I suoni irlandesi sulle Dolomiti con Alasdair Fraser e Natalie Hass domani in valle di Fiemme

di Fabio De Santi

Un concerto in cui si intrecceranno la grande tradizione del folk irlandese con la musica classica grazie al violinista Alasdair Fraser e alla violoncellista Natalie Haas.

È quello proposto domani alle ore 12, in Val di Fiemme, Malga Canvere, Gruppo Vezzena Bocche, dal cartellone dei Suoni delle Dolomiti che punta su due musicisti di rilievo interenazionale.

Il violinista Alasdair Fraser vanta una carriera trentennale di concerti, premi, partecipazioni a show televisivi e colonne sonore di film come «Titanic» o «L'ultimo dei Mohicani» mentre Natalie Haas è una delle più ricercate violoncelliste di musica tradizionale. Il loro sodalizio, come ci racconta Fraser in questa intervista, dura da vent'anni, ed ha portato anche alla registrazione di diversi album.

Fraser, com'è nata questa collaborazione, che dura da diversi anni ormai, con Natalie Haas?
«Natalie era una studentessa molto promettente che veniva ogni anno, dall'età di 11 anni, in una delle mie scuole estive. Il suo talento e il suo spirito avventuroso erano lampanti per me, così abbiamo deciso di fare un esperimento: suonare musica tradizionale con violino e violoncello come si faceva in Scozia nel XVIII e XIX secolo. Questo ci ha portato a collaborare ulteriormente e a comporre altra musica sulla scia della vecchia musica scozzese e ora suoniamo insieme da vent'anni, abbiamo registrato sei album e stiamo attualmente lavorando ad un nuovo disco in studio».
Cosa proporrete nel concerto per i Suoni delle Dolomiti?
«Suoneremo un mix di musica folk e di antiche arie mescolato con le nostre nuove composizioni. Ci sarà una grande varietà di colori sonori e di livelli d'energia grazie ad un suono molto pieno e avvolgente creato dall'unione dei nostri due strumenti».
Che effetto le fa suonare in alta quota fra le montagne del Trentino?
«Siamo entusiasti e curiosi di poterci esibire in un contesto così suggestivo: posso affermare che sotto diversi aspetti, la musica che suoniamo si sentirà a casa sulle montagne a contattato con la natura visto che ha le proprie radici nelle Highlands e nelle campagne scozzesi».
Da dove nasce la sua passione per uno strumento come il violino?
«Ho iniziato ad amare il violino quando avevo otto anni. Fin d'allora sono stato come rapito dal potere della musica e sono stato affascinato dalla capacità del violino di parlare in diverse voci e dialetti e dalla varietà di stili e suoni che può creare. Il violino è diventato una sorta di meraviglioso partner della mia vita».
Lei ha composto brani anche per la colonna sonora di film come «Titanic» e «L'ultimo dei Mohicani»: come vive queste esperienze legate alla dimensione delle immagini?
«Lavorare sulle musiche di colonne sonore è un'opportunità per collaborare ed interagire con alcuni fra i migliori strumentisti e compositori del settore, come nel caso del compositore James Horner, che ritengo sia stato davvero un genio moderno. È stimolante ed estremamente gratificante e può essere molto eccitante quando si collega la propria musica all'azione e alla fotografia sullo schermo. Ad esempio, ho registrato la mia musica sulla colonna sonora dell' «Ultimo dei Mohicani» mentre guardavo il film in studio ed è stata un'esperienza decisamente emozionante».


COME ARRIVARE

da Predazzo in auto fino a Bellamonte - località Castelìr (parcheggio), poi con gli impianti Castelìr – Fassane - Morea e quindi a piedi lungo il sentiero 623

ore 0.20 di cammino, dislivello 50 metri , difficoltà E

da Moena in auto fino alla partenza degli impianti dell’Alpe Lusia (parcheggio), poi con la telecabina fino a Le Cune e quindi a piedi lungo il sentiero 623

ore 1.45 di cammino, dislivello 150 metri, difficoltà E

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