Adottò gemellini dopo Chernobyl, ora accoglie moglie in fuga

(ANSA) - SAN GINESIO, 19 MAR - Nel 1991, negli anni successivi all'incidente nucleare a Chernobyl, una famiglia di San Ginesio (Macerata) adottò tre fratellini ucraini, di cui due gemelli, rimasti orfani; a 31 anni di distanza lo stesso nucleo famigliare accoglie in casa Ilenia, moglie di Sergej, maggiore dei tre fratellini, in fuga dalla guerra mentre il marito pilota militare è rimasto al fronte. La signora Adele Rapagnani detta 'Lina', classe 1918, ha festeggiato 104 anni circondata dalla famiglia 'allargata', con accanto anche Ilenia il cui volto appare ora più disteso. Nonna Lina è riuscita anche a strapparle qualche sorriso ricordando i tanti aneddoti vissuti nel corso dei suoi anni, prezioso patrimonio di tradizioni, di valori culturali e civili. In occasione del compleanno ultracentenario della 'nonnina' di San Ginesio, anche il sindaco Giuliano Ciabocco le ha fatto visita, accompagnato dagli Assessori Mari, Alessandrini e dal consigliere Paletti, anche per consegnare alla 104enne un omaggio floreale a ricordo di questo evento "speciale". Nonna Lina è lucida, energica e quando è necessario anche autoritaria, sempre circondata dall'amore del figlio Filippo, della nuora Maria, dei nipoti e pronipoti. Proprio insieme al figlio e alla nuora decisero nel '91 di adottare i tre fratellini ucraini orfani che crebbero e, grazie all'aiuto ricevuto, furono in grado di costruirsi una loro vita senza mai dimenticare la loro famiglia italiana. Oggi Ilenia, moglie di Sergej, da Kiev è potuta scappare dagli orrori della guerra per raggiungere Lina e tutta la sua famiglia mentre il marito è rimasto in patria a combattere. (ANSA).