Geppetto, una storia di amore gay

«Se ci sarebbe più amore» (questo il titolo sgrammaticato, ma originale) è la storia di Geppetto e Geppetto, lo spettacolo (Premio Ubu 2016) che apre la stagione al Teatro comunale giovedì 8 novembre. Al termine dello spettacolo ci sarà la possibilità di incontrare l’autore e gli attori per un momento di confronto e dialogo.

Il testo è scritto e diretto da Tindaro Granata, dopo aver incontrato, discusso e ragionato, nei bar vicino casa e alla stazione Centrale di Milano, insieme a persone alle quali ha rubato pensieri, dubbi, certezze, paure, stereotipi, dolcezze, comprensioni, rabbia, tolleranza, disinformazione, odio e amore e tanto altro sulla tematica di figli nati da omosessuali.

Tony e Luca stanno insieme da diversi anni: sono una famiglia. Per essere una famiglia felice basta che due persone si amino. Per essere però una famiglia «davvero» felice c’è bisogno di portatori sani di gioia: i bambini. Tony vuole diventare padre. Luca vuole aspettare. La madre di Tony vuole evitare che accada. Franca (amica dei due) vuole capire come si può fare.

I due vanno in Canada, e come il primo papà single della storia di tutte le storie, Geppetto, «fanno», «fabbricano», «costruiscono», «creano» il loro piccolino. Geppetto e Geppetto tornano in Italia con il loro figlio Matteo. Matteo cresce con amore e amore e amore. Passano trent’anni. Il giorno del ventennale della morte di Tony, Matteo rivendica qualcosa al padre Luca, vomitandogli addosso tutto quello che gli ha causato crescere in una famiglia non «normale». Lo accusa di qualcosa che è mancato. Luca si difende, ma qualsiasi cosa dica, agli occhi di Matteo, sbaglia. I due si scontrano e si odiano e si ammazzano di botte e urlano e spaccano mobili e lasciano l’uno alla solitudine dell’altro. È difficile essere figli di gay, ma è difficile anche essere padri di figli normali. Un giorno Matteo andrà, Geppetto ritornerà, l’altro Geppetto perdonerà, come in una famiglia «normale».

«Questa non è la storia universale di tutti i figli nati da coppie omosessuali. Non è la storia di una bandiera spinta dal vento del “pro” o da quello del “contro”», dice Tindaro Granata. «Questa è la storia di un papà che vuole fare il papà e di un figlio che vuole fare il figlio: tra i due, all’apparenza, manca solo una mamma. È la storia di uno scontro tra due uomini, uno giovane e uno adulto, che cercano entrambi il riconoscimento di una paternità, che non può avere la stessa funzione che ha in una famiglia eterosessuale.

L’Associazione culturale Proxima Res è nata a Milano nel 2009 con l’allestimento dello spettacolo «Buio», progetto ideato e diretto da Carmelo Rifici.

Nel 2013 nasce la Scuola Proxima Res, scuola biennale propedeutica aperta ai giovani che vogliono intraprendere un percorso di studio per diventare attori. Lo spettacolo «Geppetto e Geppetto», con Alessia Bellotto, Angelo Di Genio, Tindaro Granata, Carlo Guasconi, Paolo Li Volsi Lucia Rea e Roberta Rosignoli, ha vinto anche i premi Hystrio Twister 2017, Franco Enriquez 2017 e «Mario Mieli a teatro» 2018

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