Nuovo record al Salone del Libro, 231mila visitatori

(ANSA) - TORINO, 19 MAG - Sono stati 231.000 i visitatori del Salone di Libro di Torino che chiude oggi la sua 37/a edizione al Lingotto Fiere. L'anno scorso erano stati 222.000. Lo ha reso noto Piero Crocenzi, amministratore delegato della società Salone Libro. Nel 2026 il Salone sarà dal 14 al 18 maggio, il Paese ospite sarà la Grecia, ha annunciato la direttrice Annalena Benini. "Agli appuntamenti nelle 70 sale hanno partecipato 129.360 persone. Gli appuntamenti sono stati 2.647 più gli 800 del Salone Off" ha detto Crocenzi. Il 94,5% dei biglietti è stato comprato online, il 49% dei quali da under 35. (ANSA).

Gallerie

 

Nuovo record al Salone del Libro, 231mila visitatori

(ANSA) - TORINO, 19 MAG - Sono stati 231.000 i visitatori del Salone di Libro di Torino che chiude oggi la sua 37/a edizione al Lingotto Fiere. L'anno scorso erano stati 222.000. Lo ha reso noto Piero Crocenzi, amministratore delegato della società Salone Libro. Nel 2026 il Salone sarà dal 14 al 18 maggio, il Paese ospite sarà la Grecia, ha annunciato la direttrice Annalena Benini. "Agli appuntamenti nelle 70 sale hanno partecipato 129.360 persone. Gli appuntamenti sono stati 2.647 più gli 800 del Salone Off" ha detto Crocenzi. Il 94,5% dei biglietti è stato comprato online, il 49% dei quali da under 35. (ANSA).

 

Incidente camion-scuolabus nel Comasco, un morto e feriti

(ANSA) - COMO, 19 MAG - Incidente attorno alle 16.30 di oggi lungo la Pedemontana, a Lomazzo (Como), nel tratto che passa in galleria sotto la frazione di Manera. Secondo una prima ricostruzione, l'incidente coinvolgerebbe un camion e uno scuolabus che traportava bambini di scuola elementare. Un morto, due i codici rossi e 25 quelli verdi. Non ci sarebbero feriti gravi tra i bambini. Sul posto mezzi del 118 e vigili del fuoco. L'autostrada A36 è chiusa al traffico. (ANSA).

Paratriathlon  

Pasquazzo campione tricolore: «Dopo tanti sacrifici il lavoro ripaga»

«Dopo tanti sacrifici il lavoro ripaga»: così il trentino di Civezzano Michele Pasquazzo, che domenica 18 maggio ha vinto l'oro al campionato italiano di paratriathlon nella categoria PTS4, nello scenario della Marina di Loano. L’atleta di Civezzano, 31 anni, ha migliorato di sette minuti il tempo che l'anno scorso lo aveva portato all'argento tricolore Dopo la prova di nuoto e ciclismo, il trentino, nell’ultima frazione di corsa, ha bruciato gli avversari al penultimo giro, passando in testa e arrivando per primo sul traguardo tricolore. Ora Pasquazzo, che nel 2022 si è fatto amputare un braccio a seguito di un incidente in moto di cui era stato vittima sei anni prima, è atteso dal campionato mondiale di paratriathlon, a Taranto, il prossimo mese, con nel mirino le Paralimpiadi di Los Angeles 2028. Campione italiano di paraduathlon per tre anni consecutivi, il valsuganotto ha nel suo medagliere anche un argento di paratriathlon e due bronzi conquistati in Coppa del mondo. «Dopo tanti sacrifici – commenta l’atleta del Feniks Team – il lavoro ripaga. Sto lavorando molto e i risultati arrivano: ora sono ufficialmente il numero uno della mia categoria, un titolo a cui ambivo. La gara di domenica mi ha soddisfatto ma so che devo dare sempre di più in termini di prestazioni ed è per questo che rimango concentrato nei miei obiettivi, nel lavoro che mi aspetta per riuscire a centrarli».

