Point Nemo: il singolo ed il videoclip di "Mescalina" anticipano l'album di debutto della band

di Fabio De Santi

I Point Nemo , una delle band più promettenti dell'attuale scena regionale, scaldano i motori per il lancio del loro primo album Space Junk and Sea Monsters.

Un lavoro, quello della formazione di Trento, che sta per essere pubblicato dalla label Overdub Recording, anticipato da due singoli: «Black Mama», disponibile su Spotify, e «Mescalina» lanciato a metà aprile. Una pubblicazione affiancata da un videoclip girato da Matteo Scotton . «"Mescalina" - raccontano i Point Nemo - è l'allucinazione violenta e pessimista a cui ogni giorno siamo sottoposti; è la psicosi incontrollabile che ci incatena inconsciamente a desiderare la paura per non sentirci soli».

 

Sulla genesi del video Matteo Scotton spiega: «Questa volta ho deciso di girare un piccolo cortometraggio, senza far apparire la band, anche perché le sonorità del pezzo me lo permettevano. Si tratta di una piccola storia di stampo esistenzialista, ispirata all'Eterno ritorno di Nietzsche, in cui racconto un crudele gioco tra la vita e la morte, una corsa contro il tempo. È un progetto ambizioso, soprattutto perché girato in un'unica giornata; devo ringraziare la mia troupe per essere riuscita nell'intento».

Le difficoltà e gli imprevisti per realizzare il video sono stati molteplici: «Primo tra tutti - racconta il regista di Trento - vedersi saltare la location decisa da settimane per colpa di un brusco aumento delle temperature: il video così è girato interamente sulla neve, in località Viote sul Monte Bondone». I protagonisti delle immagini sono Luca Di Girolamo (attore romano trapiantato in Trentino), Federico "Scarpinsky" Scarpinato, Corrado Pollacci e Karen Stenico.

I Point Nemo in circolazione dal 2016, che prendono il nome dal punto del pianeta più lontano da qualsiasi terra emersa, si definiscono così: «Una band ruvida ed istintiva i cui obbiettivi principali possono essere riassunti in groove, contaminazione musicale e abbattimento del muro del suono».
Tante le suggestioni del loro sound, visti sul palco di Suoni Universitari ci avevano ricordato in primis l'energia dei Led Zeppelin e dei Greta Van Flick: «Nella scrittura dei brani - dicono- non ci poniamo limiti, non abbiamo la necessità di essere conformi ad una nicchia musicale precisa, ma il rock è sicuramente il minimo comune denominatore del nostroprogetto».

Nel loro sound sono chiari gli insegnamenti del grunge e dell'alternative rock anni novanta (Clutch, Rage Against the Machine, Soundgarden), ma altrettranto lo è il loro retaggio seventies e blues senza dimenticare i riferimenti ai generi stoner e desert rock anche per l'immaginario proposto negli artwok.

I Point Nemo, leggasi Enrico De Bertolini, Stefano Mosna, Mattia Scarabottolo e Stefano Malchiodi, volevano lanciare l'album attraverso una serie di live e dovrebbero essere quest'estate nella line up di alcuni importanti palchi all'interno del territorio regionale, primi fra tutti il Crystal Mountain e Burning Park. Ma per loro, come per le altre band trentine, tutti i piani dipenderanno dalla fine o meno dell'emergenza Covid-19.

comments powered by Disqus