Festival di Sanremo: ecco le pagelle della prima serata secondo Gabriele Biancardi

SANREMO - Dare i voti è un gioco, che si fa con tutto e tutti. Sanremo ovviamente non poteva esserne esente. Ed ecco allora le "pagelle" di Gabriele Biancardi, conduttore e storico dj di Radio Dolomiti.

I voti sono espressione di gradimento sui propri gusti e come tali vanno interpretati.

AVINCOLA: Goal, look non proprio indovinato e forse nemmeno la canzone, eliminato subito, temo che questo brano, non avrà vita lunga. Voto 5

ELENA FAGGI: Che ne so. La canzone non è nemmeno brutta, forse doveva "aprirsi" di più, rimane lì, timidina e in disparte, anche lei eliminata alla prima serata. Il vestito da Wins non l'ha proprio aiutata. Voto 6

FOLCAST: Scopriti. La prima piacevole sorpresa,  melodie che ricordano vagamente Prince, gran convinzione dei propri mezzi. Promosso alla finale di venerdi. Voto 7

GAUDIANO: Polvere da sparo. Anche lui, giustamente, promosso alla finale. Una canzone piuttosto difficile da cantare, ma portata a casa con un certo "mestiere". Voto 7

ARISA: Potevi fare di più.  Anche lei, credo, avrebbe potuto dimostrare qualcosa in più. La voce e la tecnica non si possono discutere. Il brano, di Gigi D'alessio, mostra tutti i suoi limiti. Lei ha vinto due volte, dubito possa fare tris. Voto 6

COLAPESCE di MARTINO: Musica leggerissima. Sono arrivati accreditati di enorme credibilità, ci si aspettava un brano profondo, Colapesce si conosce e si stima, invece, tra il testo, la melodia e l'arrangiamento, siamo stati proiettati direttamente nel 1985, tipo "ritorno al futuro". Andranno molto in radio, questo si. Voto 7

AIELLO: Ora. Diciamo che ha spiazzato, che non vuol dire sempre una cosa positiva, ha forse osato troppo vocalmente. La canzone è ferma, seduta e lui ha pure steccato. Le stonature a questo livello, non possono essere ammesse. Voto 5

FRANCESCA MICHIELIN & FEDEZ: Chiamami per nome. Dati per vincitori, dopo la prima sera, non credo proprio che ce la possano fare, non mi stupiresi se nemmeno salissero sul podio. Lei canta bene, lui fa il suo, ma la formula è già vista e non sorprende. Sul palco sembrava lei la leonessa e lui un pulcino un pochino arruffato. Brano un pochino impalpabile. Voto 6+

MAX GAZZE': Il farmacista. Lui è una sicurezza, se ti piace Gazzè, sai che non resterai deluso, un look evocativo, un testo immaginifico e una presenza sicura e divertita. Nemmeno lui da podio, ma tanta, tanta radio. Voto 7

NOEMI: Glicine. Voce riconoscibile tra decine per timbro ed estensione, temo che la canzone che ha portato, non graffi, eppure lei avrebbe tutti i numeri per poter diventare una numero uno. Non è sempre vero che "con quella voce puoi cantare quello che vuoi". Sarebbe stata apprezzata dal pubblico in sala anche per l'eleganza mostrata, a casa, a quanto pare, meno. Voto 6

MADAME: Voce. Giusto volere acchiappare anche il pubblico giovane, ecco il perchè della sua presenza e comunque non ha affatto sfigurato. Potrebbe essere una delle sorprese non annunciate. I piedi nudi non sono una novità eh, Sandie Shaw lo aveva già fatto negli anni 60. Voto 7

MANESKIN: Zitti e buoni. Chi l'ha detto che non c'è posto per il rock al festival? tre minuti di pura adrenalina, completa padronanza del palco e un urlo che sgorga dal cuore di una generazione arrabbiata. Nella prima serata, semplicemente i più convincente. Voto 9

GHEMON: Momento Perfetto, dopo il rock dei Maneskin, anche spazio a certe atmosfere swing/jazz da big band. Sopra questi colori, Ghemon ha veleggiato con sicurezza, non è un brano proprio da festival, ma certamente lo sentiremo parecchio nell'etere. Voto 8+

COMA_COSE: Fiamme negli occhi. A voler essere un pochino cattivelli, hanno ricordato i Jalisse di tanti anni fa, poi, la storia racconta di un amore vero e si vedeva da come hanno continuato a guardarsi negli occhi per tutta l'esibizione. Voto 6+

ANNALISA: Dieci. Bella, brava, intonata, elegante, tutto positivo, tranne il fatto che il brano non "buca", anche per lei vale il discorso di Noemi, con la canzone giusta, potrebbe tranquillamente vincere. Non è questo, credo, l'anno giusto. Voto 6+

FRANCESCO RENGA: Quando trovo te. Ha avuto un problema tecnico, il quale lo ha destabilizzato non poco., ha portato a casa il risultato perchè è un grandissimo professionista, il brano però non esalta la sua vocalità incredibile. Da riascoltare. Voto 6+

FASMA: Parlami. Stessa operazione "gggiovani" intrapresa con Madame, un uso smodato di autotune che falsa un pochino la tenuta vocale. Non essendo più "gggiovane", mi riservo il diritto di sorvolare. Voto 6

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