Gli applausi del pubblico trentino per l'intramontabile Massimo Ranieri

Massimo Ranieri è da oltre cinquant'anni uno dei personaggi più amati dello spettacolo italiano. Cantante, uomo di teatro e attore, l'artista napoletano anche a Trento, giovedì sera, è stato autentico mattatore capace di conquistare applausi a scena aperta da parte del pubblico che ha riempito l'Auditorium.

Il suo Sogno e son desto. 400 volte è uno show attraverso il quale Ranieri materializza tanti momenti di una vita che è stata, ed è ancora, piena di emozioni e di molte cose belle da raccontare con il sorriso sulle labbra e tanta voglia di trasformare ogni esperienza in qualcosa di unico.

La formula scelta da Ranieri è quella collaudata di uno spettacolo in cui alle sue canzoni più celebri si alternano parole, barzellette e aneddoti legati anche ai tanti personaggi celebri incontrati dagli anni '60 ad oggi. Le sue prime parole, dopo aver ringraziato la platea, sono dedicate al padre: «Quando ero ragazzo e il mio nome incominciava a farsi conoscere la Barilla mi fece firmare un contratto pubblicitario milionario.

Ricordo che corsi a casa emozionato per raccontarlo ai miei famigliari, ma mio babbo, anche davanti a quella cifra, mi disse solo: «Ti raccomando fatti dare anche un po' di pacchi di pasta». 

Le prime note del concerto sono quelle di «Vent'anni», «Mi troverai» e «Ti penso» con l'artista accompagnato, su un palco dalla scenografia essenziale, da un'orchestra che suona anche la giocosa «Quagliarulo se ne va» legata alla tradizione della rivista e del avanspettacolo che fu di Pretolini e dell'Italia della prima metà del secolo scorso. Nelle due ore di show c'è spazio per buona parte dei suoi classici fra i quali «La vestaglia», «Se bruciasse», «My one and only», con tanto di tip tap.

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