"Permette? Sono Albertone" domani in tv omaggio a Sordi con un grande Edoardo Pesce

«Alberto Sordi come una maschera della nostra cultura, della commedia dell’arte... È come se io l’avessi indossata, affidandomi al cuore e alla pancia».
Nel centenario della nascita, Rai1 celebrerà l’«Albertone nazionale» con un film tv, martedì 21 aprile, in cui il ruolo del popolare attore romano è interpretato da Edoardo Pesce (David di Donatello per Dogman): «Permette? Alberto Sordi», con la regia di Luca Manfredi (in Arte Nino), che ha firmato la sceneggiatura con Dido Castelli. Una coproduzione Ocean Productions con Rai Fiction. Il 24, 25 e 26 febbraio «Permette? Alberto Sordi» arriva in anteprima sul grande schermo (distribuito da Altre Storie), per ora nelle grandi città.

Il grande attore era nato il 15 giugno del 1920 ed è morto il 24 febbraio del 2003. Presentato a Viale Mazzini, il film racconta i vent’anni in cui il giovane Alberto Sordi è diventato l’uomo che - come disse Ettore Scola - «non ci ha mai permesso di essere tristi».

Come fa notare Manfredi: «Con più di duecento film, una galleria di personaggi indimenticabili, con un gioco di invenzioni e di tic sui modi di parlare e di muoversi, come il suo famosissimo saltello. Ma Alberto ha dovuto faticare non poco, per vedere riconosciuto il suo talento». Il film vuole ricordare le origini e la straordinaria vitalità dell’attore, il suo talento, l’artista e l’uomo, tra difetti e virtù. Pesce interpreta un giovane e tenace Alberto Sordi, ripercorrendo i primi vent’anni della carriera, dal 1937 al 1957, dall’espulsione dall’Accademia di recitazione di Milano, poi doppiatore di Oliver Hardy, le partecipazioni alla radio e nel varietà, fino alla popolarità con il personaggio di Nando Moriconi. In quel periodo nasce l’amicizia con Fellini che lo avrebbe portato al successo come attore.
Pesce sottolinea: «Stando un mese nel personaggio, mi sono affezionato molto. Si è creata quasi una magia, nel mio privato. È stato bello immaginare questo Sordi privato, ho lavorato di fantasia, avevo un’idea quasi astratta dell’Alberto Sordi uomo. Ho sentito una vicinanza. È stata una cosa sentimentale e istintiva, molto mia. All’inizio, ho avuto molte insicurezze, molte remore, sia sull’età che sul fisico. Io sono molto alto...» Prosegue l’attore protagonista: «Abbiamo lavorato sulla mia romanità, sulla musicalità: insieme, abbiamo tarato il personaggio. Anche se il pubblico, poi, vuole vedere il vero Sordi. Il saltello? Mi è venuto facile! Non mi sono documentato troppo, mi è bastato il Sordi che già conoscevo, e quella certa romanità nobile, le espressioni che ho sempre sentito in casa.
Il film di Sordi che preferisco è “Il vedovo”».
Nel cast Pia Lanciotti nel ruolo di Andreina Pagnani, un grande amore giovanile di Sordi che fece all’epoca scandalo, perché lei era più grande di 14 anni: «Il tratteggio dei personaggi è stato molto delicato. Andreina era una creatura profondamente gentile. Una grande attrice e l’amore con Sordi fu un vero e proprio incontro dell’anima», dice.
Francesco Foti è Vittorio De Sica, mentre Paola Tiziani Cruciani interpreta «la madre di tutte le madri, quella che ha impedito ad Alberto Sordi di avere una vita sentimentale! Mi sono ispirata a una moltitudine, quella delle madri che sognano segretamente che il figlio non abbandoni mai casa e non si sposi!» «Quando ho scelto di realizzare questo film - dice ancora il regista - era questo l’obiettivo: non far dimenticare. Un recente sondaggio ha chiesto ai giovani chi era il “celebre Albertone” e molti di loro hanno risposto “uno sciatore”, probabilmente pensando a Tomba. Ecco, ritengo sia compito del servizio pubblico preservare la memoria di personaggi di questo calibro».

Tra i prossimi film di Pesce in uscita, grande attesa per «Gli Indifferenti», tratto dal capolavoro giovanile di Alberto Moravia, feroce critica alla borghesia del Ventennio, di Leonardo Guerra Seragnoli: l’attore avrà il ruolo di Leo, l’amante senza scrupoli di Mariagrazia, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi, mentre Giovanna Mezzogiorno sarà Lisa, la migliore amica di Mariagrazia, invaghita di Michele.

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