Incendio in villa del Settecento, denunciati quattro minori

(ANSA) - BOLOGNA, 30 SET - I carabinieri di Anzola Emilia, nel Bolognese, hanno denunciato quattro minorenni per concorso in danneggiamento seguito da incendio. La denuncia è scattata in seguito a quanto accaduto il pomeriggio dello scorso 30 agosto, quando gli investigatori avevano avviato le indagini dopo aver ricevuto la telefonata di un cittadino che segnalava un incendio all'antica dimora settecentesca del marchese Camillo Zambeccari che, negli anni Ottanta era stata convertita a casa di riposo. L'attività per anziani era cessata e nel tempo, la villa era rimasta un'attrazione per gli studenti, essendo un palazzo d'interesse storico culturale. Il 30 agosto un'ala del palazzo andò a fuoco. I vigili del fuoco impiegarono tre mezzi per lo spegnimento dell'incendio che si concluse solo il giorno dopo....

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Incendio in villa del Settecento, denunciati quattro minori

(ANSA) - BOLOGNA, 30 SET - I carabinieri di Anzola Emilia, nel Bolognese, hanno denunciato quattro minorenni per concorso in danneggiamento seguito da incendio. La denuncia è scattata in seguito a quanto accaduto il pomeriggio dello scorso 30 agosto, quando gli investigatori avevano avviato le indagini dopo aver ricevuto la telefonata di un cittadino che segnalava un incendio all'antica dimora settecentesca del marchese Camillo Zambeccari che, negli anni Ottanta era stata convertita a casa di riposo. L'attività per anziani era cessata e nel tempo, la villa era rimasta un'attrazione per gli studenti, essendo un palazzo d'interesse storico culturale. Il 30 agosto un'ala del palazzo andò a fuoco. I vigili del fuoco impiegarono tre mezzi per lo spegnimento dell'incendio che si concluse solo il giorno dopo. Informata dell'accaduto, una 56enne italiana, responsabile legale di una società che nel 2017 ha acquistato l'area, non aveva saputo spiegare la natura dell'incendio, dicendo di essere stata avvisata da un cittadino residente in zona che, poco prima di aver notato il fumo propagarsi nell'aria, aveva visto uscire dei ragazzi dall'edificio. La svolta nelle indagini è arrivata con l'identificazione dei presunti responsabili, quattro ragazzini di età compresa tra i 13 e i 15 anni che, stando alla ricostruzione dei fatti, dopo essere entrati nel palazzo, avrebbero appiccato il fuoco al cartone di una pizza, all'interno di un armadio di legno rimasto dagli anni Ottanta. La situazione sarebbe sfuggita di mano e i quattro ragazzini non sarebbero riusciti a evitare l'incendio. (ANSA).

 

Rigopiano, fissata data appello, in aula il 6 dicembre

(ANSA) - PESCARA, 29 SET - E' stato fissato per il 6 dicembre prossimo il processo in appello relativo alla tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara) che il 18 gennaio del 2017 fu travolto e distrutto da una valanga e dove morirono 29 persone. L'udienza, davanti alla Corte di Appello dell'Aquila, prenderà il via alle ore 9. L'appello è stato proposto dalla Procura di Pescara, che ha impugnato la sentenza emessa dal gup del capoluogo adriatico a febbraio relativamente a tutte le posizioni per le quali era stata chiesta condanna in primo grado e per cui c'è stata assoluzione. A proporre appello anche alcune delle parti civili. Il procedimento davanti al gup si era concluso con cinque condanne e 25 assoluzioni. In particolare, sono stati condannati il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, a due anni e otto mesi di reclusione, il dirigente del settore viabilità della Provincia di Pescara e il responsabile del servizio viabilità dell'ente, Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio (tre anni e quattro mesi di reclusione ciascuno), l'ex gestore dell'albergo della Gran Sasso Resort & Spa, Bruno Di Tommaso, e Giuseppe Gatto, redattore della relazione tecnica per l'intervento sulle tettoie e verande dell'hotel (sei mesi di reclusione). Assolti in primo grado, tra gli altri, invece, l'ex prefetto di Pescara Francesco Provolo, l'ex presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco e soggetti appartenenti a varie istituzioni come Regione, Provincia, Comune e Prefettura. Nel corso del processo l'accusa - rappresentata dal procuratore capo, Giuseppe Bellelli, e dai pm Andrea Papalia e Anna Benigni - aveva chiesto 26 condanne, per un totale complessivo di 151 anni e mezzo di reclusione, e quattro assoluzioni. (ANSA).

