A teatro contro l'antisemitismo

di Fabrizio Franchi

Torna sul palco il Club Armonia, con il suo animatore, Renzo Fracalossi. E come ogni anno, da 14 anni, torna con uno spettacolo sulle persecuzioni degli ebrei, in occasione del Giorno della memoria. Un nuovo spettacolo il cui tour parte sabato sera da Lavarone, «Un raccolto tutto d’oro», incentrato sulla fortuna lasciata dagli ebrei nelle banche, depredata dai nazisti. Depositi, titoli, gioielli, opere d’arte e quadri, come nel caso della preziosa collezione di ceramiche antiche di proprietà della famiglia ebrea Kaumheimer (nella foto a sinistra) o il famoso quadro di Klimt, «Ritratto di Adele Bloch-Bauer».

Pochi furono i casi di restituzione, e fra essi spicca appunto quello trentino delle ceramiche Kaumheimer. Ne abbiamo parlato con Renzo Fracalossi.

Proseguite nel filone storico...
Sì. Sono quattordici anni che facciamo spettacoli in occasione del giorno della memoria. Stavolta ho voluto fare un omaggio al Trentino, dove c’è stato uno dei due casi in Italia, e uno dei sette in Europa, di restituzione ai legittimi proprietari. In Trentino nel 2003 furono restituite le ceramiche Kaumheimer. Fu la Provincia di Trento, guidata da Lorenzo Dellai, con la comunità ebraica di Merano a cercare gli eredi, scappati da Merano nel ‘39, e invitarli a Trento per la restituzione. Erano finite al Castello del Buonconsiglio.

Che fine hanno fatto i beni sottratti?
Sono rimasti nei caveau delle banche, o nei musei e non sono più stati restituiti. Il denaro ha una potente fascinazione...

Raccontate anche delle sorelle Bloch.
Sì, a loro vennero sottratti tre milioni di franchi francesi di allora e il famoso quadro di Klimt. Ma raccontiamo anche del gioielliere Angelo Anticoli, che in 36 ore raccolse 50 chili d’oro per la sopravvivenza degli ebrei: consegnato l’oro il 28 settembre 1943, gli ebrei sopravvissero venti giorni, fino al 16 ottobre quando ci fu la deportazione del ghetto di Roma.

Perché parlare di queste cose?
Perché in tempi in cui sento parlare di complotti di banche, di poteri forti o occulti, comincio a sentire puzza di bruciato, sento l’odore dei protocolli di Sion. Un falso storico. Un falso plateale fatto dalla polizia zarista, che descrive il supposto progetto globale degli ebrei per impossessarsi del mondo. Il problema è che ora gli estremisti non sono più da soli e la prima vera forma di razzismo è l’antisemitismo.

Lei però non è ebreo, ma il suo impegno è per tutta l’umanità?
Ho scoperto pochi anni fa di avere alcune ascendenze, ma mi sono sempre battuto contro l’antisemitismo, perché ritengo che sia il paradigma del male assoluto. E voglio raccontare la mentalità degli ebrei di allora, che davvero credevano di potersi salvare e cascarono nel tranello, dando le loro proprietà ai nazisti.

Avanti dunque con questo teatro di impegno civile?
La nostra è l’esempio di una compagnia amatoriale che è convinta che il teatro debba avere anche questa funzione didattica, perché aiuta a riflettere e serve per combattere i pregiudizi.

Parte da Lavarone, sabato al Teatro Dolomiti alle ore 21, lo spettacolo del Club Armonia e di Renzo Fracalossi «Un raccolto tutto d’oro». Sul palco Mariano Degasperi, Anita Calliari, Claudia Furlani, Marcella Cova, Anna Ippolito, Sara Ghirardi, Marco Revolti, Renzo Fracalossi e Barbara Gazzoli. 

Dopo Lavarone sarà martedì 22 alle 20.30 al Teatro parrocchiale di Spiazzo Rendena; Giovedi 24 gennaio ore 20.30 a San Michele all’Adige; il 25 gennaio alle ore 18 all’Auditorium di Lavis; il 26 gennaio alle 20.30 in Sala municipale di Bondo a Sella Giudicarie; domenica 27 ore 20.30 al Teatro Sanbapolis di Trento; martedì 29 ore 20.30 alla Biblioteca di Cles; mercoledi 30 gennaio ore 20.30 al Comune di Roncegno; giovedi 31 gennaio alle 20.30 al Teatro comunale di Padergnone; venerdi 1° febbraio ore 20.30 alla Biblioteca di Cembra. L’ingresso è sempre libero.

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