Amato, governo destra sa che non può deragliare da Ue

(ANSA) - ROMA, 20 GEN - "Dall'Afghanistan all'Iran, da Capitol Hill ai ribelli di Bolsonaro, oggi siamo molto distanti da quei valori comuni che permisero ai fondatori delle Nazioni Unite di dichiarare universali i diritti". Così, in una intervista a Repubblica, l'ex presidente della Consulta Giuliano Amato. "Oggi - afferma - assistiamo a una sorta di egolatria che colpisce le nazioni o singole parti della nazione, persuase di avere l'esclusiva nel rappresentare la volontà del popolo. Chi ha perso le elezioni non accetta l'esito del voto ma accusa l'avversario, ossia il nemico del popolo, di aver vinto con l'inganno". Un pericolo anche in Italia? "Il governo di destra sa bene che non può deragliare dai binari fissati dall'Europa. Ma in uno scenario sempre più colpito da guerre e pandemie prevale ovunque la nozione di 'autonomia strategica', ovvero produrre da soli ciò che serve di più. Ma dove ci può portare la chiusura di Europa e America nei rispettivi protezionismi? Davvero l'occidente è una entità che esiste soltanto attraverso le armi?". La destra al governo, gli viene ricordato, ha annunciato attraverso il ministro Lollobrigida la volontà di cambiare l'articolo 11 della Costituzione. "La Costituzione che per prima ha riaffermato il primato del diritto nazionale su quello internazionale è quella russa del 2008 - la risposta di Amato - Fare una riforma che ci assimili a Putin potrebbe apparire molto singolare: quello che è forse un errore diventerebbe un errore di collocazione dell'Italia nello scacchiere internazionale". (ANSA).