Da Joba un inno universale all'amore

di Fabio De Santi

Sono le note del singolo “Di più non c’è” a colorare l’estate di Joba.
Il cantautore di Trento ritorna infatti con un nuovo pezzo che darà anche il titolo al suo prossimo Ep composto di quattro tracce annunciato per il 5 settembre.
«Di più non c’è» vuole essere un vero e proprio inno all’amore nella sua essenza più profonda: mentre nei suoi lavori precedenti infatti Giovanni Balduzzi, in arte Joba, trattava la tematica amorosa nelle sue accezioni più particolari e struggenti (basti pensare ai brani «L’abitudine» o «Una sola bugia» che si ritrovano all’interno dell’album «Sono qui per te», oppure a «Vivi in me» o a «C’è un tempo per capire» all’interno dell’Ep «3G») qui sposa la sua attenzione.

«In “Di più non c’è” - sottolinea il cantautore - ho voluto dare spazio al vero significato dell’amore, quello puro, quello che tutti sogniamo e che trova la sua ragione di vita anche, e soprattutto, nei piccoli gesti».

 

Tutto questo è stato possibile grazie all’apporto e alla professionalità di due suoi grandissimi amici: il compositore trentino Roberto Lunelli e il musicista e produttore fiorentino Andrea Cristofori che pur vivendo oggi in Toscana mantiene stretti contatti con il mondo della musica della nostra provincia dove ha vissuto per diversi anni: «Loro si sono dedicati con passione e immensa cura alla costruzione di arrangiamenti originali, freschi e moderni strettamente necessari affinché tutto questo cerchio di emozioni si chiudesse con il giusto incastro sonoro».

Il brano che si trova su tutti i digital store è uscito accompagnato da un lyric video disponibile sul canale Youtube del artista. «Di più non c’è» è un brano dagli arrangiamenti pop con sfumature elettroniche. Questa commistione di vari generi viene portata avanti fin dai primi lavori di Joba, questo perché, secondo il modo di pensare del cantautore Trentino, non bisogna mai smettere di sperimentare con la sette note. «La musica è una costante ricerca di sé stessi attraverso le varie sonorità che si vanno via via cercando. L’arrangiamento non è altro che il vestito delle nostre emozioni più nascoste, pronto ad entrare in empatia con il testo della canzone stessa.

Ed è proprio grazie a questa empatia di musica e parole che si scopre l’essere più intimo di un musicista».
Durante il lockdown, lo ricordiamo, Joba era stato particolarmente attivo nella dimensione virtuale partecipando anche al festival Instagram «Iorestoacasa» con una diretta in home style e registrando il brano «Non mi dire di no». Un pezzo realizzato con l’intento di sensibilizzare le persone e convincerle a “restare a casa” ma che ha assunto anche un importante valore legato alla solidarietà: il ricavato da ogni singolo acquisto del brano disponibile negli store digitali è stato infatti devoluto al Dipartimento di Protezione Civile Nazionale per l’emergenza Covid 19.

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