 

Studentessa morta in attentato a Brindisi, intitolata la scuola

(ANSA) - BRINDISI, 19 MAG - A distanza di 13 anni dall'attentato in cui fu uccisa la studentessa Melissa Bassi, oggi a Brindisi si è svolta la cerimonia d'intitolazione dell'Istituto superiore che la 16enne frequentava. Da oggi l'Istituto professionale di stato si chiama 'Francesca Laura Morvillo Falcone - Melissa Bassi'. Era il 19 maggio del 2012 quando alle 7.45 ci fu l'esplosione di un ordigno davanti all'istituto scolastico, a pochi metri dal tribunale di Brindisi, e che causò la morte della 16enne ed il ferimento di alcune sue amiche. Per quell'attentato è stato condannato all'ergastolo l'81enne Giovanni Vantaggiato. Presenti oggi alla cerimonia tra gli altri, e accolti dalla dirigente scolastica Irene Esposito, i genitori della studentessa, il sindaco di Brindisi Pino Marchionna, il vicepresidente della Commissione Antimafia Mauro D'Attis ed il prefetto Luigi Carnevale. "Vogliamo ringraziare innanzitutto la preside. Noi - hanno dichiarato i genitori di Melissa - abbiamo voluto fortemente questa iniziativa. Melissa è sempre vicino a noi. Oggi tutto questo è per lei: se lo merita". "Accostare il suo nome a quello di Morvillo Falcone significa - ha sottolineato D'Attis - oggi non solo cristallizzare la sua memoria, ma rafforzare il filo che unisce tutti noi nella legalità. Non posso nascondere l'emozione per il ripristino anche del giardino intitolato a lei nei pressi della scuola, barbaramente vandalizzato, che oggi è stato restituito alla comunità grazie all'impegno del Comune con il contributo dell'Ance. E' stato un momento di grande commozione e di dolore: il destino di Melissa, al pari di quello di tutte le vittime incolpevoli, è drammatico e irrazionale. Insopportabile". Anche oggi la dirigente scolastica ed il sindaco di Brindisi hanno voluto esprime la propria vicinanza ai genitori della 16enne. (ANSA).

 

