Alberto Angela, compio 60 anni in viaggio con Ulisse

(ANSA) - ROMA, 08 APR - "Torno esattamente 60 anni dopo nella città dove sono nato, ed è un grande piacere. Non sento di compiere 60 anni, ma due volte 30: in fondo l'età è l'equivalente di una targa appiccicata all'auto, ma poi com'è l'auto, cosa c'è dentro, chi la guida, è tutta un'altra storia". Alberto Angela è a Parigi nel giorno del 60/o compleanno, sul set di una delle puntate del nuovo ciclo di Ulisse, il piacere della scoperta, dall'8 aprile in prima serata su Rai1. Ad attenderlo una testimonial d'eccezione, Catherine Deneuve: "E' un privilegio incontrarla. Fare cultura in prima serata non è mai scontato, va fatta in modo che vinca o si piazzi bene: è una grande responsabilità e la sentiamo tutta". Il racconto storico, archeologico, divulgativo di Ulisse più che mai condensa la passione di Alberto Angela per la ricerca, la curiosità nei confronti dell'uomo e del mondo: "La sensazione non solo mia, ma di tutta la squadra che lavora con me - spiega - è che il punto di arrivo sia in realtà il viaggio stesso: non conta tanto la meta, quanto il modo in cui stai navigando, la polvere che hai sul viso e che parla del tuo sentiero. Nascere è vincere il biglietto della vita, un viaggio fatto di incontri, persone, luoghi. E io non ho mai smesso di farlo". La prima tappa della nuova stagione di Ulisse è La notte del Titanic: a 110 anni dall'affondamento, il 15 aprile 1912, "cercheremo di capire cosa è accaduto - spiega il divulgatore - andando nei luoghi che hanno segnato le vicende del transatlantico. Saremo a Belfast, dove è stato realizzato, e dove furono costruite anche le navi gemelle, l'Olympic e il Britannic, e in Groenlandia, dove si è formato l'altro protagonista di questa storia, l'iceberg. E poi a Southampton da dove il Titanic è partito, a Londra dove è allestita una mostra con gli oggetti appartenuti ai passeggeri". Le altre puntate saranno dedicate alla Sardegna, alla scomparsa del Neanderthal, a Parigi e alla Belle Epoque: "Il focus sarà sugli impressionisti, che hanno reso indipendente l'arte, fino a quel momento chiusa nelle accademie, inseguendo la luce. Racconteremo gli anni straordinari della Boheme, dell'Opera Garnier, del Petit Palais, dei Magazzini Samaritaine, del Moulin Rouge". (ANSA).