Suoni delle Dolomiti oggi al via con il suo Sollima-Avital

di Fabio De Santi

Dopo l’anteprima al Sociale con l’evento dedicato ad Arte Sella si apre oggi la 25ª edizione di I Suoni delle Dolomiti il festival trentino di musica in quota.

A fare da «padrini» al primo evento sono due nomi di rilievo del panorama musicale internazionale come Avi Avital (nella foto) e Giovanni Sollima che, reduci dal trekking sul Catinaccio e il Sassolungo, suoneranno, alle ore 12, al rifugio Micheluzzi in Val di Fassa.

L’appuntamento vuole essere un vero e proprio viaggio nel tempo e nelle geografie, quelle dell’uomo che per natura si muove, incontra, conosce, sperimenta. Dunque il tema del viaggio, delle radici, quelle antiche e quelle nuove, e delle partenze così come delle migrazioni. Un tema ricorrente in Sollima, basti pensare all’opera «Ellis Island», che si sposa qui a territori, culture ed epoche che prendono forma e vita grazie anche al mandolino di Avital. Un concerto che si preannuncia ricco di rimandi tra musiche di Vivaldi, Rossi e degli stessi Sollima e Avital e avventurose incursioni nella musica popolare che senza infingimenti e retorica ha raccontato il nostro essere umanità in viaggio e in cammino, talvolta in fuga.

Canti popolari, componimenti sacri e profani dal kletzmer all’arbëreshë passando per i suoni del Nordafrica e il Novecento. Classe 1978, il musicista israeliano Avi Avital è riuscito nell’impossibile: portare al centro dell’attenzione mondiale uno strumento quasi dimenticato dal grande pubblico come il mandolino. Un successo che ha spinto anche molti autori a scrivere o arrangiare numerose composizioni per questo strumento.

La sua abilità gli è valsa una nomination ai Grammy Awards e questo ha contribuito a fare conoscere il mandolino ben oltre la ristretta cerchia dei tradizionali appassionati. In Val di Fassa al suo fianco Giovanni Sollima: una diversa provenienza, è italiano, un diverso strumento, il violoncello, e una diversa generazione (Sollima è del 1952), ma la stessa classe purissima, una fama che travalica i confini nazionali e una capacità unica di muoversi tra generi sonori differenti. In caso di maltempo il concerto verrà recuperato alle 17.30 Teatro Navalge, a Moena, con biglietti per l’accesso in sala in distribuzione, fino ad esaurimento posti, dalle 15.30.

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