Me contro Te, con i bambini tra futuro e antico Egitto

(ANSA) - ROMA, 20 DIC - Milioni di giovanissimi fan (soprattutto fra i 4 e i 10 anni) sui social e YouTube, conquistati dal 2014 a colpi di video giornalieri, basati su humour, piccole avventure e canzoni e oltre 14 milioni 700 mila euro di incasso complessivi per i primi due film, 'La vendetta del signor S' del 2020 e Il mistero della scuola incantata', uscito a settembre 2021 e diventato il titolo italiano più visto dell'anno. Sono i biglietti da visita con i quali il duo fenomeno Me contro Te, composto da Luì e Sofì, o meglio Luigi Calagna, classe 1992 e Sofia Scalia, classe 1997, siciliani di Partinico, coppia anche nella vita (già in programma il matrimonio), torna in sala dal 1 gennaio con Me contro te Il Film - Persi nel tempo di Gianluca Leuzzi, distribuito da Warner Bros (anche coproduttrice con Colorado e Me Contro Te). Un'action fantasy/comedy con sprazzi di musical nella quale i protagonisti si ritrovano in un doppio viaggio insieme ai 'nemici' Signor S (Pierpaolo Zizzi) e Perfidia (Antonella Carone) in un futuro in cui dominano i robot e l'Antico Egitto, sul quale vuole regnare l'ambiziosa Viperiana (Martina Palmitesta). Stavolta "abbiamo preso spunto da film che amiamo molto come Ritorno al futuro, ma anche da Scooby-Doo, o storie Marvel, come Iron Man o The Avengers. Speriamo di lasciare i nostri fan a bocca aperta - spiega il duo -. Ci sentiamo sempre gli stessi ragazzi che hanno iniziato 7 anni fa, in una cameretta, in Sicilia e cerchiamo costantemente di migliorare artisticamente e dal punto di vista tecnico". Per loro il successo "è legato alla semplicità con cui raccontiamo le nostre storie". Sanno di avere "un'influenza mediatica sui più piccoli. Per questo cerchiamo di trasmettere dei messaggi più positivi possibile. Nel film, ad esempio, esaltiamo il valore della diversità e l'accettazione degli altri". In giornate piene tra video e nuovi film da scrivere e girare, state già pensando anche ai preparativi per le nozze? "Con la pandemia è un po' complicato, aspettiamo uno spiraglio di luce. Le faremo in Sicilia, con le nostre famiglie... stiamo studiando però un modo per coinvolgere tutti quelli che ci supportano e ci seguono". (ANSA).