Sciopero treni, ritardi fino a 90 minuti a Roma
(ANSA) - ROMA, 23 MAG - Venerdì di disagi per il trasporto ferroviario, con treni cancellati e ritardi fino a 90 minuti per lo sciopero nazionale indetto dalle sigle sindacali autonome Usb e Sgb che coinvolge il personale del gruppo Fs, Trenord e Italo. Lo sciopero, proclamato per il rinnovo del contratto, si concluderà a mezzanotte: i monitor in stazione informano i passeggeri che fino a quell'ora i treni potranno subire ritardi o variazioni. Alla stazione Termini i ritardi arrivano fino a 90 minuti. A Bologna Centrale si registrano già una decina di convogli cancellati, tra regionali e alta velocità, e qualche ritardo, fino a 35 minuti per i treni in partenza. Alla stazione di Venezia Santa Lucia la quasi totalità dei treni regionali risulta cancellata o non partita, salvo alcune Frecce ed Eurocity, che hanno ritardi segnalati fino a 20 minuti. Decine i treni cancellati anche alla stazione Centrale di Napoli dove ci sono capannelli di viaggiatori in attesa di notizie per soluzioni alternative. Ma in vista della partita di calcio di questa sera, alle 16 scatta la precettazione decisa dal prefetto di Napoli che riguarda i treni della linea 2 fino a fine servizio. Lo sciopero interessa personale viaggiante, addetti alla circolazione e servizi operativi ferroviari, mentre sono esclusi i lavoratori della manutenzione infrastrutture di Rfi che hanno già scioperato l'11 aprile scorso. Garantiti i treni a lunga percorrenza elencati dai canali aziendali. Per il trasporto regionale sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali nelle fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Questo nuovo sciopero proclamato dai sindacati autonomi è a sostegno di un rinnovo contrattuale che recuperi il recupero del potere d'acquisto e migliori le condizioni di lavoro. Intanto gli altri sindacati - Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal - ieri sera hanno siglato l'ipotesi di rinnovo del contratto nazionale per la Mobilità/Attività ferroviarie e l'ipotesi di rinnovo del contratto aziendale di secondo livello del gruppo Fs, entrambi scaduti il 31 dicembre 2023. Dal punto di vista retributivo si prevede un aumento medio di 230 euro mensili. L'ok è arrivato dopo 18 mesi di trattative. (ANSA).