quando è stato ucciso Tinelli, andrò al liceo Brera e porterò dei fiori alla targa che ho fatto mettere quando ero assessore", perché Fausto Tinelli e Lorenzo 'Iaio' Iannucci erano "due ragazzi ammazzati mentre erano disarmati che amavano far politica". Così la sottosegretaria all'Istruzione Paola Frassinetti a margine della sua visita all'Itis Molinari di Milano dove ha partecipato all'annuale cerimonia di commemorazione di Sergio Ramelli, il 19enne militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da esponenti di estrema sinistra. "Si parla sempre tanto di memoria - ha aggiunto - ricordare questi ragazzi credo sia molto importante". Il 29 aprile, invece, "sarò ai giardini Ramelli insieme al sindaco Giuseppe Sala" per prendere parte alla commemorazione ufficiale del Comune: "Lì c'è un cippo che ogni anno viene omaggiato da Sala" e prima di lui "da tutti i sindaci di centrodestra e centrosinistra che si sono avvicendati a Milano". Insomma, secondo Frassinetti "non c'è nessuna differenza nel ricordare vittime innocenti", però "non c'è mai una protesta quando viene commemorato un ragazzo di sinistra ucciso". Quanto alla proposta, avanzata già in passato dalla destra milanese, di intitolare a Ramelli l'Itis Molinari, "secondo me sarebbe giusto" farlo ma "le norme - ha concluso la sottosegretaria - dicono che è il Consiglio d'istituto a decidere. Non voglio fare nessuna forzatura". (ANSA).

 

Premio Nobel giapponese Kenzaburo Oe morto a 88 anni

(ANSA-AFP) - TOKYO, 13 MAR - L'icona del progressismo e dell'anticonformismo giapponese Kenzaburo Oe è morto all'età di 88 anni, ha dichiarato lunedì l'editore Kodansha. Premio Nobel per la letteratura nel 1994 è morto di vecchiaia nelle prime ore del 3 marzo", ha dichiarato l'editore in un comunicato, spiegando che i suoi funerali sono già stati celebrati dalla famiglia. (ANSA-AFP) (ANSA).

 

De Sisti compie 80 anni 'Pelè il più forte di tutti'

(ANSA) - ROMA, 13 MAR - "Non vengono tutti i giorni 80 anni, quindi è tempo di fare bilanci su quello che è stato e quello che rimarrà da fare. Sono stato una persona fortunata perché ho realizzato progressivamente tutti i miei sogni da bambino. Il culmine della carriera è Italia-Germania 4-3, in quel momento ero un buon centrocampista". Giancarlo 'Picchio' De Sisti, 80 anni oggi, vicecampione del mondo a Messico '70 e campione d'Italia con la Fiorentina nella stagione 1968-69, festeggia a Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1. Pelè il più grande di tutti? " Ahimé sì, penso sia il più forte di tutti. A parità di qualità con Maradona, Pelè aveva il colpo di testa ed era ambidestro. Secondo me, questo caratterizza la completezza di un campionissimo rispetto a un altro campionissimo". E parla del livello del nostro campionato: "La continuità - aggiunge De Sisti - manca a diverse squadre. Il livello è discreto, anche se non come quello visto ai Mondiali: in Qatar sono cresciute le nazionali piccole, quelle grandi invece hanno deluso. Complessivamente non si può dire che stiamo vivendo un momento di smalto. Speriamo che le italiane vadano bene in Europa, in Italia il Napoli gioca meglio di tutti". I problemi del calcio italiano e della Nazionale: "In Italia non si punta troppo sui giovani, anche se mi risulta che la federazione stia facendo una selezione capillare, Mancini sta lavorando piuttosto bene. Però le mancate qualificazioni ai Mondiali sono stati due colpi al fegato, un paese calcisticamente grande come l'Italia non può rimanere fuori". Quale caratteristica del calcio di oggi avrebbe voluto attraversare nel calcio di qualche anno fa? "Se non mi riconoscessi allo specchio, direi gli stipendi (ride, ndr). Ora si gioca un calcio più veloce, più allenante, le metodologie sono cambiate. Il calcio è cambiato molto nella propria essenza, sia dentro che fuori lo stadio. Quasi si può parlare di un'altra disciplina". Chiusura con il ricordo più nitido della finale mondiale del '70: "La squadra ha lottato fino al 71esimo minuto, poi è crollata dopo il 3-1 del Brasile, lì tutte le resistenze si sono fiaccate e la delusione andava ingigantendosi, anche se eravamo consapevoli di aver fatto un risultato importante". (ANSA).

