Questa sera torna a Rovereto "Musica Macchina", con Roly Porter e "Lettera 22"

Stasera alle ore 21, all’Auditorium Melotti di Rovereto torna «Musica Macchina», la rassegna del Centro servizi culturali Santa Chiara dedicata all’incontro tra ricerca sonora, musica elettronica sperimentale e arti multimediali, con uno sguardo rivolto ai progetti e alle realtà più interessanti della scena internazionale.

Dopo il successo delle date autunnali, Musica Macchina inaugura il 2020 con una doppia performance: protagonisti il compositore britannico Roly Porter con la sua performance solista profondamente atmosferica ed emotiva e, in apertura, la ricerca sonora del duo veneto Lettera 22.

Dall’esordio nel 2004 con il progetto «Vex’d» insieme a Jamie Teasdale (Kuedo), di fatto nella piena golden age di quel genere che di lì a poco sarebbe stato identificato universalmente come UK dubstep, Roly Porter ha intrapreso una carriera solista che lo ha visto comporre una ambient di grande effetto, a un tempo viscerale e narrativa, che ha condensato nella forma disco a partire dalle prime uscite per Subtext Recordings, dagli Lp Aftertime e Life Cycle of a Massive Star, sino a Third Law (Tri Angle Records, 2016), le cui splendide stratificazioni di voci corali, archi e sintetizzatori sono costellate da impeti percussivi in grado di far vacillare l’ascoltatore nei momenti più carichi di tensione. È di imminente uscita il suo nuovo album Kistvaen.

Dal 2010, anno in cui Matteo Castro e Riccardo Mazza hanno dato vita al progetto Lettera 22, il duo si è spinto in una personale esplorazione della tradizione concreta, mostrando un rapporto strettamente fisico con la strumentazione – sia analogica, come tape recorders e microfoni a contatto, che digitale – in una perfetta padronanza delle dinamiche e delle stratificate texture che affiorano dai muri noise delle loro esibizioni live. Nel corso di un decennio di attività Lettera 22 ha preso parte a numerosi festival di musica sperimentale, ultimo dei quali il prestigioso Présences électronique dell’INA-GRM di Parigi.

Ingresso, 5 euro.

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