Gli archi della «Haydn» nell'antica pieve

Gli archi dell’Orchestra Haydn (Stefano Ferrario ( foto ), Vincenzo Quaranta violini, Gabriele Marangoni viola, Luca Pasqual violoncello) oggi saranno ospiti di «Piné Musica» (antica pieve di Baselga, ore 21) con brani di Wolfgang Amadeus Mozart (Quartetto n. 2 K155), Arvo Pärt (Fratres) e Fritz Kreisler (Liebesfreud, Liebesleid, Schön Rosmarin).

Leopold Mozart annotava «da Botzen» (Bolzano) che in data 25 ottobre 1772 suo figlio stava scrivendo un quartetto quale passatempo, in una tappa di viaggio avara di motivi d’interesse. A Bolzano, lungo la via che da Salisburgo li riconduceva in Italia, i Mozart avevano sostato; il quartetto menzionato da Leopold è stato individuato come il K155, completato tra la fine di ottobre e il novembre di quell’anno tra Bolzano e Verona. L’estone Arvo Pärt ha forgiato lo stile che lo contraddistingue negli anni Settanta del secolo scorso, mediante l’utilizzo di un’armonia estremamente semplice e la riduzione ai minimi termini del materiale compositivo.

Lui stesso ne parla in questi termini: «Lavoro con pochissimi elementi, una voce, due voci. Costruisco con i materiali più primitivi, con l’accordo perfetto, con una specifica tonalità. Tre note di un accordo sono come campane. Ed è perciò che chiamo questo tintinnabulazione». «Fratres» consta di una serie di sequenze accordali, basate su una semplice formula e separate da un motivo percussivo ricorrente. Destinata in origine a violino e pianoforte, della partitura esistono numerose versioni originali; in questa occasione si ascolterà quella per violino e archi. Autore di pezzi virtuosistici e di lavori teatrali di genere leggero, Fritz Kreisler nacque a Vienna nel 1875; ritenuto uno dei grandi maestri del violino, ha composto alcuni pezzi che rappresentano un contributo insostituibile nella letteratura musicale, oggi tra i più popolari al mondo.

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