Bonetti, l'indie alla Bookique

Se si vuole ascoltare del buon «indie» c’è una bella occasione questa sera alle 21 alla Bookique di Trento con Bonetti.

Il cantautore racconta della guerra di tutti i giorni e di come ogni conflitto sia un’occasione per muoversi e tornare a rinascere. Il «progetto Bonetti» ha inizio da una manciata di canzoni registrate in casa con un vecchio multitraccia. Quei brani, ancora grezzi, attirano l’attenzione di Omid Jazi (già polistrumentista per i Verdena) che accetta di lavorarci arrangiandoli e registrandoli. Il tutto avviene sotto la supervisione di Shuta Shinoda (già collaboratore di Hot Chip, Primal Scream e My Bloody Valentine) che partecipa in qualità di ingegnere del suono.

Le canzoni piacciono alla Costello’s Records che a novembre 2015 pubblica «Camper», il primo disco di Bonetti che diventa anche disco del giorno su Rockit che include nella sua compilation mensile il brano «A Loano Va Bene». Sempre su Rockit, Bonetti viene inserito tra i «dieci nuovi cantautori italiani da tenere d’occhio». A questo punto iniziano i live che lo vedono impegnato in giro per l’Italia con due set: uno acustico e uno elettrico con band. Bonetti si fa notare anche dal vivo. Diverse le sue aperture ai live di artisti importanti: Niccolò Fabi, Calcutta, Colapesce, Giovanni Truppi tra gli altri.

Il 2017 lo vede impegnato con la scrittura del nuovo album. Nel giro di un anno sono successe tante cose anche nella sua vita privata che lo spingono a comporre brani più riflessivi, personali. Questa volta alla produzione lavora Fabio Grande (già produttore di Colombre autore e cantante de I Quartieri). Alle registrazioni partecipano Francesco Aprili (batterista) e Pietro Paroletti (polistrumentista per Colombre). Così esce «Dopo la guerra», il secondo album pubblicato da Costello’s.

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