I 70 anni di Abatantuono dal Derby ad Avati a Hollywood

(ANSA) - ROMA, 19 MAG - Diego Abatantuono saluta il 20 maggio i suoi primi 70 anni con il distacco, la bonomia e la saggezza che da tempo ha infuso nel suo personaggio pubblico. Nascosto dietro una barba da profeta, l'occhio sbarazzino che ogni volta sembra smentire la parola, la cadenza posata della voce da basso, conserva il senso dell'ironia nell'ammettere che invecchiare non gli piace per nulla. Nasce in via Dolci a Milano nel 1955 da un padre calzolaio di origine foggiana e una madre comasca. Dagli amici del padre e da quella comunità meridionale che negli anni '50 aveva colonizzato la periferia milanese e la zona di Lorenteggio in cerca di lavoro, ricava il succo del suo primo personaggio di successo, il "terrunciello" portato in giro nei cabaret prima coi Gatti del Vicolo Miracoli e poi da solo. Ma se sua mamma non fosse stata guardarobiera al Derby (il tempio della comicità a Milano), grazie a sua sorella che insieme al marito Diego possedeva il locale, forse non ci avrebbe mai messo piede. Del palcoscenico annusa la polvere, le luci, la magia che lo illumina appena il pubblico comincia a ridere fin da piccolo e poi ci trova lavoro come tecnico delle luci. Spesso gli fa compagnia l'amico d'infanzia Ugo Conti, ma nelle notti del Derby incrocia tutta una generazione d'artisti: Massimo Boldi, Mauro Di Francesco, Giorgio Faletti, Ernst Thole, Guido Porcaro che gli cucirà addosso il primo personaggio (l'immigrato meridionale tifoso di calcio) e poi Enzo Jannacci e Beppe Viola con cui formerà anche un gruppo, I Repellenti. Intanto però viaggia tutto il nord Italia con i Gatti che sono prima di tutto amici e poi comici che lo spingono a debuttare. Nella Milano degli anni '60 tutti sono milanisti o interisti: Diego sceglie col cuore la causa rossonera. "Diventai milanista - ha raccontato - perché da piccolo trovai un giorno per terra il portafoglio di mio nonno. Lo aprii e vidi le foto ingiallite di padre Pio e Gianni Rivera, che io non conoscevo, non sapevo chi fossero. Lo chiesi a mio nonno e lui mi spiegò: uno fa i miracoli, l'altro è un popolare frate pugliese". La fortuna artistica comincia davvero con un piccolo spettacolo "La tappezzeria" trasmesso dalla sede milanese della Rai e in cui compare insieme a Jannacci nel 1980. Intanto però ha già messo piede nel cinema. Le prime apparizioni ("Liberi, armati e pericolosi" di Romolo Guerrieri e "Saxophone" con Renato Pozzetto) non sono memorabili. Ma la musica cambia quando i fratelli Vanzina lo ingaggiano, insieme agli amici veronesi per "Arrivano i Gatti", sempre nel 1980. Adesso produttori e registi lo notano: Renzo Arbore per "Il Pap'Occhio", Steno per "Fico d'India", Villaggio per "Fantozzi contro tutti". Il vero pigmalione resta però Carlo Vanzina che gli offre un film tutto suo nel 1982: "Eccezzziunale... veramente" è un successo a sorpresa, modellato sui personaggi già collaudati a teatro e cuciti in un piccolo affresco memorabile di "milanesità" importata. In quello stesso anno sforna ben sette film passando dallo spadone di "Attila" a "Grand Hotel Excelsior": ormai Abatantuono è una garanzia per il produttore (Mario Cecchi Gori) e per i registi della nuova commedia. Quattro anni dopo la svolta: Pupi Avati che da sempre ha il fiuto del talent scout e si diverte a trasformare l'immagine dei suoi attori gli offre un ruolo drammatico in "Regalo di Natale": sarà un successo immediato, confermato dal ritorno, insieme a Cavina e Delle Piane in "La rivincita di Natale" tanti anni dopo, nel 2004. Ciò che non passa inosservata è la duttilità dell'attore e del personaggio che ha una precisa identità nel mescolare con naturalezza ironia, comicità, serietà drammatica. E la Milano degli "immigrati" di seconda generazione lo porta quasi naturalmente al Teatro dell'Elfo fondato e diretto da Gabriele Salvatores. I due si piacciono subito nonostante la diversa formazione e la dimensione intellettuale del regista delle "persone in fuga". Sta di fatto che Salvatores chiama Diego già al suo esordio, nel 1987, per "Kamikazen" e poi ne fa un personaggio-simbolo per la trilogia che lo consacra: "Marrakesh Express", "Turné", "Mediterraneo" con cui nel 1992 arriverà fino alla magica notte degli Oscar in cui il film vince a sorpresa la statuetta per il miglior film straniero. Con Salvatores il sodalizio dura senza incrinature: fondano insieme a Maurizio Totti la loro società di produzione, la Colorado Film che produrrà anche un fortunato spettacolo televisivo ("Colorado Cafè"), girano film drammatici e intensi come "Nirvana" e "Io non ho paura", diventano perfino quasi parenti quando Abatantuono sposa la ex compagna di Gabriele. Intanto la carriera prosegue a gonfie vele con le commedie popolari (Vanzina, Veronesi, Oldoini), i film più impegnati (memorabile "Il toro" di Carlo Mazzacurati), il sodalizio con Pupi Avati (cinque film insieme, mentre con Salvatores ne ha girati nove a tutt'oggi). Si diradano invece le apparizioni da comico puro per il piccolo schermo. "Non rifarei mai il cabaret di una volta: sarebbe penoso. Preferisco il ruolo di maestro di cerimonia. Se hai sempre fatto il comico, ed entri in un ruolo drammatico aspetti cosa fa il pubblico: se piange, invece di ridere, ce l'hai fatta. Oggi in tv ci vado a raccontare un film o a parlare di qualcosa che mi diverte come il calcio. Per il resto, la mia mossa alla partita a scacchi della vita è la coerenza". (ANSA).

