Il ritorno a Trento di Pop X mercoledi 30 settembre al Muse per Poplar

di Fabio De Santi

Bisognerà aspettare anche un po’, speriamo non troppo, per rivedere i Pop X, leggasi Davide, Luca, Matteo, Ilaria, Niccolò e Walter, tutti insieme su un palco a far ballare con i brani del loro ultimo cd “Antille”. Intanto Davide Panizza, gran demiurgo del collettivo Pop X, torna ad esibirsi per la prima volta in solitudine a Trento. L'occasione è quella del terzo appuntamento per la rassegna Poplar in programma domani, mercoledì 30 settembre alle 20, nello spazio interno del Muse. Una serata aperta dal Vittorio dei Camillas che presenterà il suo libro “Storia della musica del futuro” e dal musicista veneziano Rares con il suo soul lagunare, intriso di malinconia e profondità. In questa intervista Davide Panizza ci racconta i Pop X in modalità “solo”.

Davide, mercoledì Pop X torna a suonare a Trento: che live sarà?

<Dunque, sarà un concerto nuovo, più mentale che fisico, un viaggio che si svolgerà attraverso le canzoni del disco “Antille” ma non solo.  Nella scaletta riaffioreranno vecchi brani del mio repertorio risalenti agli anni 2005 di questo secolo ri-arrangiate in una veste inedita. Sarò da solo on stage, accompagnato dal mio pc>.

Quanto è strano per te calarti in questa nelle vesti da solista?

<La dimensione solista l'avevo praticata anni fa, intorno al 2010 quando erravo per il paese con un lettore mp3 contenente le basi ed un microfono. Girare solo mi ha dato la possibilità di arrivare al concerto più concentrato su quello che devo fare, in realtà non sono solo perché c'è Grella, il fonico che segue questo live, con il quale c'è uno scambio continuo su aspetti riguardanti il suono. Anche per Trento Grella è stato fondamentale eseguendo un sopralluogo per testare l'acustica non proprio favorevole della venue. Dopo una serie di test abbiamo deciso di poter suonare, ed eccoci qui, in attesa di mercoledì>.

 

Come stai vivendo questa "nuova normalità" di convivenza con il virus?

<Sto vivendo, diciamo che non mi pongo il problema, ma continuo a vivere, perché nonostante tutto siamo in vita e non sarà certo una mascherina a fermarmi. Quest’estate ho girato parecchio l’Italia con questo concerto in solo e talvolta mi sono sentito in pericolo, ad esempio c’è stato un periodo in cui sui treni non c’era il distanziamento, e li a volte mi sono spaventato. Devo ricordarti che un mio caro amico è morto di coronavirus, quindi sono stato colpito da vicino>.

Ma come è sopravvissuta la creatura Pop X durante il lockdown?

<Nel periodo di quarantena talvolta trasmettevo dal mio sgabuzzino dei live improvvisati per farmela passare, oppure mandavo e ricevevo messaggi vocali con letture, quindi si anch’io mi sono un po’ virtualizzato>.

Sei molto attivo anche sui social: cosa hai lanciato ultimamente?

<Di recente ho pubblicato il brano “Black Hole” legato al progetto Friuilli, Lo potete trovare sul mio canale youtube Superblutone: si tratta di un pezzo la cui nascita è stata rapidissima perché è stato realizzato in pochi minuti e subito messo in rete>.

Stai già pensando ad un seguito di "Antille" o è troppo presto per parlarne?

<Quest'estate ho suonato in solo a Roma, Taranto, Lamezia Terme, Milano, Torino, Padova, Carpi, e tutti questi concerti sono stati meticolosamente registrati da Federico Grella, il fonico che mi ha seguito in queste tappe. Con lui ho lavorato come se fosse un compagno di band, nel senso che i soundcheck diventavano momenti di “costruzione del suono”. Questo ha fatto in modo che la mia etichetta Bomba Dischi si decidesse a registrare i brani di queste tappe per poi farne qualcosa. Ancora non posso dire cosa, ma presto lo si scoprirà>.

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