Il folk di Bedouine, voce nomade

Il secondo appuntamento di «Transiti - Musiche in movimento», rassegna del Centro S. Chiara che da alcuni anni indaga l’attualità musicale, esplorando nuovi territori sonori, è martedì 20 novembre al Teatro Sanbàpolis, alle ore 21, per il concerto della cantautrice statunitense Bedouine.

Astro nascente nel firmamento del folk di nuova generazione, pronta a incantare il pubblico di Trento con la sua voce ammaliante, la 33enne Azniv Korkejian potrebbe essere definita una «cantautrice da Green Card». La sua storia, infatti, è segnata da quel documento, che i genitori - siriani di etnia armena emigrati da Aleppo in Arabia Saudita - ottennero vincendo la lotteria ultimamente invisa a Trump.

Cresciuta professionalmente a Los Angeles come montatrice di dialoghi e musiche per il cinema (l’ultimo impegno è stato la fortunata commedia «The Big Sick»), Bedouine ha coltivato nel tempo il suo talento espressivo, trovando infine il modo di valorizzarlo per mezzo del team Spacebomb, organizzato a Richmond dal produttore Matthew E. White. Con quel marchio ha pubblicato nel giugno 2017 il disco d’esordio, «Bedouine», intestato allo pseudonimo che ha scelto di darsi, simboleggiando l’andamento nomade del proprio cammino esistenziale, e dominato dalla sua voce calda e confidenziale.

Artista dallo stile nitido e seducente, Bedouine compie un elegante esercizio di folk vecchio stile, impercettibilmente screziato da sfumature esotiche, che siano lontane vibrazioni mediorientali o l’eco della bossa nova brasiliana: «Brezza bisbigliata all’orecchio», a detta dell’autorevole mensile britannico «Mojo».

Presentando se stessa online, Bedouine cita un passo dal libro «Le città invisibili» di Italo Calvino: «Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti».

Dal vivo Bedouine si esibisce in perfetta solitudine: il modo migliore per apprezzarne lo stile garbato e minimalista, come già ha fatto il pubblico a giugno in occasione del suo debutto in Italia, alla Triennale di Milano.
L’appuntamento con l’artista di origine siriana è dunque domani, martedì 20 novembre, alle ore 21 al Teatro SanbàPolis di Trento.

Il prezzo del biglietto d’ingresso è di 10 euro (posto unico non numerato), con una riduzione a 8 euro per gli Under 26 e a 5 euro per gli studenti universitari.

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