Concertone del Primo Maggio: Nannini dai tetti di Milano e l'abbraccio virtuale di Vasco

 "Sono qui ad abbracciarvi virtualmente perché siamo tutti isolati in questo distanziamento sociale. Che poi è anche una formula brutta, perché sembra quasi una disgregazione sociale che potrebbe anche venire... dovrebbe invece chiamarsi distanziamento fisico che costa a tutti un bel po' di sacrifico, perché noi abbiamo bisogno del contatto fisico. Non si può festeggiare tutti insieme, non ci si può toccare e abbracciare e allora si è pensato a una cosa virtuale. Vi abbraccio con tanto affetto, sperando di abbracciarvi presto fisicamente". E' stato questo il messaggio di Vasco Rossi per il Concertone del Primo Maggio, quest'anno in versione tv su Rai3 (e in contemporanea su Radio2 e su RaiPlay in LIS) per l'emergenza coronavirus. Alle parole di Vasco sono seguite immagini di repertorio dei suoi concerti, di backstage, di stadi, del Modena Park del 2017, dei suoi musicisti sulle note del brano "Un senso".

Sulla Terrazza Martini che domina Milano, alle luci del tramonto, Gianna Nannini ha cantato per il Concertone del Primo Maggio, edizione speciale senza piazza, ma con la conduzione di Ambra Angiolini dal Teatro delle Vittorie ed esibizioni dall'Auditorium Parco della Musica e da altri luoghi d'Italia. La rocker senese, in un'atmosfera allo stesso tempo magica e nostalgica, ha cantato al pianoforte Notti senza cuore, Donne in amore e Sei nell'anima. Alla fine si è alzata e guardando la città sotto i suoi occhi si è stretta in un abbraccio solitario.

Partecipa allo show virtuale anche Lo Stato Sociale. "Quando l'abbiamo scritta non pensavamo certo a questo". La band si è esibita da piazza Maggiore a Bologna, rigorosamente senza pubblico, con Una vita in vacanza. Voce, due chitarre e due pianole a fiato.

Immagini di repertorio per Zucchero e un medley - nel tempo e nelle canzoni - con Per colpa di chi, Baila, il tributo a Freddie Mercury del 1992, Un soffio di caldo. E poi l'ultimo brano pubblicato, La canzone che se ne va (tratta dall'album D.O.C.). Anche Zucchero ha aderito all'edizione speciale di questo Primo Maggio: niente concerto di piazza, ma un spettacolo tv. "Per uno come me che è sempre in giro è dura questa quarantena - racconta in collegamento con Ambra dalla sua casa di Pontremoli -. Passo a casa due tre mesi all'anno, di solito. Se invece ora dovrò stare a casa un anno, non so...", dice e scoppia in una risata malinconica. Zucchero, nel suo intervento, ha ricordato tutte le persone che lavorano nello spettacolo, "musicisti, crew, tutti quelli dell'indotto che in questo momento sono fermi e hanno famiglie da mantenere e non sanno cosa succederà nel futuro". Poi alla domanda di Ambra su quale è la prima cosa che farà dopo la quarantena, risponde: "spero di tornare in tour il prima possibile, anche a piedi". Promette poi di tornare sul palco di piazza San Giovanni l'anno prossimo: "da lavoratore dello spettacolo vengo molto volentieri". E infine un augurio al 2020: "stringi il culo e stringi i denti".

 Non poteva mancare anche quest'anno una delle canzoni simbolo della piazza: è toccato a Tosca e ai suoi musicisti, dalla Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica a Roma, intonare Bella Ciao, in una versione molto intima e scaldata dalla voce dell'artista romana, che poi si è esibita con Danilo Rea al pianoforte nel brano che ha portato all'ultimo Festival di Sanremo Ho amato tutto. "La rivoluzione è un lavoro poetico", il messaggio di Tosca.

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