La musica nuda di Magoni e Spinetti sabato sera a Caldonazzo per il Blue Lakes Festival

di Fabio De Santi

Dal 2003 diffondono le emozioni della loro "Musica nuda" in Italia ed in Europa portando avanti un sodalizio unico nella scena musicale del nostro Paese. Una sigla quella di "Musica nuda" creata dalla cantante Petra Magoni e dal contrabbassista Ferruccio Spinetti sotto la quale si terrà anche il concerto di sabato prossimo, 27 luglio alle 21, al Palasport di Caldonazzo e non alla Spiaggia Riviera di Calceranica al Lago per la terza edizione del Blue Lakes Festival. In questa intervista i due musicisti, "catturati" insieme in macchina, durante una delle trasferte del loro tour, raccontano questo live e i loro progetti futuri legati anche alla Traviata.

Magoni e Spinetti, cosa proporrete per il Blue Lakes Festival in riva al lago?

Magoni: "Sembra quasi una frase fatta, ma noi di solito facciamo la scaletta all'ultimo secondo o comunque il giorno dello spettacolo, lasciandoci ispirare anche dal luogo, da come esso "suona". Sicuramente sarà un concerto diverso dagli altri con al suo interno dei brani originali che abbiamo scritto in questi ultimi anni e delle cover che sono state il nostro cavallo di battaglia".

Il vostro sodalizio dura ormai dal 2003: qual è il vostro segreto?

Spinetti: "Il fatto di non sentirci in una gabbia: sia io che Petra a volte ci dedichiamo anche a dei progetti paralleli, giusto per dirtene una, Petra è stata il Don Giovanni nel progetto teatrale dell'Orchestra di Piazza Vittorio ed è stata in giro per 50, 60 repliche questo inverno. Io ho ripreso a suonare con gli Avion Travel. Questa idea di freschezza si ottiene anche grazie alla scaletta, al voler sperimentare sempre delle canzoni nuove".

Musica Nuda è diventato ormai un marchio di "qualità sonora": come mai avevate scelto questa sigla e vi rispecchiate in essa anche oggi?

Spinetti: "Assolutamente sì, al 100%. Questo nome è nato da un'idea di Petra e non nascondo il fatto che all'inizio non mi convinceva del tutto, invece alla fine ha avuto ragione lei su questa cosa. Musica Nuda riassume perfettamente anche oggi quello che facciamo: spogliare la musica dagli orpelli, arrangiamenti e note inutili per andare all'essenza".

Il vostro ultimo disco "Verso Sud" ha una dimensione live: come mai questa scelta?

Magoni: "Mi piace definirlo come uno sfizio: avevamo già registrato un concerto molto bello si chiamava Musica Nuda Live nel 2006, poi lo scorso anno Ilaria Fantin, direttore artistico di una rassegna a Vicenza, ci commissionò lo spettacolo "Verso Sud" con le canzoni del nostro repertorio dedicate al sud del mondo. Ci piacque particolarmente questo live e decidemmo di trasformarle in un disco".

Che Italia state "incontrando" nel corso di questa estate?

"Vediamo sempre più un mondo virtuale fatto di social e sempre meno di incontri veri, e questo, per chi ha la nostra età, è decisamente preoccupante. L'impressione è che la cultura nel nostro Paese, sia sempre meno diffusa, nel mondo della musica e delle arti in generale. E' un mondo che sta cambiando e ritengo sia un dovere anche degli artisti di accorgersi della situazione e di indicare una strada, facendo sentire la propria voce per superare questo declino".

Tanti i riconoscimenti che avete ottenuto fino ad oggi, quale vi ha dato più "soddisfazione"?

Magoni : "Quello che mi è più caro è quello che riceviamo ogni salendo sul palco, quando incontriamo il nostro pubblico, quello è il riconoscimento più grande e che da ad entrambi l'emozione più grande".

State già pensando ad un nuovo cd e, se sì, cosa può anticipare ai nostri lettori?

Spinetti: "Il prossimo anno saremo protagonisti di una versione inedita della Turandot, stiamo già studiando alcuni brani che faranno parte di questo spettacolo, un mix di composizioni originali unite alle arie famose dell'opera. Questo diventerà poi un cd mentre nel 2020 uscirà un disco di canzoni per bambini, che abbiamo raccolto in questi anni anche grazie a degli amici cantautori più o meno famosi".

Gruppo:  Cultura

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