Il teatro trentino soffre e chiede aiuto: per il futuro è necessario ripartire presto

di Fabio De Santi

«Bisogna agire subito perchè i costi dell’esitazione potrebbero essere irreversibili anche per il mondo del teatro e dello spettacolo in Trentino». Daniele Filosi, responsabile di Spazio Off / TrentoSpettacoli, una delle più importanti realtà del mondo teatrale del capoluogo, prende a prestito alcune delle recenti parole dell’ex governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi, per descrivere la gravità della situazione del settore in Trentino e l’urgenza d’interventi immediati. «Oltre alle decisioni che verranno prese a livello nazionale - sottolinea Filosi, che si sta confrontando con gli altri soggetti del mondo teatrale - ci aspettiamo una risposta anche in Trentino e in particolare dall’assessore alla cultura della nostra provincia Mirko Bisesti».

Tanto ci sarebbe da fare secondo Filosi: «Bisogna sveltire e semplificare le procedure di assegnazione e liquidazione dei contributi per le attività, studiare forme di ristoro per il mancato introito derivante dal blocco delle attività rivolte al pubblico e a quelle di formazione, mettere a punto interventi per abbattere costi fissi, incentivare partnership tra pubblico e privato per rilanciare tutto il sistema. Questo per far trovare alla fine della crisi, un Trentino stimolante, energico e pronto a rimettere in circolo idee, energie, lavoro».

E in questo senso per Filosi «Anche il Centro Santa Chiara, il “perno” del sistema dello spettacolo dal vivo in Trentino, può giocare un ruolo decisivo a beneficio del sistema e di questo tessuto senza dimenticare tutti gli altri attori del sistema: comuni, Fondazione Caritro, banche, privati. E naturalmente il pubblico».

A questo riguardo sono importanti le parole di Francesco Nardelli, direttore del Centro S. Chiara, pubblicate domenica, attraverso le quali si auspica una ripartenza comune del mondo del teatro una volta terminata l’emergenza: «Come Spazio Off abbiamo fatto diverse proposte al S. Chiara sia per dare dei contenuti culturali (letture, concerti, racconti, brani di spettacoli) su web in questo periodo, coinvolgendo le realtà professionali del territorio, come sta facendo ad esempio il Teatro Stabile del Veneto, sia per l’estate, con l’idea di portare in tanti centri del Trentino, all’aperto, tante proposte diffuse di spettacolo (teatro, letture, danza, circo, musica), anche piccole, a basso impatto scenico e quindi economico ma in grado di dare la possibilità a tutti di partecipare e di fruire di contenuti culturali e di partecipazione. Aspettiamo una risposta: il tempo passa, e abbiamo tutti, compagnie e pubblico, bisogno di immaginare e costruire una ripartenza».

La necessità di “fare presto” è condivisa da tante realtà professionali private - compagnie, teatri, scuole - del territorio che hanno bisogno di risposte immediate e concrete: «Risposte - dice Filosi - che abbiamo già chiesto come categoria a Provincia, Comuni e Regione attraverso la voce unitaria di Agis, che ci rappresenta e con cui lavoriamo alle proposte, sulla base di quanto fatto a livello nazionale. Per questo è nato un coordinamento informale tra tutti questi soggetti trentini, una sorta di mutuo aiuto in cui ci si scambia informazioni, proposte, idee: speriamo che questo momento possa servire a rinforzare relazioni, rapporti e sostegno reciproco».

In questo contesto emergenziale il team di Spazio Off guarda anche al futuro: «Come realtà produttiva - conclude Filosi - da nove mesi lavoriamo a un progetto di spettacolo sul Decamerone di Boccaccio. Il debutto è previsto per novembre a Trento e poi lo porteremo a Milano in dicembre. L’ambientazione del Decamerone richiama fortemente il tempo che stiamo vivendo, ma è anche un inno alla vitalità e all’umanità che, nel Trecento così come oggi, rilanceremo attraverso questo spettacolo».

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