 

Garrone, 'sul set di Io Capitano ho pensato spesso al Papa'

(ANSA) - ROMA, 29 SET - "Mi ha detto che erano delle immagini molto intense, che è il dramma del nostro tempo, e lui è molto sensibile a questo tema. Anche i suoi genitori erano migranti, per cui lo sente particolarmente vicino. Ha sempre cercato di difendere e di avere una parola per gli ultimi, per i migranti, quindi mentre lo giravo ho pensato spesso a lui e pensavo sarebbe stato perfettamente in linea": così Matteo Garrone ha raccontato l'incontro con Papa Francesco che lo ha ricevuto dopo la proiezione alla filmoteca vaticana. Il regista di Io Capitano, film candidato per l'Italia alla selezione per l'Oscar al miglior film internazionale è stato ospite questa mattina di Storie Italiane su Rai1 con Eleonora Daniele. Il regista è appena rientrato dalla Spagna dove il film è stato applaudito al Festival di San Sebastián, uno dei più importanti in Europa. "Il pubblico è stato molto caloroso", ha raccontato sorridendo. Garrone ha quindi parlato delle emozioni vissute al Lido di Venezia e del suo protagonista Seydou, premio Mastroianni. "Nel film lui ha una purezza straordinaria, una capacità empatica. La forza del film nasce proprio da lui, il pubblico vive attraverso di lui delle emozioni, fa un viaggio grazie a lui. Quindi quando l'ho visto sul palco mi sono commosso. E poi il Leone d'Argento è stato importante, soprattutto per il film: ha avvicinato il film al pubblico e questa per un regista è la cosa più importante". (ANSA).

 

Binder da record nelle libere a Motegi, ma Bagnaia c'è

(ANSA) - ROMA, 29 SET - Al termine delle pre-qualifiche MotoGP sulla pista di proprietà della Honda nessun pilota dell'ala dorata è riuscito a stare nei primi 10. Uno smacco pesante, con l'aggravante di essere arrivato a Motegi, dove il gigante delle due ruote testa tutti i propri prodotti. Unica consolazione è che i rivali targati Yamaha non hanno fatto meglio. Risultato, domani i piloti ufficiali di Honda e Yamaha dovranno affrontare le Qualifiche 1, lottando per i due posti che portano in Q2 e lì a competere per la pole position. Sia Marc Marquez (13mo) che Fabio Quartararo (14mo) hanno concluso la FP2 nella ghiaia, rialzandosi doloranti nel fisico e, soprattutto, nel morale. Sul Twin Ring si è vista una KTM in grande forma. Il più veloce è stato Brad Binder. Il sudafricano - sfruttando al meglio il nuovo telaio in fibra di carbonio già provato da Pedrosa a Misano - ha migliorato di tre decimi il record della pista (in 1'43"489), cancellando l'1'43"790 di Jorge Lorenzo che resisteva dal 2015. Subito dietro c'è la Ducati di Francesco Bagnaia, a 29 millesimi. Terza l'Aprilia di Aleix Espargaro (+0.295). Quarto Jorge Martin (Ducati Pramac, +0.354), quinto Marco Bezzecchi (Ducati VR46, +0.456). Completano la Top Ten Di Giannantonio, Zarco, Vinales, Pol Espargaro e Miller, tutti raccolti in meno di otto decimi. "Sono molto soddisfatto perché finalmente posso forzare le frenate e per il mio modo di guidare è uno step importante. Ci manca ancora qualcosa in termini di grip, ma devo dire che siamo davvero vicini a trovare la quadra". Così Bagnaia, leader del mondiale piloti con appena 13 punti di vantaggio su Martin, ha commentato il suo venerdì. "Nelle ultime gare la moto tendeva sempre a portarmi un po' largo - ha spiegato il pilota Ducati - Tiro un respiro di sollievo perché quando ho deciso di spingere l'ho potuto fare senza problemi e si è visto chiaramente. Sono sicuro che con una moto così potrò lottare per le prime posizioni". Dopo la caduta nella gara in India c'è stata "una grande voglia di reazione. Magari con il secondo posto saremmo arrivati in Giappone con meno tensione - ha aggiunto - Ma comunque si impara sempre qualcosa e la reazione che abbiamo avuto qui lo testimonia. Devo dire un grade grazie alla mia squadra che ha fatto le ore piccole per trovare la soluzione". La Honda dovrà ancora fare a meno di Alex Rins, pilota del team satellite LCR. Lo spagnolo, al rientro dopo oltre tre mesi di stop causati dalla caduta al Mugello dove si era fratturato tibia e perone della gamba destra, non correrà nel weekend. Ancora troppo forte il dolore all'arto operato a giugno. (ANSA).

