Ad Ala Bolognese e i suoi virtuosismi

Per il festival «Ala città di musica», questa sera alle ore 21 c’è un gradito ritorno, quello di Vincenzo Bolognese, apprezzatissimo violinista salentino.
Bolognese, 53 anni, è originario di Lecce. Dopo la memorabile esecuzione dell’integrale dei 24 Capricci di Nicolò Paganini, a Palazzo Pizzini, Vincenzo Bolognese, primo Violino solista dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, proporrà sempre nel Salone di Palazzo Pizzini un bel programma dal titolo «L’arte del violino».

Il programma spazierà dalla musica di Biber e Bach, a quella di Paganini, Ernst e Ysaye che ripercorre i caposaldi della letteratura violinistica. Un vero e proprio viaggio  virtuosistico per violino solo dal seicento ai giorni nostri. Il programma prevede la «Passacaglia» in sol minore di Biber, la celebre «Ciaccona» Partita No. 2 in re min. Bwv 1004 per violino solo di J. S. Bach, il «Il Labirinto Armonico» di Locatelli e «Nel cor più non mi sento» di Paganini, dal Caprice on Schubert’s «Erlkönig» di Ernst, la Sonata n. 6 di Ysaye per terminare con una composizione dedicata a Bolognese dal compositore Mario Guido Scappucci.

Un vero e proprio excursus violinistico che metterà in luce tutte le doti virtuosistiche e musicali di Bolognese. La “Passacaglia” in sol minore di H.I. Biber fa parte di un gruppo di pezzi composti per l’arcivescovo di Salisburgo, Massimiliano Gandolfo, il conte Khüenburg (datore di lavoro di Biber) o la confraternita del Rosario di Salisburgo. Terminata probabilmente nel 1676, la maggior parte dei pezzi sono sonate per violino sui 15 misteri del rosario e sono tra le più importanti opere di scordatura mai scritte per il violino.

A seguire il Festival proseguirà domani con il concerto «Giovani promesse», che ospiterà, sempre a Palazzo Pizzini alle ore 21, i migliori allievi del workshop di violino che il maestro Bolognese ha tenuto ad Ala.

Biglietti d’ingresso 10 euro.

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