A Cold Winter: Empty Skies, ricordi di new wave nel debutto del duo trentino

di Fabio De Santi

Fra le uscite più interessanti di quest ultimi mesi sul fronte della musica trentina c'è da annoverare il disco di debutto degli A Cold Winter.Le forme sono quelle di Empty Skies un lavoro che contiene sei canzoni originali, con un cantato in inglese e due versioni acustiche a chiudere la tracklist. A «Cold Winter» è il nuovo progetto che unisce Alessandro Sester, ex chitarrista e fondatore dei Samle, e il bassista Carlo Debortoli già con i Foot Rocker. Due musicisti che hanno maturato un certo background negli anni e che si concretizza in un lavoro che unisce pop rock, riminiscenze new wave anni '80 e uno spirito british da terzo millennio.«Empty Skies - raccontano i due musicisti - è un disco completamente autoprodotto, non solo per quanto riguarda la composizione originale e gli arrangiamenti dei pezzi, ma anche la registrazione e mastering. È stato un lavoro impegnativo ma siamo soddisfattissimi di quanto fatto, tutto in completa libertà artistica senza compromessi di sorta . Un esperienza fantastica».

 

La title track del disco, «Empty Skies» fa riferimento proprio ai Samle, in cui militava anche Luca Lorenzi che ora fa parte dei To You Mom, perché si tratta di una traccia della band mai suonata e registrata ed ora riscoperta dagli A Cold Winter. «Gli altri pezzi sono tutte composizioni nuove, si parla inevitabilmente di "lockdown", del distanziamento sociale che tutti abbiamo vissuto e stiamo vivendo a partire da "Home" una ballata stile folk rock americano nata in una delle poche serate covid free in città a Trento dell'estate scorsa, si respira il concetto di sentirsi a casa, una sensazione che nell'ultimo anno per tutti noi è stata difficile da trovare, soprattutto perché lo stare assieme ad amici e persone care ci fa sentire casa».Di isolamento appunto si parla anche in «The Box», il pezzo sicuramente più alternativo del disco mentre «Another Life» ed «Ashes» sono i due pezzi con più influenze rispetto al pop rock anni '90, e possono rimandare a gruppi come Travis, Stereophonics e ai primi Radiohead.

Intanto il disco si fa notare anche al di fuori dei confini nazionale: «Dai riscontri che abbiamo in queste prime settimane "Run" sicuramente il pezzo di punta del disco, abbiamo tantissimi ascolti dagli Stati Uniti, una cosa inaspettata ma che ci dà molto entusiasmo». Da aggiungere che on line si possono trovare già diversi videoclip dei brani del disco e per entrare nel mondo della band l'accesso è possibile tramite il loro sito acoldwinter.com

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