Crosetto, proteste Pro Pal? Tutti possono manifestare

(ANSA) - ROMA, 17 MAG - "Penso che a un Salone del Libro e della cultura tutti debbano poter parlare. Non c'è nessuno che abbia l'autorità morale di decidere chi sta zitto e chi possa parlare. Mi hanno detto di non passare davanti allo stand Rai perché c'erano manifestanti pro Palestina, ma io sono passato perché non ci vedo nulla di male né a passare, né a manifestare". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto sulle proteste dei pro Palestina che al Salone del Libro che lo ha contestato al suo arrivo. Il ministro ha ricordato gli aiuti dell'Italia a Gaza e rimarcato "la posizione italiana, senza se e senza ma, al fianco della popolazione palestinese". "Nessuno mi ha detto nulla, ma se qualcuno mentre passavo avesse espresso in modo civile il proprio pensiero non mi avrebbe toccato. Avrei sorriso, lo avrei ringraziato. Accetto qualunque cosa", ha detto il ministro. "Dovrebbero però ricordarsi che, in questi giorni, come in tanti altri, decine di bambini palestinesi sono arrivati in Italia grazie alla Difesa - ha sottolineato Crosetto -, così come aiuti umanitari continuano ad arrivare anche quando c'è la guerra, anche quando cadono le bombe israeliane in quei territori grazie agli uomini e alle donne della Difesa. Il primo ospedale che è arrivato quando è scoppiata la guerra è stato quello a bordo della nave Vulcano mandato dalla Difesa italiana. Ci sono molti motivi per cui non essere orgogliosi in questo Paese, ma ce ne sono tanti, anche in questa bruttissima guerra che non capisco più da mesi, di cui dovremmo essere fieri come la posizione italiana di essere senza se e senza ma a fianco della popolazione palestinese, donne e bambini che hanno subito una violenza che non meritavano. Io ho sempre distinto tra il destino della Palestina e quello di Hamas che sono due cose diverse e continuo a sperare che prima o poi nasca uno Stato palestinese dove possano vivere in pace milioni di palestinesi che lo meritano". (ANSA).