Francesco Renga questa sera in concerto all'Auditorium

di Fabio De Santi

Si profila il tutto esaurito per il concerto di Francesco Renga di questa sera, alle ore 21, all’Auditorium S. Chiara.

Ancora pochi i biglietti a disposizione per il ritorno a Trento del cantautore bresciano con il suo «L’altra metà tour». Accompagnato da Fulvio Arnoldi (chitarra acustica e tastiere), Vincenzo Messina (pianoforte e tastiere), Stefano Brandoni (chitarre), Heggy Vezzano (chitarre), Gabriele Cannarozzo (basso) e dal batterista altoatesino Phil Mer, Renga proporrà le indimenticabili hit del suo repertorio e i brani dal suo ultimo disco «L’altra metà».

L’album, prodotto da Michele Canova Iorfida, è composto da dodici brani dal sound e dal linguaggio contemporaneo e rappresenta l’altra metà della vita e della musica di Renga: un nuovo capitolo, caratterizzato da nuove consapevolezze e forme, sonore e linguistiche. «Ho lavorato molto sulla mia scrittura e su quella condivisa con gli artisti coinvolti nel cd - ha spiegato Renga - per trovare un linguaggio nuovo ma che fosse personale, senza scimmiottare niente. Avevo bisogno di trovare un nuovo spazio e di poter far capire le mie canzoni anche ai coetanei dei miei figli che sono i quindicenni. Realizzare questo album è stato faticoso e difficile ma appassionante. È un disco che sento molto mio, non rinnega quello che sono stato, ma mi proietta nel futuro».

Un ritorno accompagnato anche dal nuovo singolo «Normale» realizzato in collaborazione con Ermal Meta e che racconta di un desiderio di vita vera e di normalità così lontana dal nostro presente in cui tutti sognano di essere qualcosa di più.

«Non frequentavo i teatri da tanto tempo», dice Renga. «Avevo voglia di tornare ad una dimensione più intima più bella, per ritrovare il contatto non solo visivo ma anche fisico con la gente. Era un desiderio non solo del mio pubblico, ma anche mio. Abbiamo un rapporto molto intimo. Volevo abbracciarli e ritrovarli tutti. Avevo voglia di tornare a guardarli negli occhi. Durante il live ci sei tu con la tua gente, la musica prende una forma fisica, tangibile».

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