Dionysos Rising al Teatro Sanbàpolis

di Daniele Valersi

Dionysos Rising di Roberto David Rusconi, artista «in residence» della Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, andrà in scena in «prima» assoluta sabato 19 gennaio al Teatro Sanbapolis (ore 20) per la stagione di «Oper.A 20.21»; lo spettacolo sarà replicato domenica 20 alle ore 16.

Il mito di Dioniso diventa un’opera che è anche movimento inconsulto, un’azione lirica raccontata da personaggi rappresentati non nelle loro consuete vesti storico-mitologiche ma come persone normali.

Aspetto di primaria importanza il sistema di diffusione audio «L-Isa», progettato per migliorare l’esperienza della percezione acustica. Veneziano di nascita, residente a Londra, Roberto David Rusconi è attivo come compositore e come sound-designer; è stato definito «un visionario produttore di musica fully immersive surround per l’opera, la danza, il teatro musicale, il piccolo e grande schermo».

L’appiattimento delle emozioni che l’ascolto frontale comporta è ciò che Rusconi vuole evitare: «Con questo sistema - dice - il suono viene mappato e diffuso a cupola, in modo da ottenere un effetto avvolgente».

Fanno parte del cast Zachary Wilson (Dionysos), Ray Chenez (Ampelos), Cho Da Yung (Telete), Anna Quadratova (Semele); i danzatori sono Luan De Lima, Britt Kamper-Nielsen, Hugo Le Brigand, Evandro Pedroni, Juliette Rahon. Alla direzione dell’Orchestra Haydn è Timothy Redmond, direttrice del coro Ingrun Fussenegger, regia e libretto di Michael Scheidt, scene e costumi di Nora Scheldi, luci di Michael Grundner; sound designer Peter Böhm. Timothy Redmond ha studiato al Royal Northern College of Music, l’Università di Manchester e l’Accademia Chigiana di Siena; attivo soprattutto nel campo della musica contemporanea, è direttore musicale della Cambridge Philharmonic e direttore ospite fisso di London Symphony e Royal Philharmonic.

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