«Visite», la metamorfosi in scena al Teatro di Pergine

Dopo il grande successo di pubblico e critica in tutta Italia, arriva a Pergine Visite , lo spettacolo della giovane compagnia Teatro dei Gordi vincitrice del Premio Hystrio-Iceberg 2019:
«Visite», che sarà di scena al Teatro di Pergine mercoledì 5 febbraio alle ore 20.45, è ispirato al mito di Filemone e Bauci di Ovidio e indaga la metamorfosi come segno del tempo, sguardo sul mondo, vitale necessità e dinamica scenica e lo fa raccontando con un linguaggio originale una storia semplice e comune, per cogliere, se possibile, il fondo mitico di una quotidianità a noi vicina.

Tutto accade in una camera da letto, luogo intimo, aperto e appartato che contiene il tempo che passa, le stagioni della vita, le visite degli amici, dei ricordi, dei sogni e la visita come ultimo, possibile atto di resistenza. È un andare e venire senza sosta, fatto di abbracci, sorrisi, baci, addii e gesti che la vita rende rituali.
La stanza rimane uguale, sono i corpi a mutare con l'avanzare inesorabile del tempo, che le maschere esemplificano inesorabilmente; così sono anche i vestiti che cambiano con le età e le mode, in un turbinio di immagini avvolgenti che investono il piccolo spazio che riempie tutta la scena.
Dopo «Sulla morte senza esagerare», la compagnia milanese Teatro dei Gordi, diretta dal regista Riccardo Pippa , ha ideato questo nuovo spettacolo, «Visite», complici ancora le significanti maschere di cartapesta di Ilaria Ariemme . La compagnia si avventura così in una nuova creazione senza parole per narrare il passaggio del tempo e il suo depositarsi sulle cose e sugli esseri umani.

La giovane compagnia Teatro dei Gordi continua quindi l'indagine su una forma teatrale che si affida al gesto, ai corpi con e senza maschere, ad una parola-suono scarna e essenziale che supera le barriere linguistiche, che mira ad una sintesi per esaltare la potenza e l'espressività dei loro volti di cartapesta: in assenza di parole sono i dettagli a rivelare allo spettatore ciò che accade.

Ideazione e regia Riccardo Pippa, di e con Cecilia Campani, Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Maria Vittoria Scarlattei, Matteo Vitanza; drammaturgia Giulia Tollis, maschere e costumi Ilaria Ariemme, scenografia Anna Maddalena Cingi, disegno luci Paolo Casati, produzione Teatro Franco Parenti Teatro dei Gordi. Cura del suono di Luca De Marinis, tecnico audio-luci Alice Colla, assistente alla regia Daniele Cavone Felicioni.

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