 

Armenia, quasi 85.000 profughi dal Nagorno-Karabakh

(ANSA) - MOSCA, 29 SET - Il governo armeno afferma che sono quasi 85.000 i profughi arrivati in Armenia dal Nagorno-Karabakh. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Attualmente, 84.770 sfollati sono arrivati in Armenia dal Nagorno-Karabakh", ha detto Nazeli Baghdasaryan, portavoce del premier armeno. Secondo i dati ufficiali, nel Nagorno-Karabakh vivono circa 120.000 armeni. Dopo l'offensiva militare e il cessate il fuoco mediato da Mosca, l'Azerbaigian sta prendendo il controllo della regione separatista del Nagorno-Karabakh, abitata prevalentemente da armeni, e migliaia e migliaia di armeni stanno abbandonando le loro case nel timore di rappresaglie. (ANSA).

 

Uccise sorella: Scagni condannato a 24 anni e 6 mesi

(ANSA) - GENOVA, 29 SET - È stato condannato a 24 anni e sei mesi Alberto Scagni, l'uomo che ha ucciso la sorella Alice il primo maggio 2022 sotto la casa di lei a Genova Quinto. La corte d'assise, presieduta dal giudice Massimo Cusatti, lo ha ritenuto semi infermo di mente sposando le conclusioni di Elvezio Pirfo, il perito del giudice delle indagini preliminari, e dei suoi legali Alberto Caselli Lapeschi e Mirko Bettoli. Il pubblico ministero Paola Crispo aveva chiesto la condanna all'ergastolo ritenendolo pienamente capace. Scagni è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla parentela. I giudici hanno disposto anche la permanenza per almeno tre anni, dopo il carcere, in una Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza. Scagni uccise la sorella dopo avere aspettato per ore sotto casa di lei. Da mesi il fratello litigava con i parenti perché chiedeva continuamente soldi. In poche settimane aveva speso il fondo pensione, di 15 mila euro, che gli era stato accantonato dai genitori e aveva iniziato a perseguitare la nonna e i vicini di casa. Dopo l'omicidio i genitori hanno denunciato la dottoressa del centro di Salute mentale della Asl3 e gli agenti della centrale operativa che il primo maggio ricevettero le telefonate del padre del ragazzo ma non mandarono le volanti. La procura ha chiesto l'archiviazione per questo fascicolo ma i genitori, tramite l'avvocato Fabio Anselmo, si sono opposti e deve essere fissata una udienza per la discussione. (ANSA).

