Johnny Depp torna sul set, in Francia è re Luigi XV

(ANSA) - ROMA, 11 AGO - La faccia truccata di bianco come si usava nel Settecento, il viso di profilo con un accenno di barba, gli occhi coperti da una sciarpa in seta come per giocare a moscacieca, il cappello bianco con le piume: è la prima immagine, giocosa e ironica di Johnny Depp nel ruolo del re Luigi XV nel film diretto da Maïwenn che interpreta lei stessa Jeanne du Barry, la cortigiana del re. La società di produzione di Rust And Bone e A Prophet Why Not ha dato notizia che le riprese sono iniziate il 26 luglio per 11 settimane andranno tra Versailles e altri castelli della regione parigina, oltre allo studio. E' il primo film di Depp in tre anni (il primo ruolo importante dopo il film indipendente Minamata) e segue la sua vittoria nel turbolento processo per diffamazione contro l'ex moglie Amber Heard. L'ambizioso dramma è liberamente ispirato alla vita di Jeanne du Barry, l'ultima amante di Luigi XV alla corte di Versailles, dopo Madame de Pompadour. Nata in povertà, la Du Barry è una giovane donna della classe operaia affamata di cultura e piacere che usa la sua intelligenza e il suo fascino per scalare uno dopo l'altro i gradini della scala sociale. Diventa la compagna preferita di Luigi XV che riacquista il suo appetito per la vita grazie alla loro relazione. I due si innamorano perdutamente. Contro ogni decoro ed etichetta, Jeanne si trasferisce a Versailles, dove il suo arrivo scandalizza la corte. Luigi XV morì nel 1774 e Madame du Barry fu costretta a ritirarsi in convento. Fu così che Maria Antonietta cominciò a regnare incontrastata in Francia. Nel cast tra gli altri Benjamin Lavernhe, Pierre Richard, Melvil Poupaud, Noémie Lvovsky, Pascal Greggory e India Hair. Jeanne du Barry è il sesto film della regista Maïwenn e la produzione più ambiziosa fino ad oggi. Tra i suoi film acclamati il vincitore del Premio della Giuria a Cannes 2011 Polisse; Mon Roi, per il quale Emmanuelle Bercot ha vinto come miglior attrice a Cannes nel 2015, e il lavoro semi-autobiografico DNA , che è stato festeggiato con la special label di Cannes 2020. (ANSA).