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Lago di Garda: le spettacolari immagini della famiglia di svassi che cura la nidiata

Da anni Andrea Frapporti si dedica alla sua passione più forte: l’osservazione della natura e, soprattutto, della fauna trentina e altoatesina. Appostato in montagna o in riva a un torrente o a un lago anche per giorni interi, con il suo obiettivo è riuscito a “catturare” ogni specie di anomale, dai cervi alle aquile, dai lupi ai pesci. Ci facciamo dunque condurre da lui in un lungo viaggio alla scoperta dei meravigliosi animali che popolano il nostro Trentino Alto Adige.

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Passione cicloturismo, 9 milioni in bici nelle ferie estive

Il peso degli incentivi all'acquisto. Il turismo corre veloce e sostenibile anche sulle ruote di una bicicletta e, a poche ore dalla partenza del Giro d'Italia che inizia sabato 6 maggio in Abruzzo, i dati più recenti confermano che il cuore sportivo degli italiani non batte solo per il calcio ma anche per la sfida della maglia rosa.

Nel biennio 2021-2022 oltre 22 milioni di connazionali hanno usato la bicicletta in ferie, soprattutto in destinazioni balneari e luoghi immersi nella natura e i dati sono in crescita come emerge dalla ricerca Confcommercio-Swg presentata a Fossacesia, da dove scatta la prima tappa della Corsa rosa, in occasione del convegno Turisti ciclisti: la mobilità dolce nell'esperienza dei viaggiatori italiani organizzato in collaborazione con Isnart, Gal Costa dei Trabocchi e il patrocinio di Enit.

Nelle prossime vacanze estive, infatti, un popolo di 9 milioni e mezzo di italiani avrà, come compagna di viaggio, la bicicletta, di proprietà o noleggiata. Il turismo non può non tenere conto dell'enorme opportunità di sviluppo dato che 17 milioni di famiglie hanno una bicicletta, 3 milioni la usano tutti i giorni e grazie alla spinta degli incentivi all'acquisto, che hanno fatto esplodere la diffusione di due ruote molto più confortevoli e comunque a zero impatto ambientale, oggi 1 famiglia su 10 possiede un'e-bike. Ma a tirare la volata al turismo è è lo stesso Giro d'Italia che viene seguito - seppure con diverse sfumature d'interesse - da quasi due terzi della popolazione, soprattutto la fascia più alto spendente e con più tempo libero a disposizione dei 55-74enni.

Significativo è il rapporto fisico che si realizza tra l'interesse per manifestazione e quello per il suo itinerario, dove i luoghi diventano protagonisti turistici. Per 17 milioni di italiani che hanno visto il Giro almeno una volta, quando è passato dalla loro città, ce ne sono altri 4,6 milioni che si sono recati appositamente dove sapevano che sarebbe transitato, oltre a 3,3 milioni che ricordano l'esperienza del passaggio della carovana rosa in un luogo in cui si trovavano in vacanza.

La metà dei connazionali dichiara inoltre che vorrebbe assistere dal vivo a una tappa e, di questi, 6,3 milioni collegano questa esperienza con quella di conoscere un posto nuovo. E passare dalle ipotesi alla concretezza è, in questo caso, tutt'altro che improbabile, dato che circa il 30% degli intervistati - che vale oltre 12 milioni - ha già visitato, in passato, una località conosciuta grazie alle notizie sul Giro d'Italia, soprattutto quelle di partenza e arrivo di tappa, ma anche i luoghi delle eroiche scalate a due ruote in montagna.

"Cogliere i profondi cambiamenti della domanda - dice il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - è fondamentale per le attività economiche, ma lo è ancor più per il turismo, uno dei settori che fa da traino alla ripresa economica del Paese dopo anni di grandi difficoltà. È questo l'obiettivo dell'iniziativa e dello studio di Confcommercio, con cui oggi contribuiamo ad un'offerta turistica ancor più attrattiva e sostenibile, nel contesto di una rinnovata attenzione degli italiani per il cicloturismo. Non può esserci occasione migliore dell'avvio della 106/a edizione del Giro d'Italia, manifestazione storica eppure sempre giovane, e strettamente correlata alla promozione dello sport e dei territori, insieme a quello stile di vita che è il nostro tratto distintivo".

Broch (Allevatori) duro su orsi e lupi: non siamo il parco giochi di chi vive in città, cosa diciamo alle famiglie che vanno in malga?

Giacomo Broch, presidente degli allevatori trentini, è intervenuto, nel corso dell’assemblea annuale dei soci della Federazione provinciale, sul tema dei grandi carnivori. «Il problema da cui oggi non possiamo più derogare è legato alla presenza dei grandi carnivori – ha detto - Quello che è successo nell'ultimo mese ha messo a nudo un tessuto sociale urbano fuori da una logica di buon senso. Per qualcuno il nostro territorio è solo un parco giochi! Cosa diciamo alle famiglie che prossimamente apriranno le porte delle malghe?».

Sopramonte, l’incontro notturno con un lupo per le vie del paese

Il lupo a spasso nella notte in pieno centro in paese. È successo la sera del 2 maggio, a Sopramonte, in via delle Piazze. L’autore del video, Italo Nardelli, stava tornando a casa in macchina quando si è trovato il lupo in mezzo alla strada. È lui stesso a raccontare su Facebook quanto è successo: «In macchina, dopo le prove di musica serali: mancano pochi metri per arrivare a casa, in via delle Piazze. La mente è leggera, ascolto un canto alpino. In lontananza intravedo qualcosa che si muove... mi fermo, non ci posso credere! È un lupo e mi sta guardando.  Cerco il cellulare; sono un poco agitato mentre imposto il filmato. Il lupo dapprima sembra indeciso, poi si muove, rasente il muro. Ci guardiamo, poi se ne va, sparisce. Documento un'emozione suggestiva.