 

Oscar: Everything Everywhere trionfa, sette vittorie

(ANSA) - NEW YORK, 13 MAR - Con ben sette Oscar la notte degli Oscar 2023 e' andata a EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE. Miglior film, miglior attrice (Michelle Yeoh), migliori registi e migliore sceneggiatura originale (Daniel Kwan e Daniel Schenert), e poi miglior editing, miglior attrice non protagonista (Jamie Lee Curtis) e miglior attore non protagonista (Ke Huy Quan): il film dei Daniels, arrivato alla vigilia degli Academy Awards con undici nomination, ha fatto da asso pigliatutto in una serata senza particolari incidenti e all'insegna della commozione. E' stato un trionfo per gli attori asiatici: mai nella storia dell'Academy due di loro avevano vinto nello stesso anno. L'unico potenziale rivale di Everything Everywhere era il tedesco NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE, apprezzato da giurati piu' anziani a cui le vertiginose avventure nel multiverso della lavandaia Evelyn Wang potevano esser sembrate troppo eccentriche: il film pacifista di Edward Berger tratto dal romanzo di Eric Maria Remarque ha ottenuto quattro premi (cinematografia, miglior film internazionale, set e colonna sonora), ma ha perso per l'adattamento cinematografico contro Sarah Polley del potente film femminista WOMEN TALKING - IL DIRITTO DI SCEGLIERE. La serata trionfale era cominciata tra le lacrime - quelle di KE HUY QUAN - e finita nell'abbraccio finale con Harrison Ford con cui Ke, fuggito in barca da bambino da Saigon in fiamme e che per un anno aveva vissuto in un campo profughi, aveva recitato in Indiana Jones e il Tempio della Paura, ma poi, una volta cresciuto non aveva finora piu' trovato una parte. Commossa anche la Curtis che ha dedicato il premio ai genitori, Tony Curtis e Janet Leigh. MICHELLE YEOH alla fine ha battuto Cate Blanchett di Tar: "Un faro di speranza", ha definito il film che l'ha rimessa in gioco a 60 anni, "per tutti i bambini e le bambine che mi assomigliano. E a tutte le donne: non lasciate che nessuno vi dica che hai passato i tuoi anni migliori". L'Academy anche quest'anno aveva negato al presidente ucraino Volodymir Zelensky di inviare qualche parola da Kiev. Il messaggio politico e' arrivato quando NAVALNY, il film di Daniel Roher sul tentativo del Cremlino di avvelenamento di Alexei Navalny, l'arcirivale di Vladimir Putin, ha conquistato una statuetta per il miglior documentario: "Mio marito e' in prigione per aver difeso la democrazia. Sogno il giorno in cui sarai libero e sarà libero il nostro paese. Stai forte, ti amo"", ha detto sul palco la moglie del dissidente. Delusione per l'Italia: Le Pupille di Alice Rohrwacher e' stato battuto da AN IRISH GOODBYE nella categoria dei corti live action, e cosi' anche Aldo Signoretti, candidato per le acconciature di Elvis. BRENDAN FRASER come migliore attore per The Whale ha portato a quota otto il numero di Oscar conquistati da film sotto l'ombrello di A24, lo studio di produzione indipendente che prende il nome da una autostrada italiana: un record assoluto. E' stata invece una brutta serata per Gli Spiriti dell'Isola di Martin McDonagh che all'inizio della stagione dei premi sembrava avviato verso una vittoria a valanga. Due premi sono andati a film che hanno riportato gli spettatori al cinema: AVATAR: LA VIA DELL'ACQUA ha vinto per gli effetti speciali e TOP GUN: MAVERICK per il sonoro. PINOCCHIO, di Guillermo del Toro secondo le previsioni ha preso l'Oscar per il film di animazione. Nonostante la presenza sul palco di superstar come Rihanna (Lift Me Up) reduce dal Super Bowl e Lady Gaga (rientrata a sorpresa a Los Angeles per Hold My Hand durante le riprese del suo nuovo film), l'Oscar per la miglior canzone original e' andato a NAATU NAATU dal film indiano RRR. Gina Lollobrigida, assieme all'artista del makeup Maurizio Silvi sono stati ricordati nel breve segmento In Memoriam. Grande assente Will Smith, vincitore dell'ultimo Oscar come migliore attore per Una Famiglia Vincente. Senza nominarlo Jimmy Kimmel ha fatto accenno allo Slapgate (lo schiaffo in diretta al comico Chris Rock) che un anno fa ne ha provocato l'esilio decennale dalle cerimonie dell'Academy. La cerimonia si e' chiusa senza incidenti, ma con qualche momento increscioso: come quando Kimmel ha imbarazzato la premio Nobel per la pace Malala Yousafzai seduta tra gli spettatori o Hugh Grant, sul palco, ha paragonato a uno scroto la sua faccia avvizzita. (ANSA).

