Ucraina da casetta sisma Norcia, mio Paese entri in Ue

(ANSA) - NORCIA (PERUGIA), 02 MAR - "Da Norcia, dalla città di San Benedetto, chiedo che il mio Paese venga ammesso nell'Unione europea": è l'appello che Nataliya Tetyuk, ucraina di Ternopil, da 20 anni in Italia, lancia dalla sua casetta Sae dove vive, assieme al marito Antonio, dal 2017, dopo che il sisma un anno prima aveva distrutto la loro abitazione. Un appello che parte proprio dalla città del santo patrono del continente. "Per l'Ucraina entrare in Europa è l'unica strada per la salvezza, indietro non si torna", aggiunge la donna. "Come si sopravvive al terremoto, al Covid e ora alla guerra? Con coraggio e amore", dice Nataliya all'ANSA. "Vedere le immagini del mio Paese bombardato mi provoca dolore e mi spaventa per mia mamma, mia sorella, mia nipote che vivono ancora in Ucraina", aggiunge. Raccontando che "mia mamma Dana ha deciso di restare dentro la sua casa e anche quando vengono azionate le sirene d'allarme non scende più in strada. Fortunatamente ancora non stanno bombardando nella mia città". Nataliya spiega, inoltre, di essere "rimasta sorpresa dal mondo intero che si è schierato dalla parte della mia Ucraina, speriamo che sia sufficiente a far fermare Putin". (ANSA).