 

Economia della bellezza vale 500 miliardi, il 26% del Pil

(ANSA) - VENEZIA, 28 SET - C'è sempre più Economia della Bellezza nel Pil italiano. A fine 2022, il contributo di questo particolare comparto economico - che rachiude le imprese della cultura, del Made in Italy di qualità, e quelle impegnate in progetti di responsabilità sociale e ambientale - si attestava al 26,1% del Prodotto interno lordo, quasi 500 miliardi di euro in valore, confermando la forte capacità di traino del sistema nazionale. Dopo il biennio della pandemia, l'Economia della Bellezza ha contribuito alla ripresa incidendo per il 56% dell'aumento del Pil nel 2022, e addirittura per il 33% dell'aumento rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid. È quanto emerge dall'edizione 2023 di "Economia della Bellezza", lo studio realizzato dall'Ufficio Studi di Banca Ifis nell'ambito di Kaleidos - il Social Impact Lab della Banca che promuove iniziative a favore di comunità e persone - con l'obiettivo di rappresentare l'eccellenza del Made in Italy. Il report è stato presentato oggi al Museo Fortuny di Venezia, in occasione della celebrazione dei 40 anni dalla fondazione di Banca Ifis. Le imprese attive nel campo della Bellezza sono cresciute in valore del 16%, 499 miliardi di euro rispetto ai 431 del 2021al 2021 e dell'8% rsul 2019,. Di fatto, una crescita più che doppia rispetto al resto del sistema produttivo italiano. Lo sviluppo è stato intenso su tutti i comparti: turismo culturale e paesaggistico e imprese sia design-driven, quelle guidate da una forte componente di design, sia purpose-driven, ovvero le imprese guidate da uno scopo sociale. (ANSA).

 

Addio Armando Sommajuolo, volto storico del TgLa7

(ANSA) - ROMA, 28 SET - Gli spettatori lo ricordano principalmente per la conduzione del TgLa7, ma Armando Sommajuolo fu anche alla guida di programmi di approfondimento della rete e inviato speciale in scenari di guerra. Il giornalista romano si è spento a 70 anni dopo una malattia della quale aveva anche parlato sui social. Volto storico di Tele Montecarlo prima e La7 poi, fu alla guida dei principali tg della rete, prima di andare in pensione nel 2015. Chi lo ha conosciuto lo ricorda per la sua ironia e l'eleganza, oltre per per l'amore per la natura, il mare e i gatti. "Stamattina se ne è andato Armando Sommajuolo, colonna di questo telegiornale dai tempi in cui si chiamava Tmc news e fino al 2015 - ha scritto su Facebook il direttore del TgLa7 Enrico Mentana -. Per molti di voi un volto amico, per noi un amato compagno di lavoro, un professionista solido, positivo, professionale, e soprattutto un uomo perbene. Un abbraccio ai suoi cari". Quando annunciò il ritiro nell'ultimo tg da lui condotto nell'aprile 2015, Sommajuolo volle ringraziare anche Mentana rispondendo a quei "piccoli" e "volgari" giornali che avevano sollevato dubbi sul suo apprezzamento dell'omaggio ricevuto dal direttore, che aveva deciso si mandare in onda un servizio giornalistico sulla sua carriera. "Ci siamo - disse con il suo stile diretto e senza fronzoli -. Questo è l'ultimo telegiornale che ho condotto dopo 30 anni in questa azienda. C'è tanta gente in studio e sono anche emozionato... ora ho altro da fare. Buona vita!" Sommajuolo iniziò la carriera giornalistica nel 1976 sull'emittente privata romana Teletevere, per poi passare nel 1988 a TMC, che nel 2001 diventerà LA7. Condusse tutte le principali edizioni del telegiornale, compresa quella delle 20 alternandosi con Mentana e Gaia Tortora, e numerosi speciali e programmi della rete, fra cui Tesori di famiglia e Zona blu. Nell'estate del 2010 con l'arrivo al TgLa7 di Mentana, condusse con Tiziana Panella il magazine giornaliero Life. Fece parte anche della redazione di Effetto Reale, il settimanale di approfondimento del tg. (ANSA).