 

Everywhere Everything domina gli Oscar con 7 premi

++ RIPETIZIONE CORRETTA NEL SOTTOTITOLO E A RIGA 14 ++ (ANSA) - ROMA, 13 MAR - EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE dei Daniels è il dominatore degli Oscar 2023 con 7 statuette tra cui miglior film, migliore attrice e migliori non protagonisti su 11 candidature. E' un film di avventura, azione, fantascienza, dramma familiare con tematiche Lgbt, comedy e romance tutto insieme e con lo sfondo di grandissima attrazione del metaverso, con protagonista una donna cinese americana (Michelle Yeoh). L'opera di Daniel Kwan e Daniel Scheinert, noti collettivamente come i visionari Daniels, ossia la Hollywood piu' indipendente, tornerà in sala da domani, distribuito da I Wonder Pictures che vedendoci lunghissimo lo hanno preso in tempi non sospetti. Il secondo vincitore della serata al Dolby Theatre di Los Angeles è l'antibellico NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE del tedesco Edward Berger, che esce dalla 95/ notte degli Oscar con 4 (RPT 4) statuette tra cui film internazionale e colonna sonora su 9 candidature. Il film è l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Erich Maria Remarque ambientato durante la Prima Guerra mondiale. (ANSA).

 

Everywhere Everything domina gli Oscar con 7 premi

(ANSA) - ROMA, 13 MAR - EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE dei Daniels è il dominatore degli Oscar 2023 con 7 statuette tra cui miglior film, migliore attrice e migliori non protagonisti su 11 candidature. E' un film di avventura, azione, fantascienza, dramma familiare con tematiche Lgbt, comedy e romance tutto insieme e con lo sfondo di grandissima attrazione del metaverso, con protagonista una donna cinese americana (Michelle Yeoh). L'opera di Daniel Kwan e Daniel Scheinert, noti collettivamente come i visionari Daniels, ossia la Hollywood piu' indipendente, tornerà in sala da domani, distribuito da I Wonder Pictures che vedendoci lunghissimo lo hanno preso in tempi non sospetti. Il secondo vincitore della serata al Dolby Theatre di Los Angeles è l'antibellico NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE del tedesco Edward Berger, che esce dalla 95/ notte degli Oscar con 5 statuette tra cui film internazionale e colonna sonora su 9 candidature. Il film è l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Erich Maria Remarque ambientato durante la Prima Guerra mondiale. (ANSA).

 

Oscar: Michelle Yeoh migliore attrice

(ANSA) - ROMA, 13 MAR - L'Oscar 2023 per la migliore attrice protagonista è stato vinto da Michelle Yeoh per Everything Everywhere All at Once dei Daniels. "Questa statuetta è un faro di speranza e di possibilità, Sta a dimostrare che i sogni si sognano davvero e non lasciate che nessuno vi dica che avete superato una certa età per sognare. Non sarei qua stasera - ha detto una emozionata Michelle Yeoh - senza i Daniels e la A2 e tutti gli altri". Poi i ringraziamenti: "Voglio dedicare questo premio a mia madre, a tutte le mamme del mondo perchè sono veramente loro le super eroine. La mia è in Malesia con la famiglia, vi voglio bene, ve lo porto a casa questo premio. Grazie per avermi dato la possibilità di essere qui stasera, alle mie figlie, alle mie figliocce, e grazie all'Academy. E' un sogno che si realizza", ha aggiunto l'attrice, 60 anni nata a Ipoh in Malesia, stringendo la statuetta di Everything Everywhere All at Once. (ANSA).

 

Oscar: Brendan Fraser miglior attore

(ANSA) - ROMA, 13 MAR - L'Oscar 2023 per il migliore attore protagonista è stato vinto da Brendan Fraser per The Whale di Darren Aronofsky. "Ringrazio l'Academy e la produzione A24 e il regista Aronfoski per la possibilità che mi ha dato di salvarmi con The Whale. Avete un cuore da balena, solo le balene riescono ad andare così in profondità" ha detto commosso Fraser. "Ho cominciato 30 anni fa a lavorare nel cinema e le cose non sono state sempre facili per me, tornare in superficie non è stato facile ma ci sono persone che me lo hanno permesso come i miei figli, il mio manager, sono molto grato all'Academy", ha concluso emozionato Brendan Fraser. (ANSA).