 

Caso De Maria, 'Chamila strangolata, rituale foglie in bocca'

(ANSA) - MILANO, 19 MAG - Chamila Wijesuriya, barista dell'hotel Berna di Milano, sarebbe morta soffocata, strangolata a mani nude da Emanuele De Maria, il detenuto che era stato ammesso al lavoro esterno nell'albergo e che, tra il 9 e l'11 maggio, oltre ad ammazzare la 50enne ha tentato di ammazzare un altro collega a coltellate e poi si è lanciato dalle terrazze del Duomo, uccidendosi. Sono questi, da quanto si è saputo, i primi esiti degli accertamenti autoptici eseguiti, in attesa delle relazioni finali del medico legale, il 16 maggio. Da quanto si è appreso, le due ferite da taglio alla gola, inferte con un coltello, e le ulteriori lesioni simili in corrispondenza dei polsi della donna non sarebbero state la causa della morte e potrebbero essere state inferte dopo il decesso. Quando è stato trovato nel Parco Nord di Milano, il cadavere della donna aveva in bocca delle foglie e anche su questo aspetto gli inquirenti stanno indagando per capire se si sia trattato di un gesto da parte di De Maria effettuato nell'ambito di una sorta di "rituale". Per questo si stanno verificando anche le modalità del precedente femminicidio che aveva commesso nel 2016. Gli esami tossicologici, con tempi più lunghi, dovranno stabilire, poi, se De Maria avesse assunto droghe. Nel frattempo, nell'inchiesta del pm Francesco De Tommasi e di polizia e carabinieri, si sta indagando pure su eventuali sottovalutazioni e mancate segnalazioni nel percorso trattamentale e carcerario del detenuto. Ascoltando una collega come teste, in particolare, gli inquirenti hanno saputo che il 35enne avrebbe minacciato più volte Chamila, con cui era possessivo ed ossessivo. Lei temeva di essere uccisa. Le avrebbe chiesto anche soldi e le avrebbe detto che avrebbe potuto diffondere video intimi. Allo stato sembra, però, che questi dettagli non erano noti al datore di lavoro, che avrebbe dovuto eventualmente segnalarli al carcere. Ad ogni modo, gli inquirenti vogliono accertare pure se nelle relazioni degli psicologi ed educatori del carcere ci siano state mancanze. (ANSA).

 

Portogallo, coalizione di centrodestra vince le elezioni

(ANSA) - ROMA, 19 MAG - Il partito di centrodestra al potere in Portogallo ha vinto la maggior parte dei seggi alle elezioni generali, ma ancora una volta non ha raggiunto la maggioranza parlamentare di governo, mentre il sostegno al partito di estrema destra Chega è aumentato, come mostrano i risultati ufficiali a scrutini quasi ultimati. Con solo quattro seggi ancora da assegnare nei 230 seggi del parlamento portoghese, l'Alleanza Democratica (Ad) ha ottenuto il 32,7% dei voti. Il Partito Socialista ha ottenuto il 23,4%, seguito da vicino da Chega con il 22,6%. (ANSA).

 

Pallavolo: Zawiercie ko, Perugia vince la Champions League

(ANSA) - ROMA, 19 MAG - La Sir Sicoma Monini Perugia ha vinto la Champions League di pallavolo battendo 3-0 (25-22, 25-22, 20-25, 22-25, 15-10) i polacchi dello Zawiercie nella finale svoltasi All'Atlas Arena di Losz (Polonia). E' il primo titolo per la squadra di Giannelli, allenata da Angelo Lorenzetti, che era alla sua seconda finale nel principale torneo continentale per club, otto anno dopo quella giocata a Roma nel 2017 e persa contro lo Zenit Kazan (ANSA).

 

Golf, Scheffler vince il Pga di Charlotte

(ANSA) - ROMA, 19 MAG - Il numero uno al mondo del golf, Scottie Scheffler, ha conquistato il suo terzo titolo importante, battendo lo spagnolo Jon Rahm nelle ultime nove buche nel round finale e aggiudicandosi il PGA Championship. Scheffler, campione del Masters 2022 e 2024, è diventato il decimo americano consecutivo a vincere l'evento, chiudendo con un par di 71 a Quail Hollow, e un 11 sotto par di 273 colpi e sconfiggendo i connazionali Harris English, Davis Riley e Bryson DeChambeau di cinque colpi. Rahm ha chiuso con un 73 colpi, chiudendo con un 280 e condividendo l'ottavo posto dopo un bogey alla buca 16 e due bogey alla buca 17 e 18. (ANSA).