Alberto Urso: il vincitore di Amici legato a Trento grazie al lavoro con Luca Valentini

di Fabio De Santi

Si intreccia con il Trentino l'avventura musicale di Alberto Urso che sabato ha trionfato sul palco televisivo di "Amici". Il giovane tenore e polistrumentista dall'anima pop ha infatti messo il suo sigillo sull'edizione 2019, la diciottesima, del più seguito talent show italiano condotto da Maria De Filippi su Canale 5. Alberto Urso, 21 anni di Messina, ha lavorato in diverse occasioni con il produttore di Trento Luca Valentini che ha creduto in lui prima dell'improvvisa notorietà legata ad Amici: "Per me è stata un'emozione vedere Alberto trionfare sul piccolo schermo - racconta Valentini - la sua è stata una cavalcata pazzesca e ad Amici ha dimostrato tutte quelle qualità che avevo già intravisto in lui".

Il primo incontro fra Valentini e Urso risale a cinque anni fa: "Alberto, allora minorenne, era venuto a Trento nella vecchia sede di Percorsi Musicali e in quell'occasione avevamo registrato una serie di cover. Di lui mi avevano subito colpito non solo una voce particolare ma anche la sua sincerità e la sua passione per la musica". Poi l'estate scorsa il tenore siciliano, battezzato dalle fan come "Il cantante dagli occhi di ghiaccio", ha lavorato negli studi di Percorsi Musicali a Martignano: "Ci eravamo persi di vista poi lui mi ha contattato per tornare a lavorare insieme; così è venuto a Trento per alcuni giorni durante i quali abbiamo registrato diverse canzoni sia originali che cover pensate per un tour da organizzare nei teatri italiani". Il frutto delle settimane davanti al mixer ha preso le forme anche del singolo "Italia" che tratta un tema delicato e drammatico come quello dell'approdo dei migranti nel nostro Paese: "La canzone ha delle sonorità di pop lirico e sarà lanciata nei prossimi giorni insieme ad un video con immagini, anche forti, su questo tema".

Ovviamente la vittoria ad Amici ha cambiato le carte in tavola, come è ovvio in questi momenti di grande notorietà, e sul futuro delle sua collaborazione con Alberto Urso ovviamente Valentini non può sbilanciarsi: "Spero di sentirlo presto - conclude il produttore trentino - perché durante la partecipazione al talent era impossibile contattarlo. Su di lui ora sono puntati gli occhi di tutti gli addetti ai lavori ma per me conta aver lavorato con lui e poter ancora lanciare le canzoni che abbiamo registrato insieme".

 

Un percorso verso il successo sui quali molti scommettono quello del giovane tenore che ha coltivato fin da bambino la passione per la musica conseguendo anche la Laurea Magistrale in Canto Lirico al Conservatorio di Matera e imparando a suonare sax, pianoforte e batteria. A trasmettergli la passione per la lirica sia il padre che la nonna paterna Rosetta, alla quale ha dedicato questa vittoria, che lo hanno spinto a coltivare la passione per le sette note senza barriere di sorta se è vero che fra i suoi miti accanto a Pavarotti, Bocelli, Carreras e Domingo ci sono anche Cesare Cremonini e i miti del rock Queen e Pink Floyd. Un'idea che traspare dalla dichiarazioni rilasciate a caldo dopo la vittoria ad Amici: "La lirica sta perdendo posizioni rispetto ad altri generi e io sono felice di averla avvicinata ai giovani. Devo ancora studiare tanto perché non bisogna fermarsi mai: io continuerò a portare questo messaggio ai ragazzi".

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