Attivista Ultima generazione in Tribunale, 'è repressione'

(ANSA) - MILANO, 10 GEN - "La repressione che stiamo ricevendo è sproporzionata rispetto alle azioni non violente che portiamo avanti". Lo ha spiegato ai cronisti lo studente 20enne Simone Ficicchia, attivista del movimento ambientalista Ultima generazione, prima di entrare al Palazzo di Giustizia di Milano dove, davanti ai giudici della Sezione misure di prevenzione, stamani si terrà l'udienza per discutere la richiesta formulata dalla Questura di Pavia di applicazione per lui della sorveglianza speciale per un anno, con obbligo di dimora a Voghera, dove il giovane risiede. Lo studente, uno degli esponenti di punta del gruppo ambientalista, è stato protagonista di una serie di blitz negli ultimi mesi, tra cui quello dello scorso 7 dicembre con vernice lanciata sull'ingresso del teatro alla Scala e un altro a luglio quando, assieme ad altri, si incollò al vetro di protezione della Primavera del Botticelli agli Uffizi. E gli vengono contestati, per "pericolosità sociale", anche una serie di blocchi stradali messi in atto soprattutto a Roma. "Noi porteremo in aula tutte le nostre motivazioni chiare e condivise dalla comunità scientifica sul nostro futuro, sul rischio dei cambiamenti climatici - ha detto Ficicchia - e la non violenza totale delle nostre azioni, un 20enne studente non può essere un pericolo sociale". E ancora: "Mi sono sentito attaccato non per quello che faccio ma per la persona, è una misura, la sorveglianza speciale, che ha lo scopo di isolare la persona dal resto del movimento, vengo punito e processato per il mio stile di vita". All'esterno del Tribunale è in corso anche un presidio di solidarietà del movimento con cartelli con su scritto 'Ultima generazione, no gas no carbone'. (ANSA).