Il ritorno degli Exercoma con un live alla Bookique

di Fabio De Santi

Dopo la scelta di trasferirsi a Berlino, dove hanno trascorso l’ultimo anno, gli Exercoma suonano sempre più raramente a Trento, la loro città.

Anche per questo il loro concerto di sabato sera alla Bookique inserito nel festival «Peso alle Parole» assume dei contorni particolari come racconta all’Adige il vocalist Tommaso Lapiana: «Siamo felicissimi di tornare a casa e di suonare in uno dei nostri locali trentini preferiti. In questa occasione proporremo un repertorio principalmente di canzoni originali sia in italiano che in inglese».

È passato più di un anno da quando la band, che completa la sua line up con Alessandro Beso, Davide Berghi e Michelangelo De Cia, ha suonato a Trento: «All’estero funziona tutto meglio, ma è a casa dove si sta davvero bene. Andando via dall’Italia abbiamo iniziato a vedere i nostri luoghi d’origine con altri occhi, ad apprezzare cose a cui non avevamo mai fatto caso, a rivalutare molti aspetti che una volta magari denigravamo».

Riguardo all’esperienza in Germania Lapiana racconta: «È stato un anno bellissimo per noi, difficile ma bellissimo. Berlino è stata fondamentale nel nostro percorso di crescita. Abbiamo reiniziato completamente da zero e questo ci ha aiutato tantissimo a focalizzare i nostri obbiettivi. Inizialmente ci siamo presi un po’ di tempo per ambientarci, per noi era tutto nuovo. Dopo un iniziale e fisiologico periodo di stallo, ci siamo subito messi al lavoro sul nostro ultimo lavoro, dove l’impronta della grande città era inequivocabilmente molto presente».

A Berlino sono cambiate tante cose e la band si è fatta influenzare dalle atmosfere teutoniche per un set-up che ora è quasi esclusivamente elettronico. «È cambiata la formazione sono cambiati gli strumenti che suoniamo, è cambiato il repertorio. Quest’anno ci ha permesso di aprire molto la testa, in primis a livello umano ma soprattutto dal punto di vista musicale. Anche se in futuro Berlino resterà sempre un punto di riferimento per noi - conclude -, ora abbiamo deciso che siamo abbastanza coraggiosi e incoscienti da intraprendere un’altra grande sfida. Torniamo a cambiare le coordinate della nostra vita, trasferendoci a Londra per aprire un nuovo capitolo della nostra storia».

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